DIO HA CEATO GLI SPIRITI ANGELICI di Alfred Barth |
Scritto da Amministratore | |
lunedì 03 ottobre 2016 | |
La catechesi sugli Angeli deve essere tenuta volutamente distante dall’immagine umanizzata degli Angeli del Rinascimento, da quella troppo lisciata e mondana del Barocco, da quella femminilizzata e sdolcinata del tempo moderno. Quanto essa è più aderente alla S. Scrittura tanto più è vera, tanto più adatta all’insegnamento, tanto più efficacemente profonda per la vita religiosa.
a) I puri spiriti. Gli Angeli in quanto puri spiriti sono al gradino più alto della creazione e di conseguenza sono in posizione intermedia tar Dio e l’uomo ( S. Tommaso, Summa Theol. I, 64,4). Nessuna delle creature si assomiglia tanto a Dio come gli Angeli. Ma siccome nell’ordine della natura vale il detto: “ Deus operatur per causas secundas” ( S. Tommaso, Summa c. Gent. III, 57), essi hanno per compito “ L’attuazione della Provvidenza divina riguardo agli uomini” ( S. Tommaso, Summa theol. I, 113,2). Sono insomma collaboratori di Dio nel governo del mondo. In quanto esseri spirituali essi agiscono, come Dio, per ,mezzo dell’intelligenza e della volontà, ossia conoscenza e amore. ... ... L’inferiore viene sempre retto e governato dal superiore. La grandezza della loro conoscenza è in proporzione alla misura della loro adorazione. Non appena le potenze insite nella natura angelica entrarono in attività, non appena essi ebbero coscienza di se stessi, si ebbe la loro decisione definitiva. Dio, creati gli Angeli, aspettava la prima risposta di queste splendidissime creature, come una madre aspetta che il suo bambino si svegli e apra gli occhi in uno sguardo d’amore verso di lei. Se questo risvegliarsi della coscienza è un atto di giubilo e di riconoscimento, allora l’Angelo diventa partecipe della perfetta visione di Dio. “ Post primum caritatis actum” dunque l’Angelo ha raggiunto la sua felicità eterna ( S. Tommaso, l,c. 62,5). Questa decisione in favore di Dio era allo stesso tempo un grido di battaglia contro i rinnegati. La lotta contro tutto quello che si appone a Dio rientra nell’essenza della volontà angelica. b) Azione sugli uomini. Gli Angeli possono agire sugli uomini soltanto in conformità all’ordine della natura ( secundum ordinem naturae, S. Tommaso l. c. 110,4). I miracoli Iddio se li è riservati a sé. Di conseguenza l’ordinaria attività angelica non è costatabile esternamente. Essa si può presentare sotto forma di felice combinazione, di ricordo, di caso, di bontà o cattiveria di un altro uomo ecc. ciò non ostante l’Angelo ha una capacità di azione molto estesa; ha potere sull’ordinamento esteriore e sul caso delle cose ; può guidare le circostanze. Non ha però alcun potere vero e proprio sulla volontà umana, e guida l’uomo soltanto parlando interiormente alla sua anima, oppure le passioni umane, solo in quanto possono creare nei sensi esterni o interni delle immaginazioni, agendo così indirettamente sullo spirito ( S. Tommaso, l. c. 110,3 e 11,2 e 3). In questo senso sia gli Angeli buoni che i cattivi possono provocare una ben determinata circostanza, influire sull’immaginazione, svegliare gli istinti, spingendo l’uomo a prendere una decisione. L’azione degli Angeli buoni è tutta intesa ad illuminare gli uomini sulle “ cose da credere” ed a muoverli verso le “ cose da fare”. c) Angelo custode. Dio guida per mezzo dei suoi Angeli i singoli individui, le singole società, città e popoli, ed anche l’intero Universo ( S. Tommaso, l.c. 113,3). Ad ogni homo viator viene assegnato un Angelo custode, il quale o regnerà insieme con l’uomo affidatogli per tutta l’eternità nel cielo, oppure contribuirà alla sua pena. La S. Scrittura non ammette dubbi sul fatto che ogni uomo abbia un suo Angelo custode. Di qui appaiono sotto una nuova luce la dignità e il valore dell’anima umana, poiché dimostra che Dio non tratta né conduce gli uomini come le parti di una massa. Ogni uomo ha una sua propria e unica posizione e vocazione, una sua propria via, un suo proprio compito, e ognuno deve essere specchio e immagine di Dio in una forma del tutto originale. E per questa sua personalità nella natura e nel compito gli è stato messo a fianco un Angelo. Un motivo abbastanza sufficiente per essere grati a Dio. Senso e centro dell’esistenza angelica è Cristo e la sua opera, il Regno di Dio in terra. gli Angeli annunciano le grandi azioni di Dio, con le quali egli ha operato la nostra salvezza, soprattutto la Redenzione ( davanti al paradiso terrestre contro l’ autoaffermazione; Abramo- Daniele; Annuncio di Gesù a Maria, Nascita, Tentazioni, Preghiera nell’orto degli ulivi, Risurrezione, Ascensione di Cristo), e sono mandati in servizio di Cristo e di tutti coloro che devono essere salvati. Nell’ultimo giorno prenderanno parte al compimento del Giudizio di Dio, alla perfezione del regno e al rigetto dei cattivi nell’abisso. 