E’ nelle librerie Novena all’Arcangelo San Gabriele |
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... e questo, fin dall’epoca paleocristiana. La prima rappresentazione, databile della fine del II secolo, è un dipinto delle catacombe romane di Priscilla. Ve ne saranno molte altre. Ma che si sa giustamente di Gabriele ? Molte poche cose. L’etimologia stessa del suo nome divide gli eruditi. E’ comunemente ammesso che Gabriele significa “Dio è forza”, o “Dio è la mia forza” ; ma latri propendono per delle traduzioni differenti : “La mia fiducia è in Dio”, o “Chi possiede la fiducia di Dio”, come pure “Servitore di Dio”. Sant’Ireneo, San Bernardo e San Tommaso d’Aquino, poggiando sull’idea (contraddetta da San Paolo) che gli Angeli dei Cori superiori non si allontanano mai dal Trono di Dio, identificano Gabriele al Principe dell’Ottavo Coro, riducendolo al rango di primo degli Arcangeli. Cornelio di Lepido, poggiando sulla dichiarazione furibonda dello Spirito beato a Zaccaria, “Io sono Gabriele, che sta davanti a Dio”, preferisce vedere in lui un Serafino, cosa che è più plausibile. Taluni teologi pensano di poter identificare Gabriele all’Angelo custode della Vergine Maria, e, forse, all’Angelo custode della santa umanità di Cristo, che Lo conforta nel Giardino degli Ulivi. Allo stesso modo di Michele, Gabriele è reputato esorcista e potente contro i demoni. Egli è talvolta invocato per ottenere una buona morte. Ma è dapprima ai devoti della Vergine che va la sua protezione particolare. Giovanni XXIII diceva di Gabriele che egli era “per eccellenza l’Angelo dell’Incarnazione ed un intercessore privilegiato per pregare Nostra Signora”. Il testo di don Stanzione offre meditazioni per nove giorni di seguito con una ricca raccolta di preghiere all’arcangelo degli annunci felici. Carmine Alvino |
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