Esorcista e saggista Don Gianni Sini. “Il demonio: simbolo del male o realtà personale?” |
Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions A Salerno la conferenza dell’esorcista e saggista Don Gianni Sini Si è svolta ieri, lunedì 24 giugno alle ore 20, presso la Chiesa di San Pietro in Camerellis a Salerno, una conferenza sul tema: “Il demonio: simbolo o realtà personale?”, promossa dall’associazione culturale “Veritatis splendor”. Dopo una breve introduzione del Prof. Marco Di Matteo, presidente dell’associazione promotrice e di don Marcello Stanzione sul profilo biografico e intellettuale del relatore, è intervenuto don Gianni Sini, sacerdote esorcista, saggista e autore insieme allo stesso don Marcello Stanzione del recente volume dal titolo: Che diavolo sei? Un esorcista e un demonologo a confronto (Sugarco, Milano 2013), presentato nel corso della serata. Don Gianni Sini ha esordito menzionando le parole recenti di Papa Francesco: “Chi non prega il Signore, prega il diavolo”, evidenziando da subito come non esista una scelta morale neutra, per cui o si è con Dio o contro Dio. In alcune occorrenze della Sacra Scrittura il diavolo, che compare fin dalle prime pagine della Genesi, viene presentato come il nemico che si aggira famelico cercando chi divorare (cf. 1 Pt 5, 8), per cui l’uomo è invitato a combattere contro la potenza del diavolo, come ha fatto lo stesso Gesù scacciando i numerosi demoni nella regione dei Geraseni come nella sinagoga di Cafarnao, liberando gli ossessi dalla presenza del maligno. ... ... D’altra parte Dio si è incarnato proprio per liberare l’uomo da tale potere del diavolo, sconfiggendolo nella carne del suo Figlio, dalle tentazioni nel deserto al sacrificio perfetto di sé sulla croce, vittoria piena e definitiva sul potere del maligno. Tuttavia se la più grande vittoria del diavolo è di far credere che non esiste, in modo da poter agire indisturbato e con maggiore facilità, occorre tener presente comunque che si tratta di una creatura e non di un principio metafisico antitetico ed equipollente a Dio. In quanto tale il maligno non è onnipotente, ma ha un potere limitato e può agire sempre e soltanto secondo i limiti impostigli dal Creatore. Pertanto anche nella forma più grave, quella della possessione diabolica, il maligno non può assumere mai totalmente il controllo della libertà di una persona. Ecco perché l’esorcista non può operare senza il consenso della persona posseduta, che rimane dunque pur sempre sovrana nella sua libertà, nonostante sia schiava delle forze del demonio. Don Gianni Sini ha quindi elencato il ricorso alla magia, ai sensitivi, alle sedute spiritiche, agli oroscopi, ai malefici fino allo scoraggiamento e alla disperazione circa l’irrimediabilità della propria condizione di sofferenza, come alcune delle vie privilegiate dal demonio per insinuarsi. Se allora l’inferno non può essere vuoto, perché è abitato almeno dal diavolo e i suoi seguaci, il Vangelo accenna a più riprese anche al castigo eterno riservato a ogni creatura che rifiuta l’amore di Dio fino alla fine della propria esistenza senz’alcun ripensamento o pentimento personale. Don Gianni Sini ha poi raccontato alcuni episodi della sua ormai trentennale esperienza di esorcista, ossia del suo ministero di ascolto, consolazione e liberazione, e in particolare come negli indemoniati il maligno reagisca all’acqua benedetta e agli oggetti sacri, parli lingue diverse e si lamenti durante le invocazioni dei santi. Don Sini ha infine rilevato come i migliori mezzi contro la forma più ordinaria di suggestione diabolica, cioé la tentazione, siano il ricorso alla fede, alla preghiera e ai sacramenti, nella consapevolezza che la vittoria finale del Creatore e dei suoi angeli sulle forze del demonio e dei suoi segaci è già stata decretata. Libro Che diavolo sei? - Un esorcista e un emonologo a confronto - Novità editoriale di Sini Gianni, Stanzione Marcello - SugarCo (giugno 2013) Prezzo 18,00 € → 15,30 € In promozione Novità in arrivo Confezione regalo disponibile
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