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L’angelo del new age come psichiatra PDF Stampa E-mail

L’angelo del new age come psichiatraQuando contrattiamo gli angeli, ci dicono i libri demenziali New Age, essi ci possono entrare con terapia psicologica. Raccomandano una serie di tecniche che sono chiaramente la loro maniera di scoprire se stessi e di operare una crescita personale. In realtà,  al minimo non sono altro che strategie comuni della psicologia con  poche riflessioni sparpagliate per dare l’impressione di essere angeliche. Nel caso peggiore  ci aprono al pericolo morale e spirituale.  Essi ci dicono di usare una terapia per trattare i  “mostri” che abbiamo dentro. Il mostro  rappresenta la nostra rabbia interiore e si suppone  che questa terapia ci aiuti ad abbandonarla e a comprendere questi sentimenti. Alcuni affermano che noi facciamo una lista delle nostre debolezze ed imperfezioni e  fantastichiamo sul modo di eliminare quei tratti mentre  chiediamo aiuto all’angelo. Ora non c’è nulla di sbagliato nel  fare il punto delle proprie debolezze e difetti allo scopo di auto migliorarsi. Secoli fa la teologia devozionale ...

...  puritana insegnava che dovremmo ognuno tenere un giornale spirituale e usarlo come mezzo di santificazione. Allo stesso tempo,  temo che fantasticare non sia il metodo migliore per confrontare i tratti negativi che mi chiedo perché qualcuno chieda aiuto a un angelo piuttosto che a Dio.

 Molti libri religiosi e semireligiosi contengono qualcosa del pensiero positivo e sul raggiungimento degli obiettivi, e Chiedi ai tuoi angeli non è un’eccezione. In un programma a cinque tappe, facciamo una scelta su ciò che vogliamo, ci  impegniamo a realizzarla, visualizziamo l’obiettivo,  ringraziamo “la Fonte di tutto”e lasciamo l’obiettivo “all’universo, così che esso possa poi trasportarlo e poi consegnare ciò che hai ordinato”.

 Agli angelofili in particolare piace il programma “a  12 tappe” come mezzo di crescita personale. Non dovrebbe sorprenderci. Questo programma ha un’ambigua  tendenza religiosa e perciò si  adatta facilmente alla loro lista di priorità. Esso ci dice di cercare l’aiuto di un più  alto potere spirituale ma  non è necessario che il potere  sia il Dio della Bibbia.

 Su un livello, le presentazioni  degli  angelofili riguardo ai 12 livelli non aggiungono niente al programma accanto alla ripetuta asserzione che un angelo ci può  aiutare con questo o quel livello. Su un altro livello, le loro presentazioni dei dodici step ci mostrano molto dello strano mondo dell’angelofilia. Il Livello 7 ad esempio ci dice che dobbiamo chiedere  umilmente a Dio di rimuovere i nostri difetti e le interpretazioni angelofile cercano di portare gli angeli nel processo. Taylor dice che dovremmo meditare sulla parola “umile” con l’aiuto degli angeli.  Tuttavia Chiedi ai tuoi angeli  dice che dovremmo invitare  un  “angelo della trasformazione” ad aiutarci nella nostra riorganizzazione della personalità. Il punto non è che i due libri abbiano differenti approcci -  il che è da aspettarsi -  ma che   “l’aiuto angelico” sembra una superflua aggiunta al programma e anche un concetto stravagante (angeli della trasformazione?). Non azzarderò un’opinione sui meriti o i pericoli  del programma a dodici  livelli; il mio  pensiero è che  l’approccio angelofilo nel migliore dei casi non aggiunge  nulla ad esso e nel peggiore dei casi lo distorce con queste nozioni così bizzarre come “angeli della trasformazione” (ma anche “angeli dell’accordo musicale”, “angeli dell’informazione” e così via). Un’illustrazione chiarirà meglio come l’angelofilia New Age vizia  il programma.

Il decimo step afferma che dovremo continuare a tenere un inventario personale e a un essere quello  che c’è di sbagliato in noi stessi quando c’è. Questo implica una chiara comprensione della differenza fra giusto e sbagliato e determinazione a combattere gli sbagli. Tali concetti, tuttavia, rendono scomodi gli angelofili New Age, perciò  c’è bisogno di una piccola reinterpretazione. Taylor commenta: “Non più pensiero bianco e nero; pensa solo nei colori angelici… per pensare nei colori degli angeli, dobbiamo sbarazzarci delle nozioni di buono e cattivo. Ogni cosa esiste come un evento separato e distinto che comprende molti aspetti”. In breve, non hai bisogno di sentirti colpevole di niente perché la nozione arcana che alcune cose sono proprio sbagliate rappresenta un retaggio, un ritorno alla ragione sub angelica. Ma questo tocca le peculiari attitudini che gli angeli New Age hanno della moralità, un concetto sul quale ritorneremo.

