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Il 21 dicembre non ci sarà la fine del mondo. Intervista a don Stanzione PDF Print E-mail
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Il 21 dicembre non ci sarà la fine del mondo. Intervista a don StanzioneMancano ormai pochi giorni all’arrivo della fatidica data 21-12-2012, che dovrebbe coincidere secondo profezie Maya, con la fine del mondo. Tuttavia tale data, si fonda sull’interpretazione di una profezia maya legata, al cosiddetto “Lungo Computo”, un calendario che calcola il tempo dividendolo in baktun (cioè, cicli), ognuno dei quali dura 144 mila giorni. Ogni 13 baktun ovvero, circa 5128 anni, il ciclo termina. Poiché la data di inizio dell’epoca Maya corrisponde all’11 agosto 3114 a. C., la fine, 1.872.000 giorni dopo, ci conduce al calendario gregoriano e cioè al 21 dicembre 2012. secondo uno dei principali documenti storici sui Maya, ad ogni fine di ciclo verrà distrutta la creazione in modo drammatico, con cataclismi e distruzioni che segneranno la fine di un periodo, ma anche l’inizio del successivo. In tanti si sono cimentati nello studio del 21 dicembre 2012, ma  alle teorie che confermano la fine del mondo, se ne pongono tante che la smentiscono, poiché tali affermazioni ...

...  sulla fine del mondo restano prive di ogni fondamento scientifico. Su questo tema abbiamo intervistato Don Marcello Stanzione che giovedì 20 dicembre è stato invitato da Bruno Vespa a Porta a Porta a parlare proprio di apocalisse e di fine del mondo? Che è il titolo di un suo libro edito recentemente dalla Gribaudi di Milano.

Giovedì lei sarà ospite del noto programma televisivo “Porta a Porta” condotto da Bruno Vespa per parlare del 21 dicembre e della fine del mondo. Ci sarà davvero la fine del mondo? E cosa accadrà realmente il 21 dicembre?

“Il 21 dicembre non ci sarà nessuna fine del mondo. Il problema è a livello di psicologia di massa: stiamo vivendo un clima economico ed esistenziale davvero pesante, che induce le persone ad augurarsi la fine del mondo, poiché vivere una vita così porta sempre più a dover avere una dose di coraggio maggiore; con la fantasia, ci si aspetta una vita nuova, “cieli” nuovi e catastrofi che azzerino la componente cattiva umana e rimangano in vita solo le cose buone. Quindi, facciamo attenzione anche Noi come cristiani, a non seguire strane previsione, messaggi apocalittici e presunte apparizioni circa madonne che piangono e prevedono cose brutte. La Chiesa attraverso la parola del Vangelo di Matteo dice: “Non sapete né il giorno e né l’ora” e quindi chi afferma di saperla s’inganna e inganna chi gli presta fede”.

Durante l’omelia di sabato lei ha detto che “i messaggi apocalittici provengono dal demonio”. Cosa significa?

“Il demonio da sempre diffonde cattive notizie, il cui obiettivo è quello di far pensare che il mondo sia distrutto al fine di trascinarlo alla distruzione vera e propria. Sant’Agostino diceva: “Se Dio desse spazio di libertà al demonio, non rimarrebbe nemmeno un filo d’erba sulla terra”, quindi è chiaro che il demonio vuole distruggere il mondo non può farlo perché Dio non glielo permette e quindi si diverte a creare la massima angoscia a riguardo”.

Intervista di Maria Rosaria Conte

Don Marcello Stanzione (Ha scritto e pubblicato clicca qui)

 
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