LA GRIBAUDI STAMPA UN LIBRO SU TERESA NEUMANN di Cosimo Cicalese |
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martedì 21 febbraio 2017 | |
Agli inizi del 2017 l’editrice milanese Gribaudi ha inviato in tutte le librerie cattoliche d’Italia un libro sulla mistica Teresa Neumann scritto da don Marcello Stanzione. Nel 1939, subito dopo l’inizio della seconda guerra mondiale, a tutti i tedeschi fu distribuita una tessera annonaria e il razionamento del cibo durò addirittura fino al 1948! In quei nove anni un solo cittadino anzi una cittadina non ebbe il diritto a quella tessera: le era stata ritirata con la precisa motivazione che non ne aveva bisogno, visto che non mangiava e non beveva nulla. Le fu concessa invece una doppia razione di detersivi per lavare la biancheria che ogni venerdì innondava di sangue. Così anche la pesante burocrazia del Terzo Reich nazista rendeva testimonianza, suo malgrado, della verità di uno dei casi più clamorosi della storia: il caso della tedesca Teresa Neumann di Konnersreuth che per trentasei anni interrotti si è nutrita solo di Eucarestia: e ogni settimana, dalla notte del giovedì sino al mattino della domenica, riviveva nella sua carne tutto il mistero della passione-morte-risurrezione di Gesù. Lo stesso Hitler aveva un timore superstizioso della donna e durante la sua dittatura non le creò fastidi. Teresa Neumann è morta nel 1962 a sessantaquattro anni a causa di un infarto e da qualche anno è in corso il processo di beatificazione. ...
... Le osservazioni del cardinale Angelo Comastri, nel volume “Il perdono, la via dell’Amore” delle edizioni S. Paolo, indicano che l’attenzione delle autorità ecclesiastiche per un nuovo caso di beatificazione si concentra sulla figura di Teresa Neumann, la cui esperienza mistica è senz’altro comparabile a quella di Caterina da Siena, soprattutto, ma – aggiungiamo noi- anche a quella sia di padre Pio da Pietrelcina che di Natuzza Evolo per la straordinaria valenza eucaristica e per l’impressionante riferimento ai segni condivisi dalla Passione di Cristo. Teresa, dunque nasce in Baviera nel 1898. Nasce, cioè in quella regione tedesca che, per la sua fedeltà al cattolicesimo si contrappone idealmente al profilo culturale dettato dalla Prussia protestante, maggiormente interessata dallo scisma luterano. Da non dimenticare, inoltre, che la Baviera stessa ha dato i natali al Papa emerito Ratzinger, personalità eletta nella storia della Chiesa. Come sovente accade nell’ampia casistica di santi e beati, Teresa trae le sue origini da umile famiglia ed è la prima di undici figli. Il padre Ferdinand è sarto e la madre, Anna Grillmeier, coltivatrice. La piccola Teresa è alunna diligente alla scuola primaria. Riceve la Cresima a 10 anni e la Prima Comunione a 11. A 14 anni, la situazione familiare le impone di iniziare a lavorare come domestica, ma la ragazza insiste comunque a frequentare con zelo la scuola domenicale del catechismo. Aspira sinceramente alla consacrazione religiosa e all’impegno nelle Missioni estere, ma il suo sogno è stroncato dal primo conflitto mondiale. Un’immaginetta di Teresa di Lisieux portatale dal padre durante una licenza dal fronte desta in lei devozione e interesse profondi per la vita e l’operato dell’insigne carmelitana che eserciterà un ruolo determinante nel corso dell’esistenza della Neumann. A cominciare dall’incidente accadutole all’età di vent’anni quando, soccorrendo i vicini per un incendio nella loro cascina, riporta una lesione alla seconda e terza vertebra lombare con compressione del midollo che la riduce all’immobilità. Per un ulteriore trauma cranico subentrato nello stesso periodo, Teresa rimane in coma per alcuni giorni; si riprende, ma una grave lesione al nervo ottico, dovuta allo stesso incidente, la riduce alla cecità totale. La sua esistenza sembra arrestarsi irrimediabilmente qui, ma la fiducia nella futura santa carmelitana di Lisieux convince Teresa a non demordere mai, con una fede che non resterà delusa. Due avvenimenti singolari, infatti rispondono alla preghiera inesausta della giovane inferma: il 29 aprile del 1923, a cinque anni dal primo incidente, proprio nel giorno della beatificazione della suora carmelitana, Teresa riacquisisce la vista. Il 17 maggio del 1925, nel giorno della canonizzazione della Patrona delle Missioni ad opera di Papa Pio XI, la giovane tedesca ritrova il perfetto uso delle gambe. Ma è dall’anno successivo che iniziano a manifestarsi nella vita e nella persona di Teresa Neumann quei fatti inspiegabili alla scienza umana che