E' nelle librerie "Apparizioni straordinarie di Santi" di Don Stanzione |
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... ragione della confidenza e della fiducia che i cristiani ripongono nei santi: li considerano fratelli, amici e benefattori potenti perché vivono, come figli, nella Casa del Padre. In più, avendo sperimentato , durante la vita, i dolori, le difficoltà e le dure prove del “vivere cristiano” vengono in nostro aiuto, quando le necessità materiali e spirituali battono alla nostra porta. Anch’essi, a loro volta, hanno venerato e pregato i santi. Con fiducia si sono abbandonati a loro; li hanno considerati un’ancora di salvezza nel difficile cammino verso la santità. Pertanto non possono dimenticare noi pellegrini verso la patria, ma con sollecitudine intercedono a nostro favore. Fratelli, quindi, e potenti avvocati presso Dio! Oltre che amici e benefattori, i nostri santi sono anche i nostri maestri, sinceri e credibili. Dal cielo ci ripetono continuamente: “Imitate e nostri esempi; camminate per la nostra via anche se stretta e scabrosa. Se la vostra devozione è sincera dovete comportarvi come noi, e non sbaglierete la via del cielo! Vi assicuriamo: vale la pena abbracciare qualunque sacrificio per arrivare a quel posto (Gv. 14, 2) che Gesù ha preparato per tutti con la sua croce”. Uno degli scopi per cui la Chiesa presenta i santi al popolo cristiano è proprio questo: perché siano l’esempio vivo, sicuro e luminoso verso il cielo. La dottrina di Gesù e i suoi meravigliosi esempi possono sembrare lontani e irrealizzabili, ma riflettendo sul come i santi hanno accolto le sue parole e incarnato in se stessi i suoi esempi, i fedeli si sentono spronati ad imitarli. Gli esempi trascinano! La ricorrenza del santo patrono o della santa patrona della città o della parrocchia, è tramandata come una sacra eredità. I fedeli l’aspettano come una festa di famiglia e giorno d’incontro con la comunità. Essa offre l’occasione di ritrovarsi tra parenti, amici ed emigranti ritornati, per la circostanza, anche da lontano. Nella ricorrenza della memoria del santo patrono si organizzano manifestazioni e gare folcloristiche che trasformano la festa in una sagra paesana, con grande concorso di popolo. Ma anche in questo caso il santo Patrono non è dimenticato, e una visita alla chiesa e una preghiera la fanno tutti, compresi i non praticanti. L’uomo non è solo spirito e necessita di manifestazioni, anche esterne, per alimentare i sentimenti più profondi della sua anima. Da queste feste patronali ebbe origine quella “pietà popolare”, spesso mal compresa, che tenne viva la fede quando il popolo cristiano fu abbandonato a se stesso o privo di una adeguata evangelizzazione. La pietà popolare manifesta la religiosità dell’uomo che tende ad elevarsi dal gretto materialismo per incontrarsi con Dio e con i santi quali amici e fratelli. La pietà popolare, tenace e profonda più di quanto si creda, è capace di tener viva la fede in un mondo soprannaturale e si apre con gioia alla parola di Dio quando è annunciata. Alfonso Maraffa |
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