LE VESPE DI ROSIE - UN ANGELO ALLE PISCINE DI LOURDES |
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“ Non ti potrà colpire la sventura, nessun colpo cadrà sulla tua tenda. Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi. Sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede. Camminerai su aspidi e vipere, schiaccerai leoni e draghi” (sal 90,10-12). “ Sorella, venga immediatamente, non c’è un minuto da perdere, prenda la sua auto, la nostra non è qui, si sbrighi!”. Metto giù il telefono, la voce dell’accendo tedesco non lascia adito a dubbi. Il medico è categorico. Torno in salotto e dico Rosie, un amia collaboratrice americana, che bisogna partire subito. Accasciata sul divano, con la testa buttata all’indietro, lei mormora con voce quasi spenta: “ Tranquilla, andrà’ meglio, non preoccuparti!”. Cos’è successo? E’ il 2 agosto del 2001, in pieno Festival dei Giovani venuti a Medjugorje a decine di migliaia. Come ogni 2 del mese , la Madonna era apparsa verso le 8,30 a Mirjana presso la Croce Blu, e la folla si era radunata per partecipare alla lunga preghiera che precede l’apparizione. ...
... La Madre di Dio scende dal Cielo e noi dobbiamo esserci! Come al solito, dopo l’apparizione, insieme all’équipe di traduttori, avviata tempo prima da padre SlavkoBarbaric’, mi dirigo verso l’ufficio della parrocchia per tradurre il messaggio di Maria in francese. Mentre procedo verso la chiesa attraverso il piccolo sentiero rosso chi si snoda nei campi, penso: “ Non ci andrò!”. Subito dopo viene in mente un altro pensiero molto più logico: “ Ma che sto dicendo? Ci devo andare!”. Ma il pensiero iniziale diventa sempre più prepotente: “ No, non ci andrò proprio!”: “ Ma perché? Tutti si domanderanno perché non sono andata a tradurre e non avrò alcuna spiegazione ragionevole da dare!”. “ No, non! Non ci andrò punto e basta!”. Il pensiero è talmente forte che rientro in casa senza più preoccuparmi del messaggio da tradurre e senza alcuna ombra di scrupolo. Nel piccolo cortile antistante alla casa, trovo cinque ragazze molto gentili che mi aspettano con impazienza sperando di parlare con me. Senza riflettere rispondo: “ Non ora , scusate!”. E mi precipito in casa. Chiudendo la porta mi chiedo il perché di una risposta così brusca, avrei potuto almeno chiedere il perché di una risposta così brusca, avrei potuto almeno chiedere cosa volevano! Ma lascio perdere ed entro nel salone dove vedo Rosie accasciata sul divano visibilmente sofferente. “ Cos’hai?”, le chiedo. “ Sono stata punta da alcune vespe”, risponde con un filo di voce. Osservo le sue dita gonfie e molto doloranti. Telefono all’Ordine di Malta ( che a Medjugorje offre il primo soccorso medico). Quando spiego loro che Rosie, molto minuta di costituzione, è stata punta da sette vespe, si preoccupano seriamente. Metto Rosie in auto e in cinque minuti arriviamo sul posto. Resto sbalordita! Alla porta ci attendono cinque medici e cinque infermieri in fila, uno accanto all’altro: si precipitano verso Rosie e la portano immediatamente in una sala dov’era tutto pronto. La fanno distendere sul lettino e si mettono a schiaffeggiarla con forza dicendole di non addormentarsi. Ma Rosie è già quasi incosciente. Non trovano le vene per l’iniezione, le cercano sul braccio sinistro, su quello destro, sul collo, la pungono dappertutto moltiplicando i tentativi, continuano a schiaffeggiarla, il tutto in un pesante silenzio. Mi sento male per lei! Finalmente riescono a farle la puntura, lanciando un gridi di sollievo, e solo in quel momento mi comunicano il motivo del loro entusiasmo, dicendomi: “ Sorella, se fosse arrivata cinque minuti più tardi, Rosie sarebbe morta!”. Rosie era stata punta da sette vespe sulle mani mentre si affacciava alla finestra, avendo sentito le ragazze suonare alla porta. Proprio sotto il davanzale si nascondevano alcuni nidi di vespe che Rosie aveva involontariamente schiacciato con le dita, e le vespe si erano vendicate! E se i nostri Angeli Custodi non avessero agito? Se non avessero deviato il mio cammino e non mi avessero convinto a rifiutare di tradurre il messaggio, avrei trovato in casa una sorella morta! Ma sono riusciti a farsi ascoltare e a teleguidare i soccorsi con la maestria che è propria degli Angeli. Che siano benedetti e continuano a svolgere il loro meraviglioso ruolo di compagni celesti! Ciascuno di noi ha il suo Angelo Custode. (cfr René Lejeune, 365 giorni con il mio Angelo Custode, Edizione Segno, Tavagnacco UD 2001). Se stringeremo amicizia con lui e gli parleremo ogni giorno come ad un amico intimo e molto caro, non ce ne pentiremo. ( San Tommaso d’Aquino ci insegna che sin dalla nascita, ogni persona gode dell’assistenza di un Angelo, che lo guida luminoso e vigilante