condurranno il suo caso all’esame delle massime autorità mediche ed ecclesiastiche. Si tratta di segnali inequivocabili negli schemi della fede. Osserva ancora a proposito il cardinale Comastri che, a partire dal 1926, “ nel periodo pasquale, la giovane contadina tedesca scopriva che nella sue mani, nei piedi, nel costato e anche sul capo le erano apparsi i segni della Passione di Gesù: da allora per 36 anni, nella notte di giovedì entrava letteralmente nei racconti evangelici a partire dall’Ultima Cena; e, come in tempo reale accompagnava Gesù fino alla morte nel primo pomeriggio del venerdì, mentre le ferite si aprivano sul suo corpo e sanguinavano; alle ore 15 del venerdì cadeva in un sonno profondo dal quale si risvegliava gioiosa, con le ferite rinchiuse, il mattino della domenica. Da quando cominciarono questi fenomeni, Teresa Neumann per trentasei anni non mangiò né bevve nulla, assumendo soltanto ogni mattina la Santa Comunione”. Oltre ai puntualissimi riferimenti tra le esperienza di Teresa e quelle delle grandi mistiche, si nota anche nella futura Beata tedesca una capacità dialettica d’efficacia tale da indurre alla conversione i più scettici uomini di scienza. Munita di un’istruzione poco più che elementare, Teresa è in grado di convincere scienziati perfettamente laici sui dogmi della fede, anche con esempi di xenoglossia greco, aramaico, latino non solo citando frasi bibliche, ma anche corredandole d’appropriate osservazioni, confermando così le parole di Cristo: “Quando sarete condotti per essere giudicati, non vi preoccupate di quello che dovrete dire, ma dite ciò che in quel momento ci sarà dato, poiché non sarete voi che parlerete, ma lo Spirito Santo” . Lo stesso padre francescano minore Agostino Gemelli, medico e psicologo sperimentale e fondatore dell’università cattolica del Sacro Cuore di Milano, incaricato da Pio XI di visitare la mistica quale medico e commissario, dichiara che in Teresa “ non c’è alcuna traccia d’isterismo e le sue condizioni non sono scientificamente spiegabili”. Tenendo presente che padre Gemelli non credeva alle stimmate di san Pio da Pietrelcina e neppure ai doni mistici di Natuzza Evolo, il suo parere è molto confortevole a favore della Neumann. Senza contare che la mistica si rifiuta di ricevere anche una sola particola che non sia consacrata. La risposta più efficace che l’esperienza di Teresa può dunque fornire ai dubbi del mondo contemporaneo si riassume in ultima sintesi nella schiacciante domanda desunta ed espressiva ancora una volta quale monito dal cardinale Comastri: “ La vita di Teresa Neumann è stata un messaggio rivolto a noi cristiani scandalosamente indifferenti di fronte al dono dell’Eucarestia: prenderemo finalmente sul serio il grande dono di Gesù?”. Il gesuita Carl Strater, che fu incaricato dal vescovo di Ratisbona mons. Graber di raccogliere materiale biografico in vista di una possibile beatificazione scrisse che il significato del digiuno di Teresa Neumann è stato quello di dimostrare agli uomini di tutto il mondo il valore dell’eucarestia, far capire che Cristo è veramente presente sotto le specie del pane e che attraverso l’eucarestia può conservare anche la vita fisica. Recentemente su diversi siti internet viene sottolineata una profezia molto particolare, secondo tali siti Teresa indicherebbe in un periodo che lei chiama “ l’età di Caino” che va dal 1999 al 2017 un tempo dove ci sarebbe un grande influsso del demonio. Tali siti dichiarano che la Neumann avrebbe esattamente affermato che la grande piaga si aprirà nel 1999 e sanguinerà per diciotto anni e sarà questo il tempo di Caino. Teresa avrebbe detto di questo periodo storico: “ Vedo rovesciare sulla terra una cesta piena di serpenti, che strisciano sulle città e sulle campagne, distruggendo tutto”. Sarà in questa età di Caino che trionferanno “ l’ignoranza, il disprezzo per la cultura, l’arroganza, la superbia, la violenza, il materialismo”. E Teresa avrebbe pure detto, sempre secondo tali siti, di aver visto sul trono più elevato sedere il serpente dei serpenti e di aver visto l’asino dettare legge al leone: “ In quel tempo, troppi leoni avranno il cuore dell’asino e si lasceranno trarre in inganno”. E avrebbe aggiunto: “ Ho visto affidare il mondo a bestie orrende, con la testa d’asino e il corpo da serpente”. Se si tiene presente che Teresa Neumann è serva di Dio perché dal 2005 è stato introdotto il processo di beatificazione c’è molto da riflettere su queste profezie a lei attribuite. |
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