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LA NATURA DEGLI ANGELI di Charles C. Ryrie PDF Stampa E-mail
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giovedì 22 dicembre 2016
LA NATURA DEGLI ANGELII. Come persone
Gli angeli esistono come persone. Si intende comunemente che gli aspetti essenziali della personalità comprendono l’intelligenza, le emozioni e la volontà. Questo è vero sia degli angeli giusti sia di quelli caduti. Gli angeli giusti, satana e i demoni posseggono intelligenza ( Mt 8:29; 2 Co 11:3; 1 P 1:12), manifestano emozioni ( Lu 2: 13; Gm 2:19; Ap 12:17) e dimostrano di possedere una volontà propria ( Lu 8: 28-31; 2 Ti 2:26; Gd 6 ). Pertanto è corretto dire che si tratta di persone. Il fatto che essi non posseggano corpi umani non intacca la loro natura personale ( non più di quanto non lo faccia nel caso di Dio). In effetti, la conoscenza che gli angeli possiedono è limitata dalla loro natura di creature. Ciò significa che essi non conoscono ogni cosa come Dio ( Mt 24:36); nondimeno, essi sembrano possedere una conoscenza superiore rispetto agli umani. ...
...
Questo può essere dovuto a tre cause:
1° gli angeli furono creati quale ordine di creature più elevato rispetto agli umani nell’universo. Perciò, possiedono una maggiore conoscenza innata;
2° gli angeli conoscono un numero maggiore di verità relative alla persona di Dio rispetto agli uomini ( Gm 2:19; Ap 12:12);
3° gli angeli accrescono la loro conoscenza attraverso una lunga osservazione delle attività umane. Diversamente dagli uomini, gli angeli non devono studiare il passato; essi lo hanno infatti sperimentato e sanno perciò come altri hanno agito o reagito in determinate situazioni e possono prevedere con un grado maggiore di accuratezza come noi possiamo agire in circostanze simili. Le esperienze legate alla loro longevità fanno sì che la loro conoscenza sia più vasta. Pur avendo volontà propria, gli angeli sono, come tutte le creature, soggetti alla volontà di Dio. Gli angeli giusti sono inviati da Dio per soccorrere i credenti ( Eb 1:14). Satana, benché sia massimamente potente e astuto nell’ordire le sue trame in questo mondo, è limitato dalla volontà di Dio ( Gb 2:6). Anche i demoni devono rimanere soggetti alla volontà di Cristo ( Lu 8:28-31). Il fatto che gli angeli posseggano una personalità sta a indicare che essi non sono mere personificazioni astratte del male e del bene, come alcuni hanno preteso che fossero. In questo stesso discorso rientra Satana, anch’egli8 una persona e non una personificazione dell’idea di male concepita dall’uomo.
II. Come esseri spirituali
Gli angeli, i demoni ( nel caso degli angeli caduti) e Satana appartengono a una classe di esseri che può essere definita “ spiriti”. Gli angeli sono contrassegnati come spiriti al servizio di Dio ( Eb 1:14), i demoni sono chiamati spiriti8 maligni e impuri ( Lu 8:2; 11:24,26) e Satana è lo spirito che opera oggi negli uomini ribelli ( Ef 2:2). In quanto spiriti, essi sono immateriali e incorporei. Molti hanno a lungo fatto a pugni con il significato e le implicazioni di un simile concetto. Alcuni Giudei e i primi padri della chiesa immaginavano gli angeli come esseri dal corpo etereo o fiammeggiante, ma nel Medioevo si giunge alla conclusione che si trattasse di puri spiriti. La tendenza ad ascrivere agli angeli corporeità deriva dalla presunta impossibilità di concepire una creatura reale senza un corpo. Pare altresì chiaro che gli angeli non siano onnipresenti, ma abbiano limitazioni spaziali. Talvolta furono persino visti da esseri umani. Tutto questo sembra indicare che gli angeli hanno un corpo. Nondimeno, le Scritture chiamano esplicitamente angeli e demoni “ spiriti “ ( gr. pneùmata): Mt 8:16; Lu 7:21; 8:2; 11:26; At 19:12; Ef 6:12; Eb 1:14. Nonostante anche Dio sia un essere spirituale, ciò non significa che, come Dio anche gli angeli siano infiniti per natura; al contrario, essi sono esseri spirituali finiti. E’ altresì  vero che la loro natura spirituale non impedisce che essi possano apparire agli esseri umani. Essi appaiano solitamente in forma maschile ( benché sia possibile che le donne di Za 5:9 siano effettivamente angeli). Essi sono apparsi in sogni e visioni ( Mt1:20; Is 6:1-8), attraverso speciali manifestazioni della propria presenza ( 2 R 6:17) e a persone nel loro normale stato conscio e vigile ( Ge 19:1-8; Mr 169:5; Lu 2:13). Nelle visioni celesti ne sono ritratte caratteristiche soprannaturali che differiscono in modo netto da quelle di altre apparizioni antropomorfe ( Da 10:5-7; Ap 10:1-3; 15:6; 18:1). Alcuni angeli sono alati ( Is 6:2, 6; Ez 1:5-8).
