Un invito a ricevere saggezza e protezione dagli Angeli attraverso la preghiera |
Marco Gionta, che ha curato la prima parte di questo libro, ci conduce per mano lungo il sentiero della preghiera, svelandoci l'essenza più autentica di questo dialogo speciale con Dio. Con una scrittura lieve ed armoniosa, impalpabile e al tempo stesso profonda come una sorta di carezza dell'anima, l'autore ci descrive le tappe che compongono questo percorso introspettivo non sempre facile da vivere, da comprendere e dunque da descrivere. Grazie tuttavia al suo mirabile approccio contemplativo - da intendersi fondamentalmente come la capacità di andare oltre le apparenze della materialità per intraprendere, in prima battuta, un dialogo con la propria anima -. egli riesce perfettamente nel suo intento di dare corpo e voce alle sensazioni che scaturiscono dalla preghiera. Scopriamo dunque che, pregando in silenzio, l'anima può elevarsi oltre i confini del tempo e dello spazio, protendendosi verso una dimensione di luce brillante. Si può pregare nella gioia, ma anche quando il cuore è pervaso da dolore e sofferenza. Ciononostante, come sanno bene coloro che praticano assiduamente la preghiera, anche nei momenti più bui prevale la certezza che la pace e la serenità riusciranno a squarciare il velo di tenebra che avvolge l'anima fino a soffocarla. ... ... C'è da dire che, nell'organizzazione della Chiesa attuale, in cui si riflette gran parte delle scelte comportamentali della società del nostro tempo, la preghiera ha perso la sua primordiale valenza introspettiva finalizzata allo sviluppo della nostra consapevolezza. E' risaputo che Gesù e i suoi discepoli non inseguivano gli agi materiali e non provavano alcuna vergogna per la povertà che scandiva la loro esistenza. Il senso della preghiera instillato dal loro Maestro possedeva una connotazione tale da agevolare il dialogo più vero con la dimensione interiore e, dunque, con una spiritualità scevra da quelle istanze materialistiche (che strizzano peraltro l'occhio ad un paganesimo che ben poco ha a che vedere con l'elevazione dello spirito), alimentate nel corso del tempo dalla Chiesa cattolica. In buona sostanza, il Cristiano si è ritrovato progressivamente a sostituire l'approccio spirituale alla preghiera con un approccio temporale di stampo squisitamente egoistico. L'autore ci spiega che "la preghiera è il desiderio sincero dell'anima, il peso di un sospiro, la caduta di una lacrima, lo sguardo che si solleva, quando nessuno, se non Dio, è vicino. E' la forma più semplice di parola che un bambino possa aver mai provato, il respiro vitale di ogni Cristiano, è canto e sussurro, pianto e melodia, coro e pensiero. Un palpito continuo che si eleva dalla Terra verso l'Infinito." Da sempre, l'uomo convive con questo afflato che lo spinge a ricercare un dialogo con una dimensione superiore. Nelle popolazioni primigenie, preghiera e magia erano pressoché indistinguibili, fino ad affrancarsi progressivamente da quelle zavorre che le ancoravano un po' troppo alla materialità. L'evoluzione spirituale e intellettuale ha permesso all'uomo di acquisire maggiori strumenti in grado di aiutarlo a conoscere se stesso e a riconoscere la dolce presenza di Dio, a prescindere dal credo e dalla tradizione mistico/religiosa di appartenenza. Platone aveva peraltro scritto questa bellissima preghiera: "Zeus, nostro sovrano, concedici il tempo favorevole per cui ti preghiamo se questa è la tua volontà, ma tieni lontano il male da noi, per questo noi ti preghiamo." Ogni individuo, anche il più scettico, avverte l'impulso di pregare, quantunque l'incredulità dell'ateo risieda per sua stessa ammissione nelle sue opinioni e non nelle sue istanze più profonde. Come evocato più sopra, pregare significa varcare la soglia della propria dimensione interiore, per instaurare un dialogo con Dio. Gesù diceva: "Ma tu, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre Tuo." Entrare nella camera segreta designa quella preparazione necessaria alla comunicazione interiore, allontanando tutti i rumori di sottofondo della materialità che ci circonda. La camera segreta può essere raggiunta attraverso il raccoglimento, per certi versi assimilabile alla meditazione, anche se, di fatto, sarebbe forse più giusto parlare di "concentrazione". L'autore ci rammenta infatti che alcune forme di meditazione della tradizione orientale - come ad esempio lo yoga - si