Breve Novena a San Michele, Principe degli Angeli e protettore della Chiesa |
Written by Amministratore | |
venerdì, 07 settembre 2018 | |
Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions Attraverso una migliore comprensione del patrocinio di San Michele, la presente Novena al Principe degli Angeli vuole far emergere un più profondo interesse nel potere dell'Arcangelo e ispirare una più profonda devozione a lui, non solo nei momenti particolari della nostra vita ma anche in quelli ordinari.
Quanti Santi lo hanno invocato, a quanti egli è apparso, quanti hanno sperimentato e continuano a sperimentare la sua speciale protezione, il suo potente intervento! Possa anche tu, caro lettore, fare tue le parole del profeta Daniele: "Io non ho, nelle mie avversità, altro aiuto che san Michele" (cfr. Dn 10,21), e come il salmista esclamare: "esulto di gioia all'ombra delle sue ali!" (Sal 63,8). ... DAL TESTO: Una figlia spirituale di San Pio da Pietrelcina, trovandosi in una particolarissima e penosissima situazione e dovendo risolvere un delicatissimo problema, si recò in confessione da Padre Pio, il quale, dopo averla ascoltata, le disse: "E tu non hai l'avvucato a lu paese tuo?...". La penitente rispose: "Quale avvocato, Padre?". E lui ancora: "T'ho detto, tu non l'hai l'avvucato a lu paese tuo?...". Quell'anima, sulle prime, non capì la risposta avuta da Padre Pio, risposta a cui in seguito lei stessa diede la giusta spiegazione, e attese ancora dietro il confessionale per ricevere un'altra parola chiarificatrice da Padre Pio. Ma il frate, paternamente la licenziò. Quella donna, con una grande speranza nel cuore e fiduciosa nelle parole del suo confessore, si allontanò da San Giovanni Rotondo, convinta di ritrovare la luce, e che avrebbe risolto quanto le stava a cuore. Giunta al suo paese di origine, si trovò a pregare San Michele, il quale era il patrono del suo stesso paese in cui proprio in quei giorni veniva festeggiato. La preghiera all'Arcangelo che capitò sotto gli occhi della donna così diceva: "O glorioso mio protettore e avvocato San Michele...". A queste invocazioni, la donna comprese chiaramente che doveva rivolgersi al Principe delle milizie celesti, ricordando le parole del frate del Gargano, e che San Michele era il suo avvocato. A lui si raccomandò caldamente e grazie all'Arcangelo ogni cosa riuscì secondo i suoi desideri. |
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