Tradotto in polacco il libro "i Papi e gli Angeli". "Papie|e i AnioBowie" |
Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions La prestigiosa editrice cattolica polacca “San Stanislao” ha tradotto in lingua locale il libro di don Marcello Stanzione “I papi e gli angeli” stampato in Italia dall’editore Gribaudi nel 2010. Per noi cattolici il Papa è segno di unità delle varie Chiese particolari, le diocesi, ed è il Vicario di Cristo in terra e per questo gode di una particolare protezione delle Gerarchie angeliche verso le quali mostra un profondo amore. Con il termine “Papa” (da Abbà, cioè padre) si indica oggi il Sommo Pontefice che, quale successore di San Pietro nel governo universale della Chiesa, è di essa insieme il Pastore ed il Padre. Non sempre “Papa” fu l’appellativo esclusivo dei Sommi pontefici; inizialmente erano così chiamati anche i semplici preti. Il primo Pontefice a chiamarsi “Papa” fu San Siricio (384-399). Poco dopo Ennodio Felice Magno (473- 521) riservò l’appellativo di Papa quasi unicamente a coloro che sedevano sulla cattedra episcopale di Roma. Infine, Gregorio VII (1073-1085), grande devoto di ... ... san Michele, estese il titolo di Papa , nel 1076, a tutti i suoi predecessori, iniziando dall’apostolo Pietro. Da quel primo Papa fino all’attuale Benedetto XVI sono ben 265 i Papi avvicendatisi sulla cattedra romana: diversi per provenienza, nazionalità, cultura, personalità e valore, furono tutti testimoni di una identica fede e di una medesima protezione angelica. Sant’Anselmo chiama il Papa “angelo del gran consiglio”. Santa Veronica Giuliani in una delle sue mirabili estasi vide e scrisse che il vicario di Cristo è sempre circondato, riverito e assistito da uno stuolo di dodici Angeli custodi, quasi una sorta di collegio angelico che richiama quello apostolico e che gli fa costantemente da corte invisibile. A questo riguardo la vicenda del primo Papa della storia, San Pietro, è assai significativa; infatti l'Angelo del Signore liberò il Capo degli Apostoli dal carcere. Papa Giovanni Paolo II, in questo libro di don Stanzione tradotto in polacco ha un ruolo di grande protagonista perché egli è il pontefice che, nella bimillenaria storia della Chiesa, ha parlato più di tutti gli altri Papi degli Angeli, ai quali ha dedicato un ciclo delle catechesi del mercoledì dell'estate del 1986. Per questo motivo Giovanni Paolo II verrà più volte citato. Il papa polacco affermò: “Oggi, come nei tempi passati, si discute con maggiore o minore sapienza su questi esseri spirituali. Bisogna riconoscere che la confusione a volte è grande, con il conseguente rischio di far passare come fede della Chiesa sugli Angeli ciò che alla fede non appartiene, o viceversa, di tralasciare qualche aspetto importante della verità rivelata". Giovanni Paolo II quindi intervenne con le sue catechesi del mercoledì per dire la verità autentica sugli Angeli perché, in tal modo, la Chiesa: "Crede di recare un grande servizio all'uomo. L'uomo nutre la convinzione che in Cristo, Uomo-Dio è Lui (e non gli Angeli) a trovarsi al centro della divina rivelazione. Ebbene, l'incontro religioso con il mondo degli esseri puramente spirituali, diventa preziosa rivelazione del suo essere non solo corpo ma anche spirito, e della sua appartenenza ad un progetto di salvezza veramente grande ed efficace entro una comunità di esseri personali che per l'uomo e con l'uomo servono il disegno provvidenziale di Dio". Carlo Di Pietro "Papieże i aniołowie" |
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