Sarà presentato l'1 Ottobre a Roma il libro "Angeli. Guida essenziale" di Don Stanzione |
Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions Venerdì 1 ottobre 2010, il giorno precedente la festa degli angeli custodi, nella libreria LEV alle ore 17,30 nelle vicinanze di Piazza di Spagna a Roma in via di Propaganda Fide sarà presentato il libro “ Angeli. Guida essenziale” scritto da don Marcello Stanzione ed edito dalla Libreria Editrice Vaticana, prezzo 11 euro. Don Marcello sarà intervistato sul contenuto del suo libro dalla dott. Nerea De Giovanni, presidente dell’associazioni dei critici letterari europei con sede a Parigi.Come messaggeri di Dio ed esecutori dei suoi ordini, gli angeli esercitano un grande dominio sulle nostre anime e sui nostri corpi e sul mondo materiale. Creando gli Angeli, Dio diede loro la grazia che doveva prepararli alla felicità suprema che Egli riservava loro : la visione beatifica. Egli diede loro una immensa intelligenza, una volontà senza debolezza. Ma diede loro anche la libertà. Ad essi di scegliere senza costrizione quello che auguravano fare dei doni che Egli aveva loro gratuitamente consentito. Comunque, ... ... questi doni dovevano permettere loro di decidersi senza rischio di perdersi, se non mostruosamente volontario. Tutto era programmato per la loro eterna felicità. “Gli Angeli hanno ricevuto la loro natura dal Verbo ; la loro santità vi è stata aggiunta dallo Spirito Santo, Non è che con un esercizio progressivo delle virtù che gli Angeli sono divenuti degni di ricevere lo Spirito Santo ma è con un dono gratuito che essi hanno ricevuto la santità, un dono aggiunto alla loro natura nel momento della loro creazione e che penetra il loro essere ; è perché essi non possono che difficilmente peccare” (San Basilio). L’intelligenza angelica è di gran lunga superiore alla nostra. Per conoscere, gli Angeli non hanno bisogno di quei contatti che ci sono indispensabili, i sensi. La conoscenza è presso di loro interamente di ordine spirituale. Questa natura e questa conoscenza spirituali perfette, raddoppiate dalla loro santità innata, li fa adatti, fin dall’istante della loro creazione, a conoscere la verità e ad amare il bene, in delle proporzioni che nessun uomo può immaginare. Quando ci occorre apprendere penosamente, a prezzo di uno sforzo e di un apprendistato, l’Angelo conosce immediatamente e perfettamente. Questa prontezza permette loro di vedere in un lampo fino alle ultime conseguenze delle loro decisioni. Estranei alle nostre inquietudini, i nostri dubbi, le nostre tergiversazioni e la nostra incompetenza nel prevedere il seguito dei nostri atti, essi sono incapaci di esitazione poiché sanno sempre esattamente quello che fanno e quello che vogliono, senza alcun rischio di sbagliarsi. La loro intelligenza è retta, la loro logica di un implacabile rigore. Lo spirito umano si stanca e si affatica, esige del riposo, quello dell’Angelo è instancabile ed infaticabile essendo libero dalle pesantezze della materia. La memoria umana è capricciosa, quella dell’Angelo è incapace della minima dimenticanza ; quello che egli sa, lo sa definitivamente e perfettamente. Ancora non smette mai di arricchire le sue conoscenze, in una perpetua sete di apprendere e di sapere. Questa intelligenza è chiusa alle distrazioni, dandosi interamente a quello di cui si occupa, senza mai smettere pertanto di essere rivolta verso Dio ed assorbita nella contemplazione. L’intelligenza naturale degli Angeli era perfetta fin dall’inizio perché, creandoli, Dio fece loro conoscere l’idea di tutto quello che Egli creava. Essi si conoscevano tra di loro, conoscevano tutte le anime, tutte le creature e tutti i segreti della Creazione. Tutte le evoluzioni naturali possibili erano loro familiari. Essi potevano inquadrare nel minimo dettaglio tutte le ipotesi di tutte le condotte umane in virtù di tutte le circostanze con una grande probabilità, solamente intravista dall’esercizio della libertà lasciata ai figli di Dio. Tuttavia, questa conoscenza naturale era insignificante paragonata a quella che Dio riservava loro quando essi