L'esperienza di un esorcista francese “credente e praticante”. Di padre AleckOmalès |
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Il ministero dell'esorcismo, che ci mette a confronto con delle situazioni più che sorprendenti e ci immerge in un mondo dalle leggi irrazionali, richiede una reale apertura e docilità di spirito. Tra le persone che si rivolgono a noi, alcune soffrono di patologie psicologiche e non hanno in pratica bisogno di esorcismo. Ma il semplice fatto di stare ad ascoltarle, di prodigare loro parole di incoraggiamento o di consolazione, può essere per loro di grande aiuto. Non bisogna essere esorcista per amministrare queste prime cure spirituali alla portata di tutti i sacerdoti, e che possono apportare conforto, serenità e coraggio. Io stesso sono stato spesso sconvolto nel constatare a che punto una semplice preghiera, una benedizione, possano toccare profondamente i cuori. ...
... È giustamente in questo caso preciso in cui l'esorcismo non ha necessariamente luogo d'essere, che è importante non tralasciare i piccoli gesti attraverso i quali il Signore ci attende, dapprima i sacerdoti, per fare crescere la nostra fede, e credere maggiormente che da queste piccole cose Dio ne ha fatte di grandi. Una percentuale non trascurabile delle richieste riguarda dei luoghi, in particolare delle abitazioni, dove si constatano dei rumori a priori inspiegabili, a volte accompagnati da spostamento di oggetti o da apparizioni di spettri. La mia esperienza mi ha portato a concludere di tali fenomeni che alcuni di essi erano senza alcun dubbio legati a dei demoni, ma che per molti altri, la risposta non poteva essere affermativa. E quando una preghiera d'acquietamento, di liberazione o d'esorcismo non porta frutti, è giusto considerare altre cause. Per esempio, le anime del purgatorio non potrebbero avere il permesso di Dio di manifestarsi per chiedere aiuto? È una domanda con la quale sono stato più volte messo a confronto e la cui risposta mi è sembrata assai chiara. Apprendiamo leggendo San Tommaso d'Aquino che solo un angelo avrebbe la facoltà di prendere una forma umana, di spostare degli oggetti, di emettere dei suoni. Secondo lui, le anime erranti sarebbero infatti delle manifestazioni di angeli rivoltati che si fanno passare per loro, oppure degli angeli buoni che si fanno portavoce per suscitare la nostra conversione e la nostra preghiera. Le ricerche teologiche, sviluppate in questo libro da ArnaudDumouch a partire da altre fonti, indicano che si potrebbe direttamente avere a che fare con delle anime imprigionate tra questo mondo e l'altro, nello Sheol. E ciò, senza contraddire i dogmi in nessun punto, né essere in opposizione con gli articoli della Fede cattolica. Alla domanda che mi viene regolarmente posta dell'esistenza delle anime erranti, rispondo che è in ogni caso innegabile che alcuni di questi fenomeni non siano scacciati da esorcismi. A partire da questo assunto, quando si suppone che tale manifestazione potrebbe venire da una richiesta di preghiera da parte di un'anima errante, e che il fenomeno cessi dopo questa preghiera, è difficile non concluderne che si tratti in effetti di un'anima! Certo, ciò non costituisce una prova sufficiente per affermare che il fenomeno provenga direttamente dall'anima in questione, senza l'intermediazione degli angeli. D'altronde, se ci si fermasse alle conclusioni di San Tommaso d'Aquino, non sarebbe concepibile credere all'esistenza delle anime erranti. Tuttavia le sue conclusioni, per quanto siano rispettabili, non sono dei dogmi. Di conseguenza, il campo della riflessione e della ricerca teologica resta totalmente aperto. |
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