L'Associazione Figlie di Maria e la Medaglia Miracolosa |
Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions La prima associazione nata dalla diffusione della medaglia miracolosa (M. M.) fu quella delle Figlie di Maria Immacolata (F.d.M.I.), sorta per espresso desiderio della vergine quando apparve per la prima volta a Caterina Labourè (18-19 luglio 1830). L’Associazione, fondata ufficialmente poco dopo il 1830 si diffuse sempre più in tutto il mondo. Pio IX la riconobbe ufficialmente con il rescritto del 20 giugno 1847 dando la facoltà di erigerla nelle case delle F.d.C e conferendogli lo statuto canonico riservato fino ad allora all’Associazione dei figli di Maria, fondata nel 1854 dai padri gesuiti: la prima primaria. Un suo successivo rescritto del 18 luglio 1850 concedeva la medesima facoltà ai preti della Missione. Leone XIII col breve “Supplices Nobis” del 5 aprile 1878, concedeva all’associazione tutte le grazie e le indulgenze della primaria. L’Associazione è una “Pia Unione”, con il chiaro scopo di onorare e fare onorare Maria Immacolata ed ha una sua propria organizzazione. La direzione ... ... generale è affidata al Superiore Generale dei preti della Missione e delle Figlie della carità, dal quale dipendono i vari direttori Nazionali che dirigono i centri interregionali. Questi raggruppano sotto di loro i centri minori (Regioni, Zone, Diocesi), aventi una propria direzione locale, formata da un direttore spirituale, da una direttrice (generalmente è una suora) e da un Consiglio composto da membri laici. Dalle direzioni locali ( o consigli di associazioni) dipende la vita dei vari gruppi locali; alle direzioni complete il dovere di organizzarli e di guidarli al fine di promuovere la formazione delle F.d.M.I. I membri dell’Associazione sono generalmente suddivisi in sezioni secondo le età per dare a tutte la medesima formazione e lo stesso spirito secondo le diverse capacità e aspirazioni. Le sezioni sono suddivise in : 1. Angioletti: bambini che hanno fino a 12 anni 2. Allieve: ragazze dai 12 ai 14 anni 3. Aspiranti: ragazze dai 14 ai 16 anni 4. F.d.M.I : ragazze dai 16 ai 35 anni 5. Maggiori: ragazze oltre i 35 anni 6. (Nodi Azzurri): sposate. Tali sezioni non hanno una suddivisione rigorosa; tute le sezioni, infatti, avranno modo di riunirsi spesso insieme, come in un’unica famiglia, per le celebrazioni delle feste dell’Associazione, per i pellegrinaggi, per le messe mensili, ecc. Ciò che deve rimanere distinta è la riunione di formazione che deve essere adeguata ai diversi gruppi, anche se gli argomenti sono i medesimi. Ogni gruppo locale dovrà tenere, almeno, una riunione mensile che è il minimo che si possa esigere perché ogni membro possa avere una solida formazione di pietà, uno stimolo all’azione apostolica e la possibilità di ricevere un aiuto personale. Ogni membro iscritto è obbligato a partecipare attivamente. La riunione ( o circolo mariano) è in pratica un incontro di preghiera, atto a promuovere la riflessione personale circa la propria vita di pietà e la devozione ricreative per approfondire l’amicizia e l’unione tra i membri. Per poter appartenere all’associazione, i membri devono mantenere una condotta cristiana e dimostrare il desiderio di voler raggiungere la perfezione per mezzo della S. S. Vergine: i membri hanno inoltre il dovere di approfondire la loro istruzione religiosa; il loro stesso manuale è un libro di formazione spirituale cristiana e mariana. Esso riporta oltre alle istruzioni sulla vita e la spiritualità dell’associazione, tutte le principali preghiere e devozioni alla S. S. Vergine. L’ideale delle F.d.M.I. è prima di tutto quello di raggiungere la propria santificazione attraverso l’imitazione delle virtù della Madonna ( purezza, umiltà, obbedienza, carità): è questo l’impegno che scaturisce dalla scelta di consacrazione interamente la propria vita a Maria. In tal modo la F.d.M.I. orienta tutta la sua vita ad imitazione della vita umile e nascosta di Maria nel concepimento del proprio dovere quotidiano, sorgente feconda di grazie. Tale consacrazione pienamente vissuta conduce ad una unione sempre più profonda a Maria secondo la formula di S. Luigi Grignion di Montfort: “Fare tutte le nostre azioni per mezzo di Maria, con Maria, in Maria, per Maria”. L’imitazione di Maria Corredentrice comprende tale impegno apostolico: con Maria occorre portare le anime a Dio. Questo apostolato si svolge nel proprio ambiente vitale: la famiglia, il lavoro o lo studio, la parrocchia; particolare importanza riveste la collaborazione con l’Azione Cattolica. Si è apostoli soprattutto con l’esempio e la parola uniti a una profonda preghiera personale e all’offerta quotidiana delle proprie sofferenze; importante è il contatto con gli altri; più anime si raggiungono e più si diffonde l’amore di Maria. Tutte le associate sono tenute a partecipare alla messa mensile, celebrata secondo le intenzioni dell’Associazione. A onorare la Madonna ogni sabato del mese si celebra una qualche particolare devozione: la pratica della comunione perpetua, o la partecipazione agli esercizi annuali e alle giornate di ritiro mensile. Particolare solennità riveste la partecipazione alla celebrazione del “Mese di Maria”, raccomandata dalla Madonna stessa, nella prima apparizione a Caterina. Con la veglia mariana del 18 luglio, l’Associazione celebra ogni anno l’anniversario della fondazione. Feste principali sono quelle dell’8 dicembre e del 27 novembre, giorno della manifestazione della M.M. La M.M. che le F.d.M.I. ricevono al momento dell’accettazione, è il loro distintivo che devono portare sempre su sé stesse secondo il desiderio espresso dalla madonna, loro impegno è pure quello di diffonderla per fare conoscere e onorare Maria. Don Marcello Stanzione |
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