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Durante l’angelus del 14 luglio 2013 a Castel Gandolfo papa Francesco per l’apertura dell’anno giubilare di san Camillo de Lellis ha augurato a tutti i medici e gli infermieri di operare nello spirito del santo fondatore dei Ministri degli Infermi. Offriamo una breve scheda su san Camillo: 1550 – 25 maggio . Camillo nasce a Bucchianico (Chieti) da Giovanni – discendente da un ramo dell’antica , nobile ma ormai decaduta famiglia de Lellis – e da Camilla de Compellis. 1550 – 62 . Camillo cresce alto e robusto. Manifesta carattere vivace, forte, a volte irruente; tuttavia, forse educato dall’esempio della madre, dimostra bontà verso i poveri e i mendicanti. 1563 – La mamma muore. Il padre conduce con sé Camillo per qualche tempo poi lo affida ai parenti e ad un maestro di scuola o precettore. Ma Camillo è svogliato, poco propenso agli studi, spensierato e “bizzarro”. ...
... 1568 – Seguendo l’esempio del padre, intraprende la carriera delle armi quale soldato di ventura, al soldo di Venezia e della Spagna. 1570 – Camillo in compagnia del padre quasi settantenne e di due cugini, si mette in viaggio per rispondere al bando di arruolamento lanciato da Venezia in vista della crociata promossa da papa Pio V contro i Turchi. Il viaggio è faticoso; padre e figlio, colpiti da febbre, devono arrestarsi ad Ancona e decidono di rientrare. Sulla via del ritorno, a Sant’Elpidio a Mare, presso Loreto, il padre si aggrava improvvisamente e muore. 1571 – Gli compare sulla gamba destra una fastidiosa piaga, che tende ad aggravarsi. Perciò si reca per le cure adeguate all’ospedale di S. Giacomo degli Incurabili a Roma. 1572 – Ritorna ad arruolarsi al soldo di Venezia e prende parte ad alcune spedizioni a Zara e Corfù dove è colpito da grave malattia e riceve i sacramenti. Ristabilito, combatte a Castelnuovo contro i Turchi per liberare Cattaro. 1574 – Agosto – settembre. Lo ritroviamo con l’esercito spagnolo a La Goletta presso Tunisi. Di qui ritorna a Palermo e a Napoli. Trovatosi due volte in grave pericolo di naufragio fa voto di cambiare vita; ma sono propositi di marinaio. 1575 – 2 febbraio. Nel convento di S. Giovanni Rotondo, dove egli è stato inviato per una commissione, le buone parole di Fra’ Angelo scuotono il giovane che, ritornando a Manfredonia, lungo la Valle dell’Inferno, si pente della sua vita passata e si converte a Dio. Estate . Camillo ottiene di entrare nel noviziato dei Frati cappuccini a Trivento (Campobasso). Ma il continuo ribattere del saio sulla gamba gli riapre inaspettatamente la piaga, e dopo soli tre mesi il giovane novizio, con enorme suo dispiacere, viene dimesso. 21 ottobre. Camillo ritorna all’ospedale di S. Giacomo dove si sottopone di nuovo alle cure necessarie, destando non poco stupore a motivo del suo radicale cambiamento di vita. 1579 – Giugno. Guarito dalla piaga chiede di rientrare fra i Cappuccini e viene inviato nel noviziato di Tagliacozzo (L’Aquila). Ma dopo circa quattro mesi la piaga si riapre ed è costretto a rinunciare definitivamente la suo profondo desiderio di vita francescana. Ottobre. La piaga, che non si rimarginerà più ma facendosi col tempo più estesa e profonda accompagnerà Camillo per tutta la vita, lo ha ormai convinto che il Signore lo vuole al servizio dei poveri e dei malati. Egli ritorna perciò all’ospedale di S. Giacomo degli Incurabili. 1582 – Agosto. Una notte, verso la festa dell’Assunta, egli sempre più angustiato dall’abbandono in cui versano i malati dell’ospedale, è come folgorato da ispirazione celeste; dare vita ad una compagnia di persone che si impegnino ad assistere gli infermi, mosse soltanto da spirito di amore e senza alcuna rimunerazione, con la dedizione “di una madre verso l’unico figlio infermo”. E’ il primo abbozzo della futura fondazione religiosa. 1584 – 26 maggio. Camillo è ordinato sacerdote dopo una preparazione sufficiente ma sommaria, cosa non rara a quel tempo. Egli non sarà mai “uomo di lettere”, ma non per questo mancherà di straordinarie attitudini geniali, carismatiche e profetiche. 