I Cattolici e la politica |
Non si può svincolare la politica dall’uomo come non si possono svincolare le città dal terreno sul quale poggiano; Politica infatti sta per polis ( Città Stato ) e uomo sta per Humus ( terra ) due cose appunto inscindibili : Un uomo che si dichiarasse indifferente, distaccato dalla politica potremmo considerarlo anormale giacché infatti l’asserzione Aristotelica per cui l’uomo è un animale sociale o politico - basandosi su una constatazione della realtà dell’uomo - come vedremo fra poco - vale ancora oggi. L’ uomo ha bisogno della politica perché trovandosi nella famiglia che essendo società imperfetta non può soddisfare tutti i bisogni dei singoli individui che stanno al suo interno, magari sarà possibile trovare qualche famiglia indipendente dalla società sotto certi aspetti come quello alimentare se il capo famiglia è un buon contadino o sotto l’aspetto dell’istruzione per i figli se entrambi i genitori sono professori universitari ma ecco normalmente non esistono modelli di famiglie completamente ... ... autarchiche; Alla famiglia spetta dunque l’attributo di società imperfetta perché incapace di supplire a tutti i bisogni dei singoli individui che la compongono. Per ovviare a questo limite le famiglie si riuniscono tra di loro e formano la società, formano lo Stato che è società perfetta e lo Stato ha una sua vocazione intrinseca che gli è propria, verso cui deve mantenersi fedele se non vuole fallire dal suo fine : Lo stato è perfezionatore dell’individuo. Sembra poco questa veritiera asserzione ma ci ricorda almeno due cose che purtroppo non sembrano oggi essere chiare per tutti e che cioè lo Stato essendo nato dalla volontà delle famiglie che avevano bisogno di soddisfare le proprie esigenze deve industriarsi a fare gli interessi delle famiglie e non il contrario ! Le famiglie al massimo fanno gli interessi dello Stato solo nel senso di dargli quei mezzi necessari affinché lo Stato abbia mezzi e modalità sufficienti per svolgere il suo compito or ora inquadrato. Attualmente la forma di governo più in voga è quella democratica ma come vedremo è anche quella forma di governo più soggetta a viziarsi infatti la Chiesa ha sempre espresso dei concetti come quello per cui “ Il potere viene dall’ alto” che cozzano con quelli che sembrano essere i principi giuda dell’odierna democrazia. La teoria del contratto sociale - inaugurata da Rousseau - per cui il potere viene dal basso e le masse non solo eleggono i loro rappresentanti ma addirittura li investono loro stesse di potere cozza completamente con l’idea Cattolica di potere per cui il Papa San Pio X nelle sua lettera ai membri del “Sillon” precisò che tutto al più le masse possono eleggere i loro governati ma non di certo investirli di potere perché il potere viene sempre dall’alto. Se non si facesse questa puntualizzazione si correrebbe il rischio che i governati non si lascerebbero più guidare dai principi immutabili che costituiscono il diritto naturale e che si fondano sulla realtà Stessa di Dio (da cui viene anche il loro potere) ma sarebbero tesi unicamente a soddisfare le richieste delle masse e a questo punto si rischia di incorrere nel micidiale connubio tra relativismo etico e democrazia, che genera l’attuale dittatura del relativismo mentre se invece fossero consapevoli che la loro autorità viene dall’alto farebbero un uso Santo della loro autorità; A questo punto una democrazia che risponde a tali caratteristiche è già completamente viziata e degenerata in demagogia che si ha quando c’è un governo sottoposto al capriccio lunatico delle masse ottenebrate dalle passioni. Non bisogna poi credere che un Governo tale sebbene vada allo sbando almeno ha accontentato le masse perché a parte che lo Stato dovrebbe limitare le libertà finalizzandole al bene ma poi se proprio bisogna dire che qualcuno sia stato accontentato allora non bisogna parlare delle masse ma più tosto di chi le guida, di chi detiene i mezzi coercitivi per portarle dove vogliono. Attualmente sembra che ciò che è democratico sia puntualmente buono ma ricordiamoci che le masse possono essere ingannate, sobillate e portate lì dove non sarebbero andate da se stesse; non fu infatti una democrazia a volere la crocifissione di Gesù ? e l’attuale aborto-omicidio che “crocifigge” 50 milioni di innocenti ogni anno non è Stata forse una democrazia a volerla ? certo con l’inganno! nel primo caso da parte dei capi del popolo che pagavano persone del popolo per farle gridare “Crocifiggilo” e anche nel secondo caso infatti quando fu lanciato il referendum per l’aborto furono date delle statistiche fasulle (-1-) sul numero degli aborti clandestini in Italia. Noi crediamo che chi ha buon intuito e cerca la verità diffiderà della democrazia in modo quasi istintivo. Anche San Pio X sollevò dei problemi che stimolano o possono favorire una visione critica della democrazia come attualmente la si intende e così si espresse nella “Notre charge apostolique” : <<D'altronde, se il popolo resta detentore del potere, che cosa diventa l'autorità? Un'ombra, un mito; non vi è più legge propriamente detta e non vi è più ubbidienza.