per tutto il percorso tortuoso della sua vita. Al termine della nostra vita sulla terra, l’Angelo sarà il nostro compagno in Cielo per tutta l’eternità, Summa Theologiae. Ce lo insegna la teologia: uno solo dei nostri Angeli Custodi è più potente di tutti i demoni dell’inferno, perché ha Dio con sé! Ogni giorno, quindi , nella preghiera, affidiamogli le nostre necessità, supplicandolo di agire con forza e di farci compiere quotidianamente la volontà di Dio. Casa c’è di più triste di un Angelo Custode disoccupato? UN ANGELO ALLE PISCINE DI LOURDES E’ già il terzo sms di Chantal da quando sono arrivata a Lourdes: soffre moltissimo a causa di un tumore, sarebbe dovuta venire con me ì, ma il medico glielo aveva impedito perché non avrebbe sopportato la fatica del viaggio. Le avevo quindi promesso che avrei fatto il bagno per lei nelle piscine di Lourdes. ( Le piscine di Lourdes sono delle grandi vasche riempite con l’acqua che proviene dalla sorgente miracolosa indicata dalla Madonna a Bernadette. Vi si giunge scendendo tre gradini, dove due persone, prima dell’immersione, avvolgono ogni pellegrino con un telo bianco e umido, che serve per tutti. Una volta attraversata la piscina, immergendosi, il pellegrino abbraccia una statua della Madonna, che si trova in fondo, pregando un’Ave Maria. Dopo l’immersione, uscendo dall’acqua, le due persone avvolgono il pellegrino con un telo blu, prima che rimetta i propri vestiti. Non è necessario asciugarsi dall’acqua, perché uno dei miracoli di Lourdes è che quest’acqua si asciuga da sola senza bisogni di teli. Ogni anno si bagnano migliaia di persone e i miracoli di guarigione interiore e fisica e le liberazioni dagli spiriti immondi non si contano più). C’è però un piccolo problema da considerare: siamo in piena estate, e oltre alle migliaia di pellegrini di ogni lingua e nazione che pullulano in tutti gli angoli della città, c’è anche il 40° anniversario della mia Comunità , per il quale durante la giornata, mi avevano chiesto di dare una mano. In quel giorno per me era praticamente impossibile fare la fila alle piscine ! Inoltre, colmo dei colmi, la maggior parte di esse era chiusa per ristrutturazione, danneggiata dalle forti inondazioni della scorsa primavera in tutta la zona del Gave. Ma non potevo proprio deludere Chantal…Quando umanamente ci si trova davanti ad un ostacolo impossibile da superare, è a quel punto che il Cielo deve intervenire! A ciascuno la sua grazia! Al mattino, una sorella, incaricata di portare un gruppo di ragazzi alle piscine, mi invita ad accompagnarla. Sono dunque la sua “accompagnatrice”. Tuttavia, pur avendo quell’etichetta magica, mi rendo subito conto che anche questa suora deve fare diverse ore di fila. No, impossibile! Decido a quel punto di bazzicare nei paraggi, pensando a come superare l’ostacolo. Scorgo la sorella dall’altra parte della barricata con i suoi ragazzi, seduta sulla panchina insieme a quelli che stanno per immergersi nelle piscine. Ha atteso a lungo il suo turno, ma è impossibile raggiungerla, qui le guardie sono severe e l’entrata è rigorosamente controllata. Ma poiché nulla è impossibile a Dio, non rinuncio. Decido di mandare un messaggio ancora più forte al mio grande amico celeste, il mio Angelo Custode, e gli dico: “ Non posso non bagnarmi, lo sai, la persona per cui per cui devo immergermi ne resterebbe troppo delusa! Ti affido questo compito: fammi entrare, sbrigati, sei un Angelo e lo puoi fare!”. Mentre continuo a costeggiare il recinto di separazione, improvvisamente mi accorgo di una cosa impossibile da vedersi a Lourdes: dall’ingresso sono spariti i due sorveglianti! Non c’è un minuto da perdere, colgo l’occasione al volo, con aria indifferente attraverso l’ingresso e mi vado a sedere vicino alla mia consorella. Venti minuti dopo eccomi immersa nell’acqua ( congelata)! Ottimo lavoro, caro il mio Angelo Custode! Sapevo di poter contare su di lui. Immaginate la gioia di Chantal! Aggiungo anche che ogni volta che esco dalla piscina, vivo sempre lo stesso fenomeno: se il fatto di entrare in quell’acqua sporca e ghiacciata è per me una vera penitenza, d’altro conto la grazia che accompagna questa immersione è sconvolgente. Uscendo dall’acqua, mi sento avvolta dal manto materno di Maria, è una sensazione meravigliosa, mi commuovo a tal punto che comincio a correre per nascondermi, perché nessuno mi veda piangere…di gioia! Non vi stupite se vi dico che per me questa esperienza è emozionante quanto assistere ad una apparizione della Madonna a Medjugorje, vicino ai veggenti. Anche se onestamente l’apparizione è leggermente più forte. Se andate a Lourdes, non mancate di andare alle piscine . Di Suor Emmanuel Maillard |
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