10 giugno. Camillo celebra la prima santa Messa nella cappella di S. Giacomo all’altare della Madonna e la direzione dell’ospedale lo nomina cappellano della chiesa della Madonna dei Miracoli. Scrive le Regole della Compagnia delli Servi delli Infermi. Luglio. P. Camillo ritorna a Bucchianico e celebra la santa Messa nella chiesa dove era stato battezzato. Agosto. Verso la fine del mese si trasferisce definitivamente alla chiesa della Madonnina, dove il giorno 8 settembre veste i primi compagni di una specie di talare (una corta sottana nera). A motivo dell’abitazione poco salubre si ammala e viene ricoverato all’ospedale di S. Giacomo. 1585 – 12 febbraio. P. Camillo si trasferisce nell’abitazione di via Botteghe Oscure, presso la chiesa di san Stanislao dei Polacchi. Continua a visitare ed assistere i malati presso l’ospedale di Santo Spirito ed anche nelle case private. 1586 – 18 marzo. Papa Sisto V approva la “Compagnia” denominandola “Congregazione dei Ministri degli Infermi”. 26 giugno. Il Pontefice autorizza p. Camillo e i suoi compagni a portare sull’abito, quale segno distintivo, la croce rossa. Dicembre. P. Camillo si trasferisce alla chiesa della Maddalena (che diventerà la casa madre dell’Ordine) e viene eletto primo superiore della comunità. 1588 – 28 ottobre. P. Camillo apre a Napoli la prima fondazione fuori Roma. 1589 – Su alcune galere cariche di soldati , giunte al porto di Napoli, scoppia una violenta epidemia e i Ministri degli Infermi sono chiamati in soccorso. Muoiono tre religiosi: sono i primi dei molti che perderanno la vita nell’assistenza durante i contagi e le pesti. 1590 -91- A Roma dilaga la carestia e la peste. P. Camillo organizza un’assistenza capillare, “dalle Quattro Fontane fino a Porta Pia” e apre un ospedale (300 posti letto) in via delle Carrozze presso S. Maria in Cosmedin. Istituisce alla maddalena un centro di assistenza per i malati e i poveri della zona e vi organizza una scuola infermieristica. 1591 – 21 settembre. Colpito da tanto eroismo, papa Gregorio XIV decreta, con la bolla Illius qui pro gregis, l’erezione della Congregazione di p. Camillo in “Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi”. 7 dicembre. P. Camillo viene eletto superiore generale del nuovo ordine. 8 dicembre. Nella chiesa della Maddalena egli emette la professione religiosa nelle mani di mons. Paolo Alberi arcivescovo di Ragusa; poi riceve la professione di 25 suoi religiosi. Ai consueti voti di povertà, castità e obbedienza essi aggiungono un quarto voto di assistenza ai malati anche quando vi sua pericolo per la vita, come durante i contagi. 1594 – Giugno. Fondazione a Milano. Alla “Ca’ Granda” sorge la prima comunità dei Ministri degli Infermi impegnata nel “servizio completo” ai malati. Agosto. Fondazione a Genova. Alle due comunità di Milano e Genova vengono assegnate numerose vocazioni provenienti da Roma e Napoli. 1595 – 19 giugno. E’ a Trento per impartire direttive pratiche ad un gruppo di suoi religiosi destinati al seguito dell’esercito pontificio, su richiesta dio papa Clemente VIII, per l’assistenza ai soldati e feriti nella campagna di Ungheria. 1596 – Aprile – maggio. Si celebra alla Maddalena il primo capitolo generale dell’Ordine. Papa Clemente VIII incarica p. Camillo di organizzare l’assistenza ai malati della zona Vaticano – Monte Mario colpiti da epidemia. Novembre. Fondazione di una comunità a Bologna su richiesta del cardinale Paleotti. 1598 – Dicembre. La notte di Natale egli con i suoi religiosi slava i malati dell’ospedale di Santo Spirito dall’inondazione del Tevere. 1599 – Maggio. Inizia il secondo capitolo generale che affronta il problema della “controversia degli ospedali” (vedi nota a p. 113). Ottobre . Fondazione di comunità religiose a Ferrara dietro sollecitazione del cardinale Aldobrandini e a Firenze per interessamento del beato Ippolito Galatini. 