Gli angelofili New Age usano astutamente la psicologia per convincere i neofiti a fare il salto. Essi dicono che  l’ego spesso interferisce nell’operare un contatto con i nostri angeli. Abbiamo bisogno della strategia per tenere testa alla “voce negativa” che ci  rimprovera e ci dice che non siamo buoni abbastanza per un incontro angelico. La voce negativa manifesta se stessa nella  “indegnità”, “ orgoglio”, “ rabbia”, “ apatia”, “timore di delusione” e così via. Abbiamo a che fare con queste attitudini mediante una tecnica liberatoria che comprende “la inspirazione della tolleranza” e “ l’espirazione del giudizio”, e trasformandosi in qualsiasi cosa ci possa allontanare dal contattare i nostri angeli.

Chiunque combatte in qualche modo con la rabbia, la colpa, la depressione e altri sentimenti negativi. La nostra era nella cultura occidentale, nel meglio o nel peggio,  enfatizza questi ed  altri aspetti di “immagine di se”. Nell’elencare queste “voci negative” e offrendo un metodo per conviverci, gli angelofili  senza dubbio toccano molte persone che si identificano con la lista e sperano che gli angeli saranno la loro salvezza. Questa speranza,  credo, è tanto vana così come questi esercizi con gli angeli sono stupidi. Essi non  ti libereranno dalla paura, la colpa o il desiderio.  Tuttavia non vivono senza un proposito più profondo. Essi inducono la gente ad abbassare i loro muri per permettere ai poteri spirituali alieni di entrare.

Se stai entrando nel mondo spirituale degli angeli, come descritto in questi libri, e ascolti una voce interiore che dice no, il mio consiglio è che tu non la cancelli come una voce negativa che ha bisogno di essere attenuata e infine zittita. Ascoltala. Il solo spirito a cui ti puoi aprire è lo spirito di  Dio.

Quando l’angelofilia si muove oltre la psicologia ordinaria e tenta di mostrare come gli angeli possano davvero fare una differenza  nella tua vita, l’insegnamento diventa persino più strano. Ad esempio,  i contatti con l’angelo possono aiutarci a risolvere i problemi di relazione, così ci è stato detto. Innanzitutto entriamo in uno  “stato angelico alfa”. Poi  fantastichiamo liberamente sulla gente che conosciamo e chiediamo agli angeli di darci intuizioni. Seguiamo il nostro  flusso di coscienza e chiediamo quale sia il nostro ruolo con questa o quella persona.  Inoltre visualizziamo gli incontri fra i nostri angeli custodi e quelli delle altre persone. Noi  non dovremmo essere così rudi da chiedere “Bertha mi ama?”, ma possiamo chiedere delle illuminazioni sulla natura della relazione e quali lezioni dovremmo imparare da ciò.

Trovo quest’insegnamento preoccupante. Se vuoi esplorare il significato della tua relazione con qualcuno, hai bisogno di farlo con quella persona e non sedendosi  da solo in una libera caduta di fantasia. Una tale pratica quasi sicuramente conduce la gente a fuorviare.  Persino nella cristianità, che scoraggia la gente dal cercare messaggi specifici mandati da Dio e che guarda con scetticismo a un individuo che dichiara che “Dio mi ha detto di fare questo”, abbiamo esempi più che sufficienti di gente che dice che “Dio mi ha detto di sposarti” (o di divorziare o di spendere più tempo con te o di condividere la tua eredità).  Quanto più spesso questo succederà se la gente è incoraggiata sia a fantasticare che credere che i  pensieri che appaiono nelle loro menti  vengono dagli angeli?

Sospetto inoltre che quando la gente inizia ad approfondire queste attività, seguiranno presto più diretti tentativi di manipolare la gente con l’aiuto degli spiriti. Non  ho bisogno di aggiungere, spero, che niente di buono può venire dal vagare con la fantasia su un incontro tra il tuo angelo e quello del tuo amico.

