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1° Ritiro spirituale al Santuario di San Michele di basso (Fisciano) SA PDF Stampa E-mail

1° Ritiro spirituale al Santuario di San Michele di basso (Fisciano) SANell’antico santuario, restaurato da alcuni mesi e riaperto al culto del popolo a maggio, si è tenuto un primo ritiro spirituale di preparazione al Natale. Un gruppo di giovani che anima domenicalmente le celebrazioni e la Compagnia di San Michele, sfidando qualche disagio dovuto alla non funzionalità della foresteria, hanno partecipato a  tale evento con uno stile sobrio ed essenziale consono all’antico Santuario. E’ doveroso, da parte mia, in quanto responsabile della Compagnia  di San Michele ,fare  un po’ di storia di questa piccola realtà presente nella diocesi di Salerno fin dal 1977. La Compagnia di San Michele nasce a Salerno nel 1977 da un gruppo di giovani che avevano a cuore la difesa della cattolicità  contro la diffusione delle idee capital-marxista,privilegiando la militanza e diffidando sempre  la permanenza in sacrestia. La vocazione cavalleresca della Compagnia con le sue molteplici attività non fece mai tralasciare la formazione dei suoi membri con ritiri spirituali ... 

...  (alla Badia di Cava e Casa Mariana di Frigento AV). Le attività principali della Compagnia consistevano nella diffusione della” buona” stampa e la organizzazione di conferenze antiabortiste e anti-comuniste.La Compagnia diede una mano fattiva, collaborando con i gruppi di Padre Pio, alla peregrinatio Maria nazionale che si tenne a Salerno nel 1979. E fu in questa occasione che il Vescovo Gaetano Pollio  ringraziò ufficialmente la Compagnia di San Michele per il suo operato.

Questo gruppo negli anni fu guidato prima da Mons. Federico Aquaro che con il suo stile e la sua santità sacerdotale seppe dare al gruppo la giusta impostazione mariana attraverso la scuola dei Santi.

In una fase successiva la Compagnia si iscrisse alla M. I. di Padre Kolbe consacrandosi all’Immacolata. Il gruppo alla morte di Mons. F. Aguaro fu guidato per anni dal teologo della Cattedrale di Salerno Mons. A. Tisi che seppe dare solide basi apologetiche  ai membri della Compagnia. Nella Compagnia di San Michele vi furono anche 3 vocazioni sacerdotali, vero favore da parte della Provvidenza al gruppo di  Salerno. In questi 30 anni vi è stata una collaborazione stretta con i gruppi di preghiera di Padre Pio di Salerno per affinità spirituale  e ,attualmente, uno dei componenti  della Compagnia ha assunto un ruolo direttivo a livello diocesano nei Gruppi di preghiera.  Ho fatto un po’ di storia della Compagnia di San Michele non per ostentazione ma solo per far capire a chi legge il perché della volontà di impegnarsi al Santuario di San Michele di Fisciano (SA).

Il culto micaelico da cui prende il nome la Compagnia e l’importanza di questo luogo di grazia che nella storia è stato visitato addirittura da S. Benedetto di Chiaravalle, da Gregorio VII e da S. Alfonso fanno si che il Santuario diventi la dimora ideale per incarnare la nostra spiritualità e profondere il nostro impegno a difesa della Tradizione e delle antiche liturgie.

La meravigliosa cornice naturalistica in cui è inserito il Santuario favoriscono la meditazione e il silenzio.Il nostro impegno è rivolto soprattutto ai giovani  alla luce di quanto Papa Benedetto ha detto a Serra San Bruno:”  L’umanità e i giovani subiscono una “mutazione antropologica”, sono snaturati dal “rumore di fondo” delle città e dallo sviluppo dei media, con la “virtualità che rischia di dominare sulla realtà”…. Il progresso tecnico  nei ” trasporti e telecomunicazioni”,  il “rumore” sempre presente anche di notte, le “ persone” immerse in una realtà virtuale, con messaggi audiovisivi che accompagnano la loro vita da mattina a sera: i giovani “ nati già in questa condizione “ , “ sembrano voler riempire di musica e immagini ogni momento vuoto” , una “tendenza” che diventa “mutazione antropologica”: le persone non sono più capaci di silenzio e solitudine”.

Nel  ritiro dell’11 dicembre, partendo dalle parole del Papa, si è meditato sul vuoto dell’uomo contemporaneo,l’Incarnazione come vera pienezza e  la Sacra Famiglia,vero e unico modello. Durante l’intera giornata si è curato molto il silenzio e si è fatto deserto nei momenti di pausa,favorendo una vera “ruminatio”. Vi è stato anche il tempo per imparare qualche canto in latino. Il rigoroso silenzio nei momenti di pausa era favorito dall’ascolto di meravigliosi canti gregoriani. Il clima spirituale che si è creato ha favorito l’armonia tra i partecipanti che,nel consumare la colazione a sacco,hanno condiviso in vera fraternità e letizia. Tutto si è svolto con una compostezza, da parte dei partecipanti, encomiabile specie per la giovane età di alcuni partecipanti. Il ritiro, iniziato con le invocazioni alla Madonna  e a San Michele nella grotta medievale,  si è concluso nel pomeriggio con la recita del Santo Rosario e la partecipazione alla Santa Messa celebrata dall’infaticabile rettore don L. Aversa. Dopo questa esperienza la Compagnia vuole trovare uno slancio ulteriore per collaborare alle attività prossime del Santuario, vero luogo di grazia e di spiritualità.

Il responsabile Compagnia di San Michele
Prof. Guglielmo Buonagiunto

 
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