III. Come esseri immortali che non si riproducono
Il numero degli angeli è sempre sarà lo stesso. Il Signore insegnò che gli angeli non danno alla luce creature angeliche ( Mt 22:30) e non muoiono ( Lu 20:36). Tuttavia, gli angeli malvagi saranno puniti in un luogo di separazione da Dio ( Mt. 25:41; Lu 8:31).
IV. Come creature superiori agli uomini
Lo scrittore agli Ebrei disse che , quando il nostro Signore si fece carne, egli divenne per qualche tempo di poco inferiore agli angeli ( 2:7-9). Sebbene l’uso che lo scrittore fa del SI 8 possa crearci più di un problema, sembra chiaro che l’incarnazione abbia posto Cristo in una posizione inferiore agli angeli come uomo ( benché ciò, naturalmente, fu vero soltanto temporaneamente, in relazione all’umiliazione di Cristo sulla terra). Essendo infatti creato a immagine di Dio, l’uomo è per natura inferiore a Dio. Egli è altresì inferiore agli angeli, dal momento che essi appartengono a una classe di esseri sovraumani ( ebr. Elohim), per natura più forti dell’uomo e, diversamente da lui, non soggetti alla morte. ( Per una disamina più approfondita dell’uso del Salmo 8 in Ebrei 2, vd. C. Fred Dickason, Angels, elect and evil, Chicago, Moody, 1995, pp. 55-57; Donald R. Glenn, Psalm 8 and Hebrews 2, in Walvoord: A Tribute, Donald K. Campbell (ed), Chicago, Moody, 1982, pp. 39-51).   
V. Come esseri santi in origine
La Bibbia offre scarse indicazioni in relazione allo stato originale degli angeli, nondimeno sappiamo che, quando Dio completò la sua opera creatrice, egli dichiarò che ogni cosa buona ( Ge 1:31). Anche Gd 6 indica che in origine tutti gli angeli erano creature sante. Alcuni erano eletti ( 1 Ti 5:21) e altri peccarono ( 2 P 2:4). Presumibilmente, tutti loro avrebbero potuto conservare quello stato di santità iniziale. In altre parole, coloro che superarono l’esame probatorio conserveranno per sempre quello stato di santità originale. Coloro che caddero sono ora confermati nel loro stato di ribellione e malvagità. Per riassumere: pur esistendo delle somiglianze fra gli angeli e la Deità e fra i primi e gli uomini, gli angeli sono una categoria antologica distinta. Come la Deità, ma diversamente dagli uomini, essi non muoiono. Come la Deità, sono superiori per forza agli uomini pur non potendosi fregiare dell’onnipotenza propria di Dio ( 2 P 2:11). Come la Deità e gli uomini, essi sono persone. Come la Deità , sono spiriti, , benché non onnipresenti come Dio. Gli uomini, per conto, sono sia spirito che materia ( Gm 2:26). Gli angeli non procreano come gli uomini ( Mt 22:30). L’uomo fu fatto di poco inferiore agli angeli; nondimeno, nel suo corpo risorto e glorificato, l’uomo giudicherà gli angeli ( 1 Co 6:3).
Ultimo aggiornamento ( giovedì 22 dicembre 2016 )
 
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