FESTA DEGLI ARCANGELI MICHELE, GABRIELE E RAFFAELE Di Luca Crippa e Elide Silviero |
Written by Amministratore | |
martedì, 18 settembre 2018 | |
Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions QUANDO ESULTIAMO NELLA FEDE LO FACCIAMO INSIEME AGLI ANGELI “ Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo” Gesù esprime questa solenne promessa ai suoi primi discepoli. Si tratta di un richiamo ai momenti più importanti della storia della salvezza, sempre segnati dalla presenza di un angelo del Signore. Basti pensare all’annunciazione a Maria. Gli angeli, esseri per noi misteriosi, sono protagonisti della vita celeste, cioè della condivisione della gloria e della gioia di Dio e del suo amore che sempre si comunica ai suoi figli. ... Gli angeli eseguono la volontà d’amore del Padre così perfettamente da essere capaci di creare legami tra noi e lui. Gli angeli amano la volontà del Creatore e partecipano alla missione di salvezza del Figlio Gesù. Un’ ininterrotta tradizione di apostoli, Padri della Chiesa, dottori ispirati e santi della carità ci invita a confidare in questi amici dell’uomo. Ciascuno di noi, pensando agli angeli che “ salgono e scendono” dal cielo alla terra e viceversa può meglio sentire la vicinanza dell’Altissimo e la sua intensa provvidenza. Così Gesù cerca di aprire i primi discepoli alla speranza di poter far parte del regno di Dio citando gli angeli e mettendoli in relazione con la missione Gesù non è un angelo, ma la presenza definitiva di Dio in mezzo agli uomini e gli angeli sono i primi a gioire di questa novità e sono i primi a invitarci a fare lo stesso. GLI ANGELI ANNUNCIANO GESU’ CRISTO E CONDUCONO A LUI San Gregorio Magno parla così degli Arcangeli: “ E’ da sapere che il termine angelo denota l’ufficio, non la natura. Solo allora sono angeli, quando per mezzo loro viene dato un annunzio. Quelli che recano annunzi ordinari sono detti angeli, quelli invece che annunziano i più grandi eventi sono chiamati arcangeli”. La liturgia è ricca: presenta per la prima lettura la scelta tra due solenni visioni. Una tratta dal libro di Daniele , in cui Dio è circondato da una corte celeste che lo serve e un Figlio d’uomo che viene sulle nubi per partecipare dalla gloria del Padre; l’altra dal testo dell’apocalisse in cui leggiamo: “ Scoppiò una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago”. Nella grande lotta che Satana ha intrapreso contro Cristo a la sua Chiesa, l’esercito del cielo è guidato dal generale più forte: Michele il cui nome significa “ Chi è come Dio?” L’accento è da porre proprio su quel punto interrogativo. Nessuno è come Dio e l’Arcangelo dell’umiltà combatte contro l’avversario, il principe della superbia. Il Vangelo propone il dialogo tra Gesù e Natanaele, stupito della conoscenza che il Signore ha di lui. “ In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo”, dice Gesù. Si rifà al testo di Daniele e si presenta con le caratteristiche di Colui che è oltre ogni oltre. Gli angeli annunciano Gesù Cristo e conducono a lui. |
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