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Il Natale visto dalla Beata Angela da Foligno PDF Stampa E-mail

Il Natale visto dalla Beata Angela da FolignoPer il VII centenario della morte della beata Angela da Foligno, contemporanea di Dante Alighieri e di Jacopone da Todi, la sua città natale prevede un triennio di celebrazioni che si concluderanno il 4 gennaio del 2012. In programma spettacoli, concerti, sacre rappresentazioni, itinerari turistici e storico-artistici, una mostra e la nuova segnaletica cittadina “Alla ricerca della Beata Angela”. Il comitato nazionale per le celebrazioni pubblicherà la nuova edizione del “Liber experientiae, in cui la beata racconta la sua esperienza mistica. La Beata Angela da Foligno (1248-1309) è considerata una delle principali mistiche italiane del Medioevo e per questo ha ricevuto i titoli di “Maestra dei teologi” e di “Mistica per antonomasia” tanto che può essere paragonata a Santa Caterina da Genova e anche a Santa Caterina da Siena e anche a Santa Teresa d’Avila. La sua conversione era avvenuta intorno ai 37 anni d’età, facendo una confessione generale a frate Arnaldo, suo parente ...

...   che in seguito diventerà suo segretario nella redazione delle sue visioni. All’inizio Angela fu donna di mondo e moglie non proprio esemplare maprovata dal dolore per la perdita improvvisa della madre,del marito e dei figli cadde in uno stato di profonda disperazione. Si chiuse in solitudine ed imparò che le vie di Dio erano diverse dalle sue. Dio la lasciò a lungo piangere finchè contemplando la croce, ebbe le prime visioni del Cristo Crocifisso che donò un senso nuovo a tutta la sua vita. Le apparve in sogno san Francesco d’Assisi che la incoraggiò a percorrere la via della perfezione. Dopo aver venduto e dato ai poveri tutte le sue ricchezze, entrò nel 1291 nel Terzo Ordine francescano. Intraprese un pellegrinaggio ad Assisi dove sperimentò la prima di una lunga serie di sconvolgenti esperienze mistiche che la portarono al centro dell’attenzione dei maggiori dotti del suo tempo.

Da allora Angela concentrò tutta la meditazione e l’ascesi sulla figura di Cristo sofferente sulla croce e sulla Santissima Trinità. La sua guida spirituale, fra Arnaldo da Foligno, raccolse le sue visioni in un “Memoriale”, che ancora oggi costituisce una delle opere più insigni della spiritualità cattolica. Angela divenne l’amica e l’assistente più assidua degli ammalati e dei lebbrosi. E’ comunemente conosciuta per il gesto da lei compiuto, con profonda umiltà, di bere l’acqua in cui aveva poco prima lavato le piaghe di un appestato. Gradualmente attorno a lei si raccolse a Foligno un gruppo sempre più numeroso di figli e figlie spirituali attratti dalla sua santità.Angela così scrisse riguardo al Santo Natale: “ L’incarnazione compie in noi due cose: la prima è che ci riempie di amore; la seconda che ci rende certi della nostra salvezza. O carità che nessuno può comprendere! O amore al di sopra del quale non c’è amore maggiore: il mio dio si è fatto carne per farmi Dio! O amore sviscerato: hai disfatto te per fare me. L’abisso del tuo farti uomo strappa alle mie labbra parole così sviscerate. Quando tu, Gesù, mi fai capire che sei nato per me, com’è pieno di gloria per me il capire un tale fatto!”.

Riguardo poi alla povertà di Cristo, la beata francescana dichiarò: “ Una volta stavo meditando sulla povertà del Figlio di Dio incarnato. Io vedevo la sua povertà grande quanto egli veniva raffigurandola nel mio cuore e voleva che io me ne rendessi conto. Misuravo coloro per i quali egli si fece povero. Allora sperimentai un dolore e un senso di rimprovero così grandi che il corpo quasi veniva meno. Dio volle allora mostrarmi altro di quella povertà. Quindi lo vidi povero di amici e di parenti. Lo vedevo povero in sé, così povero che mi pareva non si potesse sostentare. E benché si dica che la potenza divina era in lui nascosta per umiltà, io dico di no, che non era nascosta; e che non lo fosse ne ho notizia da Dio. Sentii allora maggior dolore di prima, perché al suo confronto misuravo la mia superbia in modo che dopo allora non posso più provare gioia”. Poco prima dellafestività del Natale del 1308,questa insuperabile scrutatrice degli abissi di Dio, una volta, rivolta ai suoi figli spirituali che la circondavano, esclamò: “ Il Verbo si è fatto carne!”. E dopo una lunga ora in cui era rimasta assorta in questo pensiero, quasi tornando da molto lontano, aggiunse: “ Ogni creatura viene meno. Tutta l’intelligenza degli angeli non basta!”.

E ai presenti che le chiedevano in che cosa ogni creatura viene meno e a che cosa l’intelligenza degli angeli non basta, rispose: “ A Comprendere”. Nei giorni seguenti Angela si rivolge ai suoi figli spirituali per riassumere tutto il suo insegnamento che è un ardente invito all’amore scambievole: “ miei figlioli, padri e fratelli, cercate di amarvi a vicenda e di avere veramente l’amore divino…io non faccio altro testamento che quello di raccomandarvi l’amore scambievole…Figlioli miei cercate di avere l’amore per tutti gli uomini2.

Poi Angela li fece avvicinare al suo letto uno per uno e impone la mano su ciascuno invocando la benedizione di Dio, benedicendoli lei stessa e affidandoli tutti al Padre. Il 4 gennaio del 1309 Angela, all’età di 61 anni, si addormenta serenamente nel Signore ed entra Nel Regno dei Cieli.

Don Marcello Stanzione

 
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