Ho incontrato San Michele in una libreria di Torino Di Marcello Perotti |
Scritto da Amministratore | |
martedì 21 agosto 2018 | |
Perché proprio lì? É una storia lunga, e ciò che è lungo annoia sempre. La noia deprime e non ha nulla a che vedere con ciò che emoziona. Può apparire strano incontrare un Arcangelo in una libreria, ma lo sarebbe in qualsiasi altro luogo.
I libri sono sempre stati una costante della nostra famiglia. Amati da mio nonno Fortuné, da mio papà Giorgio, da mio fratello Massimo e dal sottoscritto. Il libro è un’emozione, un sogno. ... Come in un sogno sono entrato dentro un libro dedicato a San Michele, mentre mio papà era dentro un ospedale e non ne sarebbe più uscito, in quel mese di giugno del 2008. Mio figlio Giorgio, lo stesso nome di mio padre, mi aveva obbligato d’accordo con mio figlia Virginia ad entrare in quella libreria. Incontro scritto nel libro della vita, perché il caso non esiste. Gli angeli amano i libri ,perché i libri sono come la vita. Dentro i libri ci sono storie di uomini con i loro sogni. C’é anche quella di Don Marcello, che scrive di angeli e del loro principe: l’arcangelo San Michele. Si può incontrare qualcuno che è invisibile? Secondo i parametri della scienza, no! Tutti sanno che cos’è una casa. E le emozioni? Si sa cosa sono? Siamo capaci di decifrarle? Sappiamo vederle? Sappiamo toccarle? E i sogni? Eppure le emozioni esistono, anche i sogni. Le emozioni e i sogni sono come gli angeli .E se gli angeli sono emozioni ,sogni, allora esistono in questa meravigliosa opera d’arte che è la vita. “Che è mai la vita? Una frenesia. Che è mai la vita ?Un’illusione, un’ombra, una finzione...E il più grande dei beni è poi ben poca cosa, perché tutta la vita è sogno, e gli stessi sogni son sogni !” ( Pedro Calderón de la Barca, La vita è un sogno) |
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Ultimo aggiornamento ( martedì 21 agosto 2018 ) |
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