Vasco Rossi e la capitolazione della ragione |
![]() |
![]() |
![]() |
Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions
... da solo la vita e darsi un suo sistema di valori. Con un primo comandamento: il rispetto di se stessi” Tiene molto, Vasco al ritornello del singolo “Eh…già” : “Sembrava la fine del mondo, ma sono ancora qua”, evidente richiamo autobiografico: “Con tutto quel che ho passato, sono il primo a meravigliarmi d’essere ancora qui. Mai pensato che sarei vissuto a lungo, invece oggi ho 59 anni. E voglio andare avanti, vedere come va a finire: deciderò io quando mettere fine a questa straordinaria esperienza, quando non varrà più la pena di continuare a vivere. Prosegue il discorso sulla “title-track”: “Bisogna affrontare la vita così com’è, sapendo che non c’è nulla di sicuro e garantito, ma sei sempre a rischio. Ci vuole coraggio”. Vasco Rossi che è un cantante molto seguito da una grossa fascia giovanile odierna con le sue dichiarazioni sconclusionate e spesso senza senso e contraddittorie continua ad alimentare la confusione e la mediocrità esistenziale di tanti nostri ragazzi. Vasco ormai alla soglia dei 60 anni non è proprio un modello ideale, ha sfondato come rockettaro ma leggendo la sua biografia su internet si apprende che non ha mai avuto voglia di studiare per cui i genitori disperati a 15 anni lo spedirono in un collegio di salesiani che cercarono inutilmente di dargli i veri valori della vita. Dall’esperienza del collegio religioso Vasco ne trasse un profondo anticlericalismo tipico di tutti quelli che nella vita sono contro una vita ordinata e disciplinata e quindi sana…, infatti Vasco che oggi predica il rispetto di se stessi è stato implicato in varie storie di droga e si è fatto anche un po’ di galera per questo. Nelle sue dichiarazioni spesso parla di morte e di suicidio ed aleggia sempre un profondo pessimismo esistenziale tipico dei relativisti senzaDio… Di fronte alle battute superficiali di Vasco ho pensato a quello che a Parigi ha detto un vero intellettuale: “ Una cultura meramente positivista che rimuovesse nel campo soggettivo come non scientifica la domanda circa Dio, sarebbe la capitolazione della ragione, la rinuncia alle sue possibilità più alte e quindi un tracollo dell’umanesimo, le cui conseguenze non potrebbero essere che gravi. Ciò che ha fondato la cultura dell’Europa, la ricerca di Dio e la disponibilità ad ascoltarLo, rimane anche oggi il fondamento di ogni cultura”. (Benedetto XVI, dal discorso al Collége des Bernardins di Parigi) Don Marcello Stanzione |
< Anterior | Siguiente > |
---|