Una apparizione in Cina di un’anima del Purgatorio |
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... volta che avesse avuto l’apparizione. Il 26 dicembre, alle 4 di notte, Maria Hu fu destata da qualcuno che la prese per le spalle e disse: “Sono la signorina Maria Tscho. Perché sei così pigra e trascurata in questa cosa così importante? Non sai che le pene del Purgatorio sono tante dure?”. L’altra rispose: “Il Missionario chiede un segno visibile; dammelo ed io sistemerò tutto”. L’apparizione rispose: “Bene, avrai il segno”, e picchiò due volte sulla tavola. Subito dopo la lampada fu accesa e la ragazza, meravigliata, vide sulla tavola due orecchini dell’argento più fine, ai quali era attaccato un po’ di fango. L’apparizione continuò: “Questi orecchini furono rubati da mia nipote alla madre di Tenglou, nella casa di Tschojumgcuang. Adesso hai qualcosa per sistemare questa faccenda”. Poi sparì. La gente della casa vicina udì le parole ma vide soltanto gli orecchini d’argento. La mattina tutta la città parlava dello strano fatto. Hujuemei, fratello di Maria Hu, sistemò la questione tra le due famiglie Tscho e Tau. Trent’anni prima le due famiglie avevano litigato per questo furto, ma il mandarino d’allora aveva composta la lite. La famiglia Tau si dichiarò soddisfatta e non volle accettare alcun risarcimento; allora la famiglia Tscho diede il denaro al sacerdote, con la preghiera di celebrare una S. Messa per i defunti. Il 28 dicembre, alle 4 di mattina, la defunta Maria Tscho riapparve a Maria Hu e le disse: “Vengo per ringraziarti. Dacché le due famiglie si sono riconciliate, molte anime sono state liberate e sono entrate in Paradiso. Ancora mille grazie!”. E scomparve. La famiglia Teng ricordava benissimo che trent’anni prima gli orecchini erano stati rubati. Don Marcello Stanzione (Ha scritto e pubblicato clicca qui) |
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