Menu Content/Inhalt
Home Page arrow Editoria e Libri arrow LA DEVOZIONE A SAN GIORGIO Di don Marcello Stanzione
Convegno di Crescita e di Formazione Cristiana
LA DEVOZIONE A SAN GIORGIO Di don Marcello Stanzione PDF Stampa E-mail
Valutazione utente: / 0
ScarsoOttimo 
Scritto da Amministratore   
mercoledì 02 maggio 2018
San Giorgio MartireLa straordinaria devozione della cristianità e il ricorso a San Giorgio che si festeggia il 23 aprile  sono un’indicazione della stima della Chiesa per il suo nome e i suoi trionfi, ed essa lo onora come uno dei suoi più illustri martiri di fede.
 La Chiesa orientale presto  lo ha incluso nella lista dei più grandi martiri e i greci lo identificano con il nome di  “Grande Martire”.
 In pochi anni  l’imperatore Costantino fece costruire sei chiese che dedicò a lui e, secondo  l’autore di “Gesta Francorum” costruì anche la chiesa di San Giorgio che si trova sulla tomba del martire a Ramleh  in Palestina. ...
 
 
Molto prima della fine del quarto secolo gli eserciti bizantini stavano affidando le loro imprese e le campagne alla speciale custodia di S. Giorgio, e i loro storici registravano le numerose battaglie che stavano vincendo e i miracolosi eventi che ebbero luogo mediante la sua intercessione.  Durante il V e VI secolo un numero sempre crescente di pellegrini si incamminavano verso la terra Santa per visitare i luoghi santificati da nostro Signore e camminare sulle sue  orme. Essi erano commossi dalle storie sul valore di San Giorgio e sulla sua morte edificante, visitavano le sue chiese e la  tomba, e avendo appreso il suo culto, portarono la devozione in Occidente, in particolare in Francia.
Santa Clotilde, 457-545, che fu la moglie di Clodoveo, il primo re cristiano dei franchi, eresse molti santuari e altari a San Giorgio, e Clodoveo stesso costruì un monastero in suo nome a Baralle  nel 512 circa.
 L’eminente  scrittore di inni  Venanzio Fortunato, 530-609, a cui dobbiamo tesori letterari come Vexilla Regis (Avanzano gli stendardi del re), Pange lingua gloriosi (Canta, o mia lingua, il mistero del corpo glorioso), Quem terra Pontus sidera (il Signore che terra mare e cielo) e O gloriosa virginum (Regina sulla cui fronte stellata riposa), scrisse versi epigrammatici di preghiera a San Giorgio   per la sua chiesa costruita a Mentz.
 Nella metà del VI secolo, l’imperatore bizantino Giustiniano I commissionò una nuova chiesa in onore del santo da costruire a Bisanzio,  nella bassa Armenia, e l’imperatore Maurizio fondò un altro edificio maestoso a Costantinopoli. Secondo il suo biografo lo storico Eleusio, il monaco San Teodoro di Sikeon, 540-613, che diventò  vescovo di Anastasiopoli, ebbe un’ardente devozione per San Giorgio, lo pregava frequentemente e ferventemente in una cappella a lui  specificamente dedicata, e incoraggiò l’imperatore  Maurizio a seguire il suo esempio e a chiedere la sua intercessione. Per  una fortunata coincidenza la festa di San Teodoro è il 22 aprile, il giorno prima di quello di San Giorgio.
 
< Prec.   Pros. >

Traduttore

English Arabic Bulgarian Chinese (Simplified) Chinese (Traditional) Croatian Czech Danish Dutch Finnish French German Greek Italian Japanese Korean Norwegian Polish Portuguese Romanian Russian Spanish Swedish Catalan Filipino Indonesian Latvian Lithuanian Serbian Slovak Slovenian Ukrainian Vietnamese Albanian Estonian Galician Hungarian Maltese Thai Turkish Persian Afrikaans Malay Swahili Irish Welsh Belarusian Icelandic Macedonian

Statistiche Sito

Utenti: 114122
Notizie: 3872
Collegamenti web: 35
Visitatori: 311025389
Abbiamo 1 visitatore e 1 utente online

Feed Rss