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San Giovanni Macias e le anime del Purgatorio PDF Print E-mail
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San Giovanni Macias e le anime del PurgatorioUn altro grande apostolo del Rosario per le anime purganti fu particolarmente san Giovanni Macìas, questo umile frate domenicano recitò tanti Rosari per le anime del Purgatorio e ricevette la rivelazione che con i Rosari aveva liberato dal Purgatorio un milione e quattrocentomila anime. Il papa Gregorio XVI volle che questo fatto così straordinario e così edificante venisse inserito nella stessa Bolla di Beatificazione, a insegnamento per tutti. Giovanni Macias nacque a Ribera del Frasno nella regione spagnola dell’Estremadura il 2 marzo 1585. In base alle lezioni del suo Ufficio , i genitori provenivano da famiglie nobili, che avevano perso però le loro ricchezze e lo status sociale a causa “delle varie sfortune di un mondo inaffidabile”, e che morirono entrambi quando Giovanni era ancora giovane. Di conseguenza, quest’ultimo fu affidato alla tutela di uno zio che gli permise di guadagnarsi da vivere come pastore, e si narra che mentre sedeva nei campi, per tutto il giorno recitava il rosario e meditava sui ... 

...  misteri del cristianesimo, sentendo talvolta la tangibile presenza dei personaggi principali, in particolare Maria e Giovanni. Seguendo un’istruzione ricevuta da quest’ultimo, decise improvvisamente , all’età di trentacinque anni, di seguire i molti connazionali che si erano recati in Perù, dove lavorò per due anni in un allevamento di bestiame per guadagnarsi da vivere, prima di recarsi a Lima, in seguito alla sua decisione di intraprendere la vita religiosa.

Il 3 gennaio 1622 fu accolto come fratello laico dai domenicani e donò i suoi risparmi. Non essendo abituato a fare le cose a metà, si sottopose a privazioni che misero in pericolo la sua salute, tanto che il priore insisteva continuamente affinché si moderasse; tuttavia, anche se era inflessibile con se stesso, provava un’enorme compassione per i poveri, e dopo aver ottenuti l’impiego di custode, la dimora divenne un punto d’incontro per i poveri, i malati e i bisognosi della città.

Come il suo amico Martino de Porres, chiedeva l’elemosina per comprare ai poveri cibo e medicine, ma poiché non aveva sempre il tempo di farlo, addestrò un asino che andasse in giro da solo, così il popolo poteva mettere cibo e vestiti per loro nelle gerle. Gli furono attribuiti molti miracoli, sia prima sia dopo la morte, avvenuta nel 1645, e fu compianto dalla città intera. S. Giovanni divenne famoso in  Perù come “il padre dei poveri”, e il culto fu approvato assieme con quello di S. Martino de Porres nel 1837, oltre a fiorire anche nella regione di Badajoz in Spagna, dove era cresciuto.

E’ stato canonizzato da Giovanni Paolo II il 28 settembre 1975.

Don Marcello Stanzione

 
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