False e fuorvianti devozioni agli angeli: i vicini di casa, new age e gnosi |
Come fenomeno postmoderno, il New Age è una nuova forma di gnosi - la forma più elevata di conoscenza che è l’equivalente della salvezza - con radici esoteriche e teosofiche: “Non è necessaria alcuna Rivelazione o Salvezza che provenga dal di fuori delle persone, ma soltanto il compimento dell’esperienza della salvezza che è dentro di noi (auto-salvezza), possibile mediante tecniche psicofisiche che portano aH’illuminazione definitiva” (Pontificio Consiglio della Cultura - Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso, Gesù Cristo portatore dell’acqua viva. Una riflessione cristiana sul “New Age”, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2003, p. 33). Per raggiungere la fonte della guarigione che è in noi, il New Age utilizza gli angeli, spiriti e diavoli come mediatori. “Queste entità spirituali sono spesso invocate «non religiosamente» per aiutare ad un rilassamento volto a esercitare un migliore controllo della propria vita e della propria carriera e ad agevolare il processo decisionale. ... ... La fusione con alcuni spiriti che insegnano attraverso persone particolari è un’altra esperienza del New Age, sostenuta da chi si definisce «mistico»” (Ibid., pp. 21-22). Questi “angeli” non sono quelli della tradizione cristiana e cattolica. Loro non sono i messaggeri di Dio ma forme di energie con le quali ognuno può mettersi in contatto, portando messaggi, ma non da Dio. Queste entità dotate di potere offrono il loro aiuto mediante le invocazioni, i rituali, le ore e i giorni dell’anno che permettono una comunicazioni diretta con il proprio Angelo. Ad esempio, secondo uno di questi autori esoterici, esistono soltanto 72 angeli custodi che il Creatore ha posto al servizio degli uomini. Tali entità Tutelari sono ogni anno a nostra disposizione per la durata di cinque giorni per aiutarci a costruire il nostro corpo astrale. Per avere comunicazione diretta con il nostro Angelo custode, l’autore offre consigli preliminari da leggere durante i giorni che precedono il Rituale della sua presenza. Dopo, nel giorno prescelto, seduto, si legge una preghiera introduttiva. Poi la persona si alzerà in piedi e con la mano sinistra posata sul cuore e la mano destra alzata pronuncia una formula iniziatica considerata come formula dell’Unione con l'Angelo custode: “Tu sei qui, presente, Angelo ... testimone «lei miei propositi, per accettare I alleanza con me, per accettare di percorrere insieme il cammino della mia esistenza su questa terra, lo spero di diventare un ausiliario cosciente, un nobile strumento corporeo, al servizio dell’opera divina nel mondo” (Hazel, Il nostro angelo custode. Quando e come incontrarlo, Milano 1996, p. 98). Un altro autore propone una serie di metodi per comunicare con l’arcangelo Michele (e pure con Raffaele e Gabriele) chiedendone l’aiuto e stringendo un legame duraturo grazie a semplici rituali, meditazioni nelle quali è previsto l’uso di cristalli e candele magiche, oltre che attraverso l’interpretazione dei sogni. L’autore ricorda il metodo tradizionale per ottenere una protezione immediata e duratura dell’arcangelo Michele: bruciare una mela rossa e alcune foglie di lauro sul fuoco. Dopo aver osservato le fiamme per qualche minuto, leggete ad alta voce il Salmo 85. Riponete le ceneri in un sacchettino rosso e portatelo con voi finché il pericolo immediato non sarà superato. Poi spargete le ceneri all’esterno di casa vostra un martedì notte, con la luna crescente” (R. Webster, Michele. Come entrare in contatto con I Arcangelo che assicura protezione, Milano 2006). Don Marcello Stanzione - Irene Corona "Ultime verità sugli Angeli" |
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