prefiggono il raggiungimento di una comunione ovvero di una fusione con l'Assoluto, per approdare più alla conoscenza di sé e al benessere interiore, piuttosto che a un dialogo con Dio o con l'impegno ad attuare la volontà Divina nella dimensione terrena. Purtroppo, spesso preghiamo per chiedere che vengano esauditi i nostri desideri personali e, se ciò non accade, tendiamo a pensare che le nostre preghiere siano rimaste inascoltate: in realtà, non è così poiché, come sottolinea Matteo: "il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate." Questo significa che, quando ci predisponiamo al dialogo con Dio, e la nostra mente è limpida, i nostri desideri e le nostre necessità appaiono evidenti al nostro Padre Celeste. Dio ci chiede di aprire il nostro cuore, affinché Egli possa manifestarsi nelle nostre vite nel modo più consono alla nostra evoluzione. Gesù lo sapeva bene, e per questo motivo, mentre pregava nel Giardino del Getsemani, pronunciò queste parole: "Padre mio, se questo calice non può passare da me senza che io lo beva, sia fatta la Tua volontà." Nella preghiera della tradizione cristiana, gli Angeli e gli Arcangeli rivestono un ruolo fondamentale nel nostro percorso interiore che prelude al dialogo con Dio, come ci spiega Don Marcello Stanzione nella seconda parte del libro. Dio ha creato queste schiere di nobili messaggeri divini per guidarci e proteggerci lungo un transito terreno, che spesso ci porta ad ingaggiare una lotta contro il Male che vorrebbe fagocitare le nostre anime. Inoltre, Dio ci ha fatto l'encomiabile dono di un Angelo Custode, che è costantemente al nostro fianco, da quando vediamo per la prima volta la luce del mondo fino all'istante in cui esaliamo l'ultimo respiro, riaccompagnandoci presso la Dimora del Padre. Quante volte non diamo ascolto al nostro Angelo Custode (quando addirittura non mettiamo in dubbio la sua reale esistenza), arrecandogli dolore con le nostre azioni poco amorevoli? Eppure egli non ci abbandona mai, né gli sfiorerebbe mai il pensiero di voltarci le spalle, poiché ci ama in modo incondizionato ed è ben determinato a portare a compimento la sua missione con amorevole abnegazione. Dio ha infuso in queste Creature Celesti il dono della Grazia, che permette loro di manifestare alcune incredibili facoltà soprannaturali unite alle virtù gratuite della fede, della speranza e della carità. Gli Angeli non possono agire direttamente sulle nostre decisioni per via del nostro libero arbitrio, ma possono influenzarle suscitando immagini nella nostra mente o desideri nella nostra sensibilità. Il nostro Angelo Custode ci esorta a condurre un'esistenza simile alla sua, interamente votata alla contemplazione del Padre. Nella spiritualità cattolica, il tema del cammino riveste un ruolo di notevole importanza, come dimostra il fatto che Dio, nelle Sacre Scritture, ha rivelato il Suo piano di salvezza sulla traccia di un cammino che ha inizio dall'uscita dei progenitori dall'Eden, alla cui soglia Dio ha posto un Cherubino con una spada fiammeggiante. In questo libro viene concesso ampio spazio alla "Via Angelica", un esercizio che si basa su quattordici Stazioni desunte dalle Sacre Scritture (otto dall'Antico Testamento e sei dal Nuovo), per vivere accanto agli Angeli il nostro pellegrinaggio terrestre verso la Gerusalemme del cielo. Ogni stazione è corredata da una meditazione, da alcune invocazioni e da un'orazione finale. Ed ecco l'elenco delle 14 Stazioni: 1) Dio crea le schiere angeliche Al termine di ogni Stazione, si dovrà recitare, a scelta, una delle due seguenti orazioni: Angelo di Dio, che sei il mio custode, San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia Il libro è corredato anche da numerose preghiere che possiamo recitare per invocare il nostro Angelo Custode, per proteggere la nostra casa, il nostro sonno, la nostra anima oppure in segno di ringraziamento. Molto belle anche le preghiere liturgiche bizantine. Attraverso la preghiera, possiamo dunque instaurare un dialogo profondo con Dio, oppure chiedere agli Angeli di intercedere per noi e di sostenerci nella nostra quotidiana lotta contro il Male. Recensione a cura di Cristina Luisa Coronelli Dati sul libro Per acquistare i testi di don Marcello Stanzione CLICCA QUI ACQUISTA IL TESTO: http://www.libreriadelsanto.it/libri/9788897008200/pregare-gli-angeli-custodi.html?p=dpc |
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