| Padre, oggi vogliamo riconoscerci orgogliosi e incapaci di essere umili. Padre tu sai cosa vogliamo: che l'immagine del tuo Figlio si rifletta in noi. E tuttavia siamo malati di questo cancro che ci consuma, il nostro orgoglio. Prima di tutto, voglio confessarmi orgoglioso: sono una persona terribilmente orgogliosa, sono un ladro che ruba la tua gloria, per essere sempre il primo e il centro di tutto. Oggi confesso che cerco non solo di avere di più, ma di avere più degli altri, che cerco non solo di sapere di più, ma di sapere più degli altri. Che cerco non solo di essere più capace, ma di essere più capace degli altri. Perdona, Padre Santo, il mio orgoglio che mi porta ad essere in continua rivalità con tutti. Non voglio continuare a difendere me stesso: sei tu il mio difensore. Non voglio superare gli altri: ma voglio che tu abbia il sopravvento su di me. Non voglio crescere io. Signore: ma voglio che tu cresca in me. Padre, ti rendo grazie per i miei limiti perché riconosco così di avere bisogno di te e dei miei fratelli. Per questo azzardo a dirti: non mi togliere questi limiti; ti ringrazio per questi difetti, ti ringrazio anche per i miei peccati, perché attraverso di essi riconosco che io, da solo, non posso niente e che ho bisogno di te. Continua. Signore, a compiere la tua opera in me. Se per ottenere un ministero forte, pieno del potere dello Spirito, è necessario che il mio "io" sparisca, sia come tu vuoi, Padre. Spesso non ti sei manifestato nella mia vita in tutta la tua grandezza e in tutto il tuo potere perché manco di umiltà per poter ricevere questo ministero tanto grande. Fammi umile con la tua umiltà. Padre. Non voglio vivere io, ma voglio che Cristo viva in me. Amen. 1 Padre Nostro, 1 Ave Maria, 1 Gloria. Amen. |