>> come pure il Papa si chiese : << l’attuale democrazia sembra essere mossa da un pensiero agnostico relativista ma se è così chi si conforma ad una verità non può parteciparvi- quindi sono ammessi tutti tranne chi si conforma alla verità>> COMUNISMO E LIBERAL-DEMOCRAZIA :DUE ERRORI OPPOSTI E CONTRARI Il Cattolico non può essere né comunista né liberale infatti sono due errori, per eccesso e per difetto: Il comunismo mortifica ( annienta distrugge e stermina) l’individuo a favore della collettività e questo è il caso di chi nei paesi comunisti veniva denunciato e considerato nemico del popolo se aveva un animale da cortile in più rispetto “agli altri”. L’errore del liberalismo invece è l’errore per eccesso che illude l’individuo facendogli credere di essere assolutamente libero ed autonomo dalla comunità a cui appartiene; Il liberalismo ha portato nel campo economico il capitalismo attraverso il fenomeno della de regolazione o deregulation (mancanza di inquadramento giuridico); nel campo filosofico lo scetticismo-relativismo; nel campo morale alla morale fai da te; nel campo politico alla democrazia; nel campo ecclesiastico al modernismo; nel campo sociale all’anarchia. Se volessimo paragonare il liberalismo ad un corpo sociale dovremo dire che di questo corpo sociale è un dito oppure un piede slogato perché è una parte del corpo che non fa armonia con le altre parti del corpo e fa male a stesso e a tutto il corpo. IN CHE SENSO I CATTOLICI DEVONO FARE POLITICA? Devono fare politica nel senso di promuovere il bene comune, devono vigilare affinché le reali condizioni della società attorno al soggetto gli permettano un sano, completo ed ordinato sviluppo della sua persona da tutti i punti di vista (fisico – intellettuale – spirituale) e ciò chiaramente non è possibile in una società che dichiara lecito (nel senso di giuridicamente permesso) anche ciò che non è etico come ad esempio il divorzio…. Platone diceva nella sua Repubblica che non bisogna ambire ad occupare posti di comando ma che tuttavia può diventare un dovere ambirvi quando c’è il rischio di essere governati da persone peggiori di te : Ci vorrebbe dunque un arrembaggio alla politica ? - Il Cattolico deve fare politica anche per assicurarsi che non vengano varate leggi contrarie alla fede e alla morale anche se vista la gravità del momento storico ancor prima di mettere al primo posto le questioni Religiose occorrerebbe rammentare il diritto naturale perché il peggiore del paganesimo al quale ci ha portati la post-modernità non si regge più nemmeno su un piano naturale ma è sprofondato in una ceca utopia che non riconosce più nemmeno quelle leggi immutabili ed eterne che sono facilmente riconoscibili e che stanno alla base della natura umana; Per esempio che il diritto alla vita sia garanzia di tutti gli altri diritti e che nessun diritto può essere dato se prima non vi è il diritto alla vita deve essere qualcosa che ancora non è chiaro a tutti visto che oggi il posto meno sicuro per un bambino è il grembo della propria madre ( 1 su 5 muore lì). Il diritto naturale è quella cosa che l’uomo deve rispettare se vuole restare autenticamente uomo; Oggi si mette persino in discussione che l’uomo sia uomo e che la donna sia donna nel senso che si vorrebbe far passare la tesi per la quale l’uomo e la donna si comportano rispettivamente secondo le accezioni tipicamente maschili e femminili per mero retaggio culturale, per pura invenzione storica e così l’uomo continuerebbe a cercare e desiderare la donna ( e viceversa) non perché ciò è scritto nella sua natura umana (come sarebbe normale dire) ma si comporterebbe in questo modo come uno che stupidamente segue uno schema prefissato dalla cultura tradizionale che l’ha preceduto (sic! N.d.r.). In una società come quella attuale che sembra essere mossa da un pensiero agnostico relativista che accetta tutti tranne chi crede fortemente ad una verità e vi si conforma il Cattolico deve farsi spazio sgomitando e ricordare i così detti valori non negoziabili che si basano sempre sul diritto naturale. I Cattolici dovrebbero impegnarsi a conoscere il processo rivoluzionario che si staglia con aggravio sempre peggiore dalla rivoluzione francese sin ad oggi e non ci vuole molto a mostrare che così come con la rivoluzione francese attaccava l’autorità non per