L’EDITRICE LDC PUBBLICA A TAVOLA CON GLI ANGELI di Alfonso Maraffa |
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escrito por Amministratore | |
sabato, 11 de marzo de 2017 | |
Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions![]() ... Ad ebrei e musulmani è proibito cibarsi di carne di maiale e le regole di entrambe queste religioni sono ben precise. L’ebraismo distingue gli animali puri (kashèr) da quelli impuri (tarèf) e vieta di cibarsi del sangue in quanto simbolo di vita, e nel mondo islamico non solo vi sono cibi leciti (halāl) e cibi proibiti (harām), ma è necessario, se si consuma carne, che l’animale venga macellato seguendo i dettami della Sunna. La religione cristiana non ha regole così strette. Gesù Cristo nel Vangelo secondo Matteo, dice: “Non è ciò che entra nella bocca che contamina l'uomo; ma è quel che esce dalla bocca che contamina l'uomo […] Non capite che tutto ciò che entra nella bocca se ne va nel ventre, e viene espulso nella fogna? Ma le cose che escono dalla bocca procedono dal cuore; sono esse che contaminano l'uomo”. L’unica restrizione caldeggiata dalla Chiesa è quella di astenersi dalla carne il mercoledì delle ceneri e il venerdì santo. Erano più che altro i religiosi in epoca medievale a dover praticare con maggior frequenza dei periodi di digiuno allo scopo di tenere lontane le tentazioni corporali. Ciò che accomuna religione e medicina in tema di alimentazione è la regola aurea della moderazione. L’obiettivo è ovviamente diverso: per la religione la gola è un vizio capitale da cui guardarsi. Per la medicina l’introduzione nel corpo di una quantità eccessiva di nutrienti o la scarsa attenzione alla loro composizione qualitativa (proteine, carboidrati, lipidi, sali minerali) significa aprire la strada ad obesità, dislipidemie e diabete, con conseguente aumento del rischio cardiovascolare. Le feste, queste occasioni gioiose che ci vedono intorno ad un tavolo con parenti ed amici, non sono certo il momento giusto per pensare alla dieta. Perciò, cari amici, godetevi serenamente la buona tavola che per tradizione accompagna le festività, avendo la saggezza, al pasto successivo, di rientrare nei ranghi, magari accontentandovi di un bel piatto di verdura condito con poco olio extravergine di oliva. Buone feste e buon appetito a tutti con il libro di ricette di don Stanzione e della dott. Bianchini! |
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