se ne sarebbero dimostrati degni. Allora, essi conoscerebbero tutto non da se stessi ma dalla conoscenza stessa di Dio ed in Dio. Sarebbe per essi come passare dalla notte al giorno La teologia chiama dunque la conoscenza naturale degli Angeli vespertina, conoscenza della sera, e mattutina, conoscenza del mattino, quella che essi trarrebbero direttamente da Dio. La prima implicava di non percepire che una immagine della divinità, la seconda era il faccia a faccia eterno. Dio non privò gli Angeli ribelli dell’intelligenza naturale che Egli aveva dato loro creandoli, tanto più che i demoni, col loro peccato, avevano irrimediabilmente falsato il regalo divino. Ma, benché ammaccata, questa intelligenza permane quella di Angeli prima della prova ed essa sorpassa infinitamente la nostra. Tuttavia, il più piccolo degli Angeli fedeli, illuminato dall’intelligenza divina, sorpassa in saggezza il Principe degli Inferi, ridotto alle sue proprie luci. Gli Angeli conoscono il futuro per quanto Dio lo vuole e lo permette e secondo che essi ne hanno bisogno per portare a buon fine le missioni che sono confidate loro. Essi non rischiano mai nel predire senza avere la garanzia che si compirà e che la libertà divina e la libertà umana coniugate non lo modificheranno in profondità, uno scrupolo di cui i demoni, bugiardi tra i bugiardi, non si imbarazzano, profetizzando a torto ed a traverso. Non essendo ubiqui, gli Angeli non possono conoscere naturalmente il passato nella sua integrità. Ma essi possono istruirsi vicendevolmente degli eventi di cui sono stati attori o testimoni. Con l’intelligenza, Dio diede loro la volontà, ed Egli la diede loro perfetta. La nostra è soggetta ai desideri, alle passioni, alle concupiscenze, la loro ne è esente e non può dunque fare atto che non sia morale. Non più della loro intelligenza, essa non reclama riposo, e questa volontà incessante è libera. Un Angelo non può agire che essendo pienamente illuminato sui suoi atti, volendoli assolutamente ed in tutta libertà. Così, gli Angeli, sapendo sempre quello che fanno, non hanno scusa a degli errori che non possono essere che volontari. Dio, comunque, per rispetto per la libertà delle Sue creature, non aveva voluto formare queste intelligenze e queste volontà private interamente dalla disposizione al peccare. Ma, per difenderli, Egli aveva dato loro la Sua grazia e la Sua santità, rendendo loro quella disgrazia quasi impossibile. Ogni colpa angelica, per conseguenza, non potrebbe più che essere il frutto di un atto di volontà mostruosamente vizioso e totalmente pesato, soppesato e premeditato. Questa perfezione dell’intelligenza e della volontà condannava gli Angeli che avrebbero sbagliato ad ignorare la nozione di pentimento e ad essere privati dalla misericordia divina. Per quanto riguarda il potere degli angeli sul mondo, un antico Catechismo insegnava che “Ci sono angeli che impartiscono il moto al mondo. Le creature materiali inerti per propria natura, vengono messe in movimento dalle creature spirituali, così come i nostri corpi sono messi in moto dalle nostre anime. Tale è la forza degli angeli che uno di loro è sufficiente per mettere in moto l’intero sistema planetario e trasportare i più grandi corpi dovunque si desideri con una rapidità al di fuori di ogni calcolo.” Secondo Sant’Agostino, ci sono angeli che presiedono a tutte le cose visibili e su tutte le differenti specie di creature nel mondo, sia animate che inanimate. Sei Dio aprisse i nostri occhi e ci mostrasse gli angeli in forma sensibile, quali meraviglie potremmo scoprire! Dobbiamo considerare che tutti gli agi e i benefici che deriviamo dalla terra, dall’aria, dall’acqua e dal fuoco, dal cielo, dagli animali – dunque da ogni creatura, derivino dall’azione dei santi angeli che sono fedeli ministri di Dio. San Tommaso ci dà casualmente un’altra prova della forza angelica. Egli ci insegna che ogni stella, ogni pianeta e il sole, ogni creatura celeste, anche la più grande, ha il proprio angelo custode che la giuda nel suo cammino e che previene ogni possibile aberrazione. Quale prodigiosa energia e