2 Gli Spiriti cattivi La verità cattolica relativa al demonio si staglia netta contro ogni fantasma spiritico e ogni superstizione. Al primo loro aprirsi alla confermazione, il primo cattivi hanno rifiutato, in un gesto ribelle di autoaffermazione, il primo atto di amore verso Dio. Dio era un ostacolo per la volontà di questi angeli tesi alla valorizzazione di se stessi: volevano infatti essere uguali a Dio ( S. Tommaso, l. c. 63,2 e 3). Gli spiriti cattivi sono monadi asociali d’interesse della loro invidia contro gli uomini e del loro odio contro la santità e la giustizia divina ( S. Tommaso l. c. 109,2 ad 2). Essi tendono a distruggere il santo ordine fissato da Dio. Prima opera del demonio è l’ obnubilamento della verità per mezzo della menzogna; seconda opera, il suscitare sfiducia e odio contro Dio e la sua opera. Dio sa guidare anche l’azione diabolica al bene, alla gloria sua e alla salvezza degli uomini / S. Tommaso, l. c. 114,1). Tanto gli spiriti buoni, infatti, che quelli cattivi devono direttamente e indirettamente condurre l’uomo alla salvezza e glorificare cosi Iddio ( S. Tommaso, l. c. 64,1). Come la storia della salvezza incominciò con la creazione degli Angeli e la loro libera decisione, cosi essa terminerà con la sconfitta definitiva del demonio, la definitiva vittoria di Dio e la finale salvezza di tutti i buoni. La catechesi Per lo svolgimento della lezione in una sola ora di scuola mettiamo a disposizione uno schema. Possibilmente però la dottrina sugli Angeli dovrebbe essere trattata in più lezioni. La lotta degli Angeli Un’incisione di Martin Schongauer: S. Michele un Angelo di bella forza virile colpisce con la sua lancia, atterrandolo, l’orribile mostro sotto i suoi piedi e lo rende innocuo ( Al posto di questo quadro dello Schongauer eventualmente qualunque altro quadro di S. Michele cfr. Figura del CDC, p.32). Terribile lotta! Michele: grande, forte, potente l’orribile mostro sotto di lui il demonio. E’ chiaro di chi sarà la vittoria. Il demonio vorrebbe si addentare e spezzare la lancia arrestare o diminuire il colpo. Ma non gli giova nulla! Michele è il primo lottatore di Dio contro il demonio. Ascoltate ora la storia di S. Michele e la storia degli Angeli. Atto I : Si svolge nel cielo. Ap. 12,7-9. La decisione degli Angeli buoni lotta di Michele e i suoi Angeli buoni hanno un triplice compito. In senso ascendente: Lodare Dio , servirlo, fare la sua volontà. In senso orizzontale: Aiutare gli uomini, proteggerli, spingerli alla lode e al servizio di Dio. In senso discendente: Combattere contro il demonio, distruggere il suo regno, vincere il male nel mondo e nel cuore umano. Atto II: Si svolge in terra. Gli Angeli lodano, servono Dio e combattono. Servizio degli Angeli buoni la lotta del demonio sulla terra. ( Spiegare le risposte). E’ un avanzare e indietreggiare, un salire e scendere: ora vince l’Angelo, ora è il demonio a conquistare qualcosa. Atto III: Alla fine dei tempi. Il tempo del diavolo è passato. Il numero degli eletti è completo. Ora avviene la lotta finale degli Angeli contro il demonio la definitiva vittoria di Michele e dei suoi contro il Dragone e i suoi adepti. Applicazioni: La vita dei cristiani è una dura lotta: il figlio di Dio contro il demonio. Deciditi con chi vuoi stare. Chi non vuol combattere è perduto! Fa i conti con l’astuzia del demonio! Satana si camuffa, si nasconde. L’antico serpente si traveste da amico e ha già riportato molte vittorie con la sua astuzia e la sua insinuazione. Paragone: L’ira maggiore del soldato al fonte va ai franchi-tiratori. Con un nemico aperto si combatte come è nell’ordine delle cose. Il demonio è il più volgare franco-tiratore. La lotta del demonio non si dirige soltanto contro il nostro cuore, ma contro tutto il Regno di Dio, contro il popolo di Dio. Michael Archangele, veni in adiutorium populo Dei! Ma tieni conto anche dell’aiuto degli Angeli buoni i collaboratori invisibili gli invincibili eroi di Dio. Tu hai un tuo Angelo custode abbi fiducia in lui, rimani unito a lui! Anche il Regno di Dio è guardato dagli Angeli di Dio. Preghiera di Leone XIII alla fine della Santa Messa va capita come una visione dell’instancabile e rabbiosa attività del demonio sulla terra. Cfr. la visione dell’inferno avuta dai fanciulli di Fatima! Al momento della lotta finale, contro il diavolo si trovano Gesù, Maria e Giuseppe: Giuseppe, Patrono della Chiesa; Maria, che ha schiacciato la testa al serpente; Cristo, che perseguitato e combattuto nei suoi, vince. “ San Michele Arcangelo, difendici nella lotta e sii nostro protettore contro l’astuzia e le insidie del demonio”. |
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