1600 – Giugno. Fondazione di comunità religiose a Messina e a Palermo. Agosto. Corre a Nola dove è scoppiata una violenta epidemia di peste bubbonica. Il vescovo, mons. Fabrizio Gallo, lo elegge vicario della diocesi per tutto il tempo dell’epidemia. Cinque religiosi muoiono assistendo gli appestati. 28 dicembre. Papa Clemente VIII risolve la spinosa “controversia degli ospedali” approvando con la bolla “Superna disposizione” la “Formula di vita” auspicata da p. Camillo. 1601 – Maggio. Fondazione di una comunità religiosa a Mantova a conclusione delle trattative con il duca Vincenzo I Gonzaga e con il venerabile Francesco Gonzaga, zio di san Luigi. 1602 – Aprile- maggio. Si celebra a Roma il terzo capitolo generale. 1603 – Luglio. Fondazione di una comunità religiosa a Viterbo dietro richiesta degli amministratori dell’ospedale. 1604 – Estate. A seguito delle estenuanti fatiche sostenute nell’assistere i malati degli ospedali a Napoli, afflitto da una dolorosissima calcolosi renale è costretto a sottoporsi ad un periodo di cure termali a Ischia. 1605 – L’Ordine viene divino in 5 province. P. Camillo si reca a Bucchianico per dare vita ad una fondazione richiesta dal comune locale. 1606 – Fondazione di comunità religiose a Chieti, Borgonovo Val Tidone e Caltagirone. 1607 – 2 ottobre. Egli rinuncia all’ufficio di superiore generale e chiede di vivere come semplice religioso nell’ospedale di Santo Spirito. Alla guida dell’Ordine viene eletto il siciliano p. Biagio Oppertis. 1608 – Marzo. Si celebra il quarto capitolo generale. Egli, pur avendone il diritto, non vi partecipa perché preferisce rimane a Napoli ad assistere i malati. Riceve l’incarico dal nuovo superiore generale di visitare le comunità e case dell’Ordine. 1612 – Maggio – luglio. Incaricato dalla Consulta Generale, si reca a Bucchianico colpita da impressionante carestia, per confortare i suoi concittadini d organizzare un’adeguata assistenza. Ottobre . Dopo gli ultimi viaggi e il periodo trascorso a Napoli fissa la sua dimora a Roma, nell’ospedale di santo Spirito. 1613 – Aprile. Egli partecipa al quinto capitolo generale nel quale viene eletto superiore generale il p. Francesco Antonio Nigli. Maggio – ottobre. Ultima visita del Fondatore alle case dell’Ordine, in compagnia del nuovo superiore generale. Giugno. A Milano la Consulta Generale approva le “Regole che s’osservano da’ nostri Fratelli nell’Hospidale Maggiore di Milano per servire con ogni perfettione i poveri infermi”. Queste regole sono state scritte o dettate dallo stesso p. Camillo poi stampate a Milano nel 1616 per iniziativa del Capitolo dell’Ospedale Maggiore. 1614 –Primavera. Egli è degente nell’Infermeria della casa religiosa, ma vuole compiere l’ultima visita al suo ospedale di Santo Spirito e alla basilica di S. Pietro. 13 giugno. Scrive a tutti i suoi religiosi la Lettera Testamento, documento di fondamentale importanza per la spiritualità e il carisma dell’Ordine. 1 luglio. Riceve il Viatico dal cardinale Ginnasi. 11 luglio. Il superiore generale p. Nigli gli amministra l’Olio Santo. 13 luglio. Si fa leggere le “proteste” , da lui stesso dettate al suo confessore, mentre contempla il quadro della Crocifissione che egli aveva ideato e fatto dipingere “con molto sangue” perché gli ricordasse vivamente l’amore misericordioso di Dio. 14 luglio. P. Camillo, ormai quasi agonizzante, ascolta devotamente l’ultima Santa Messa celebrata alle ore 8. alle ore 21, 45, dopo aver benedetto i suoi religiosi, muore in concetto di santità. 1742 – 8 aprile. Papa Benedetto XIV proclama Camillo de Lellis “Beato”. 1746 – 29 giugno. Papa Benedetto XIV lo proclama “Santo” definendolo “Iniziatore di una nuova scuola di carità”. 1886 – 22 giugno. Papa Leone XIII lo proclama, insieme a san Giovanni di Dio, “Patrono di tutti i malati e ospedali del mondo”. 1930 – 28 agosto. Papa Pio XI, lo proclama, insieme a san Giovanni di Dio, “Protettore del personale ospedaliero”. 1974 – 27 marzo. Papa Paolo VI lo proclama Patrono particolare della santità militare italiana. Don Marcello Stanzione (Ha scritto e pubblicato clicca qui) |