potere richiede un tale controllo! E’ vero che le stelle e le creature celesti per mezzo della direzione naturale data loro da Dio seguono il loro cammino; ma questi grandi mondi sono materiali e, dunque, come puntualizza il Dottore Angelico, sono soggetti a decadenza e deterioramento. Per prevenire il disordine e la confusione nelle migliaia di corpi celesti che vagano nello spazio con una velocità indescrivibile, Dio dà ad ognuno di essi, nella Sua saggia Provvidenza, un angelo per guidarlo nel proprio cammino e allontanarlo dalle calamità in cui potrebbe incorrere se si allontanasse dalla propria orbita. Poche persone pensano a ciò nelle bellissime notti stellate quando fissano nel cielo miriadi di stelle. “Il mondo stellato”, scrive Padre Faber, “è una cosa sterminata a cui pensare … Il Figlio di Maria è il Re delle stelle”. Come sarebbe giusto salutare gli innumerevoli angeli che proteggono queste stelle e che si prendono cura di noi con amore e tenerezza! “Ogni qualvolta ci guardiamo intorno, ci ricordiamo di questi graziosi e santi Esseri, i servi de Signore, che li ha resi degni di amministrare gli eredi di salvezza. Ogni respiro ed ogni raggio di luce e di calore, ogni bellissimo panorama, è come se fossero parti del loro vestito, l’ondeggiare dei vestiti di coloro i cui volti vedono Dio in paradiso.” (Card. Newman). Ma la preoccupazione principale degli angeli è costituita dalla razza umana che essi hanno il compito di difendere. Secondo San Clemente, San Gregorio Magno, Origene, e altri scrittori sacri, ogni paese, ogni città e villaggio, ed anche ogni parrocchia e famiglia ha un particolare angelo custode. Credendo fermamente in questo, San Francesco Saverio invocava l’angelo custode di ogni paese e città in cui egli predicava il Vangelo, e quando lasciava un posto per andare a predicare da qualche altra parte, non ometteva mai di raccomandare alla protezione dei santi angeli la nuova congregazione che aveva portato alla Fede. Così anche gli altari, le chiese, le diocesi e le istituzioni religiose hanno il proprio angelo custode. Ogni Chiesa ha dei particolari angeli a proteggerla contro la profanazione e ogni altare possiede migliaia di angeli per adorare il Dio del cielo e della terra nascosto nel più sacrosanto dei sacramenti. Secondo la testimonianza dello storico Cesare Baronio (1538-1607), gli angeli protessero le chiese di Costantinopoli e il palazzo dell’imperatore dagli attacchi degli Ariani. Lo stesso storico racconta che quando i Sassoni entrarono in una chiesa dedicata a San Bonifacio, essi furono scacciati da due angeli guerrieri, che apparvero in meravigliosa bellezza e forza. Il beato Padre Favre, citato spesso da San Francesco di Sales,fu un famoso missionario della Compagnia di Gesù e compagno di San Ignazio, suo fondatore, condusse molte anime a Dio grazie al suo lavoro di evangelizzazione in Germania. Mentre viaggiava, dalla sua diocesi natia, egli riceveva innumerevoli consolazioni dagli angeli custodi di alcune parrocchie. In ripetute occasioni egli ricevette le più sensibili prove della loro protezione. Qualche volta questi santi angeli lo protessero dalla furia degli eretici; altre volte essi rendevano le anime più miti e docili nel ricevere da lui la dottrina di salvezza. Infine essi proteggono ognuno di noi. “Ogni uomo ha un angelo custode incaricato di illuminarlo, difenderlo, e guidarlo nel corso della sua vita mortale. Questa consolante verità è, accanto ai dogmi espressamente definiti, una delle più fondate nella Scrittura e nella tradizione.” Anche i pagani sembravano possedere qualcosa della tradizione antica nel soggetto di uno dei primi poemi greci che contiene questo importante passaggio: Sulla fittamente popolata terra, Custodi, invisibili, degli uomini mortali, Non c’è un angolo della creazione di Dio, che non sia più o meno beneficato dal prezioso ministero degli Angeli inviati da Dio. Non smettiamo mai dunque di ringraziare la Santa Trinità con tutto il nostro cuore per ciò che Essa dà agli angeli e agli uomini. Maraffa Annamaria |
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