Infine, questi libri includono altre tecniche per costruire relazioni che  sembrano essere uscite da un “Saturday Night Live”, ma che  apparentemente  dovrebbero essere prese sul serio. Price dice che bisognerebbe imparare ad amare  magari trovando una roccia e “per alcuni giorni dopo amando quella roccia come non si è mai amato nessuno o niente sulla terra. Sviluppa la compassione e la tenerezza verso la roccia; accarezzala, e parlale della sua origine divina”.

Cosa c’è di sbagliato in questa immagine? Qui c’è un indizio: imparare ad amare implica imparare ad avere a che fare con gente che fa cose che non ci piacciono. Questa non è una  qualità delle rocce.

Un altro aspetto del contattare gli angeli  merita almeno una menzione. I New Agers frequentemente invocano la luce angelica e la  sua manipolazione come uno dei benefici della comunicazione con gli angeli. Questo probabilmente deriva dall’associazione familiare degli angeli con lo splendore, il luccichio, nella Bibbia come nell’arte, così come nelle storie  in cui la gente ha  raccontato degli incontri con gli angeli.

Questi libri tuttavia portano il concetto molto più in avanti. Terry Lynn Taylor  ci dice che possiamo usare la luce angelica per guarire. Se abbiamo un dolore da qualche parte possiamo prendere un raggio della  luce angelica e  “rivolgerlo sulle cellule che circondano la zona del dolore o della malattia”. Possiamo immaginarla “entrare nelle cellule e permeare il tessuto”, e possiamo persino mandare i raggi agli altri che stanno  soffrendo. Noi la visualizziamo come un “raggio laser di luce bianca curativa”. Essa allevia anche la depressione ed è molto divertente  “giocarci”. Poiché possiamo apparentemente invocare gli angeli quando vogliamo, suppongo che non sia per niente eccezionale essere in grado di manipolare la luce nella quale essi camminano.

Dal punto di vista positivo, ad esempio, Taylor osserva che la gente impaziente spesso si comporta rozzamente ed ella incoraggia i sui lettori a trovare qualcosa che li spinga a rallentare, che sia un hobby, il tagliare la legna o altro. Ella vuole che  noi smettiamo di prendere la vita così  sul serio, promuovendo una disposizione compassionevole. Chiedi ai tuoi angeli  descrive in modo appropriato l’importanza psicologica del perdono e si oppone all’uso di droghe per raggiungere la trascendenza.

Dall’altro lato, molta della saggezza che offrono questi libri è la trita e ritrita  varietà dei biscotti della fortuna. Taylor ci offre delle gemme di saggezza come  “Per attrarre, sii attraente” e “Chi ha degli amici non è un fallimento”. Alcuni dei consigli che offrono sembrano presi da vecchi trafiletti dei  giornali di astrologia: “Stai dando il meglio di te. Sii soddisfatto in ogni momento, la tua coscienza è tanto alta di quanto sei capace”. Alcuni dei loro detti hanno un’aria di profondità ma ad un approfondimento non dicono niente. Questo è il mio preferito: “La bellezza  è verità, la verità bellezza. Questo è ciò che sappiamo e che abbiamo bisogno di  sapere”.

Un modo di descrivere ciò che leggiamo degli angelofili è  “strano”; un altro modo è “davvero strano”. Molti angelofili New Age avevano stabilito le loro credenziali come quelli che vivono ai margini della realtà prima che incontrassero gli angeli. Ancore di salvezza, cerchi nel grano e altre cose simili erano già presenti nelle loro liste. Anche i  cristalli erano una costante tra le alternative di stili di vita. Guiley ci dice che il cristallo “è una luce resa visibile e rappresenta il punto di equilibrio tra due mondi, quello visibile e quello invisibile, il materiale e lo spirituale”. Io non so che cosa voglia dire dicendo che il cristallo è “luce resa visibile” (la luce nello spettro visibile è già visibile). Inoltre trovo difficile credere che un minerale sia il collegamento al mondo spirituale. Ma questo è probabilmente una questione in cui la razionalità non è un problema. D’altro canto, Chiedi ai tuoi angeli ci assicura che attraverso i suoi esercizi possiamo diventare amici  del mondo animale,  vegetale e minerale, così come instaurare un contatto con gli arcangeli. Tra  una sessione e l’altra con Gabriele si può conversare con un dente  di leone oppure conoscere una lastra di gesso.

Don Marcello Stanzione (Ha scritto e pubblicato clicca qui)

 
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