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Il Papa indice per il 2012 l’Anno della Fede PDF Stampa E-mail

Il Papa indice per il 2012 l’Anno della Fede“La tua fede ti ha salvato” (Lc. 17, 19). “La salvezza promessa è data dalla fede, a quelli che credono in Gesù Cristo” (Gal. 3, 22). - Domenica 16 ottobre in San Pietro il santo padre Benedetto XVI ha annunciato che per il 2012 sarà indetto un anno speciale sulla fede.  Le preghiere liturgiche della Messa sono dominate da un’idea centrale : l’esaltazione della fede che salva. La preghiera è un appello al Dio onnipotente unendo la fede, la speranza e la carità per l’acquisizione dei beni eterni e la pratica dei comandamenti divini. L’Epistola è un passo della Lettera ai Galati in cui San Paolo insegna la promessa fatta da Dio ad Abramo ed alla sua discendenza. La realizzazione compiuta da Gesù Cristo è divenuta fonte di salvezza per la fede che provoca circa la sua persona, la sua opera redentrice, la sua grazia, vera vita soprannaturale dell’anima. Infine il Vangelo dei dieci lebbrosi guariti e della riconoscenza marcata da uno solo tra di essi, straniero, Samaritano, finisce con le parole di ...

... Gesù al lebbroso : “Alzati e vai, la tua fede ti ha salvato”. La salvezza della fede !

È veramente il trionfo del soprannaturale.

L’uomo è debolezza e miseria per le sue tentazioni, per le sue colpe, per le sue insufficienze di fronte al dovere, alla virtù, al suo Dio, Infinita Perfezione, Santità Sovrana, oggetto del Fine ultimo della creatura umana, intelligente, libera, riacquistata dal sangue di Gesù Cristo.

Lasciato a se stesso, l’uomo potrebbe fare alcuni atti buoni, ma sarebbe incapace di pervenire alla giustificazione, dalla santità, frutto d’una elevazione che è l’opera della grazia in noi e la porta stessa della salvezza.

È là dove la fede appare in tutto il suo valore di fecondità e d’efficacia.

La fede in Gesù Cristo salva perché attacca l’anima, lo spirito, il cuore a Dio col nostro Salvatore, il Figlio di Dio. Messo da Lui in comunione con Dio al punto da partecipare alla sua propria vita divina per quanto è possibile alla nostra natura umana, noi siamo in stato di grazia presso Dio quaggiù e saremo vicino a Lui, con Lui, in Lui nello stato di gloria nel cielo, gioiendo della  vista Dio e d’una felicità uscita dall’intimità divina, in una conoscenza ed un amore dai quali possederemo la Sovrana Beatitudine.

Tale è la potenza della fede e l’inestimabile guadagno che ci riserva.

Signore Gesù, fate che io creda...che io sia un’anima penetrata dallo Spirito di fede, guidata da questa luce per cogliere il senso di Dio, il senso della vita, dei suoi eventi, fortificata da quest’energia vitale così potente.

“Io credo, Signore, ma aumenta la mia fede”. Dalla mia fede, sarò salvato.

Don Marcello Stanzione

 
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