riformarla ma come diretta emanazione dell’autorità di Dio, così oggi si attacca l’uomo ad immagine e somiglianza di Dio nelle sue fasi di Vita più vulnerabili come l’inizio e il fine vita...I Cattolici devono capire come si propaga l’attuale cultura di morte che si basa fondamentalmente sulla teoria dell’abbassamento demografico di Thomas Malthus (-2-) e di quali fasulle teorie si serve da sostegno come ad esempio quella del riscaldamento globale ed eco-balle simili…(-3-). Il Cattolico che agisce nella sfera temporale deve essere un po’ il braccio destro della Chiesa, deve proporsi di far trionfare la Chiesa (germe del Regno di Dio in terra) nei cuori, nella cultura, nella società, non deve tenersi la sua Religione nel privato perché è cittadino anche in quanto Cattolico e nemmeno deve trincerarsi dietro uno spirito buonista, falsamente ottimista e pacifista infatti San Tommaso ci ricorda che le offese che siamo tenuti a perdonare sono quelle che colpiscono noi stessi (anche se la difesa personale è lecita) mentre ci sono altri tipi di offese che non siamo tenuti a perdonare e sono quelle che colpiscono Dio e il prossimo. Noi cattolici non dobbiamo aspettare che dai centri sociali si grida all’ingiustizia sociale ; Noi dovremmo esigere giustizia sociale ed esserne assetati più degli altri…Vogliamo forse dimenticare che uno dei quattro peccati più gravi che grida vendetta al cospetto di Dio si radica proprio su di un’ingiustizia sociale e cioè nel rifiuto della giusta mercede all’operaio ? Vogliamo forse ignorare la mirabile concezione delle proprietà privata che la Dottrina sociale ha ben compendiato ? La chiesa Cattolica al riguardo ricorda che il diritto alla proprietà privata deve fare i conti con la destinazione universale dei beni e che sulla ricchezza dei privati grava un’ipoteca sociale nel senso che i beni privati non devono essere tenuti inoperosi ma devono offrire servizi alla comunità; Si può fare l’esempio di un ricco e grande proprietario di terra che in tempi di fame preferisce tenere la terra a spasso quando ci sono persone che vorrebbero lavorare… La Chiesa è si consapevole del valore della proprietà privata ma non è disposta ad ergere questo valore sino ad offendere la povertà. Che dire poi del tutto nostro principio di sussidiarietà per cui è illecito togliere agli individui quello che possono fare con la forza e le industrie proprie ? questo principio ci dice che se un gruppo di persone riesce a formare una piccola società essa non deve essere inglobata da una società più grande solo perché quest’ultima ha la forza di fagocitarla altrimenti si verificherebbe una accentramento appiattente che soffoca ogni iniziativa nascente dal basso. I principi della società non sono da reinventare i Papi già ci hanno indicato che << Vi fu un tempo in cui la filosofia del Vangelo governava le società>> (-4-). Certamente il Papa si riferisce a quel tempo in cui nasce la sanità pubblica ed è sostenuta da chi alla carità verso il prossimo si è unito con voto Religioso, a quel tempo in cui le guerre le facevano solo i volontari e solo i volontari appartenenti alla nobiltà ( la coscrizione obbligatoria nasce con le guerre napoleoniche), a quel tempo in cui i modelli di comportamento non erano Pietro taricone (pace all’anima sua) ma Santi eroi e cavalieri !A quel tempo in cui i pubblici peccatori erano estirpati dal corpo sociale in quanto fioriera di castighi Divini che altrimenti si sarebbero abbattuti sull’intera società. IL RAPPORTO TRA CHIESA E STATO Chiesa e Stato operano in due sfere diverse, la prima nella sfera spirituale e la seconda nella sfera temporale sono dunque separati ma non distinti anzi nonostante la separazione che intercorre dovrebbero essere coordinati tra loro come il corpo e l’anima che mai si slegano tra loro. La Chiesa e lo Stato avendo in comune lo stesso oggetto d’interesse e cioè l’uomo in quelle cose in cui entra la competenza sia della Chiesa che dello Stato non può avvenire uno scontro tra loro perché Dio essendo autore sia della potestà laica che di quella ecclesiastica ha certamente provveduto a preordinare un’armonica gerarchia tra loro altrimenti bisognerebbe ammettere l’assurdo per il quale Dio avrebbe creato due titani in rotta di collisione tra loro. La Chiesa in tutte quelle questioni che riguardano il culto di Dio, la Coscienza, la salvezza delle anime, ha il primato. La Chiesa può si tracciare a livello teorico le linee guida che dovrebbero caratterizzare una buona politica ma né la Chiesa né l’ecclesiastico possono infeudarsi il alcun partito politico infatti la Chiesa è super partes (al di sopra delle parti) e partito al contrario sta proprio per parte mentre l’ecclesiastico e la Chiesa devono essere padre e madre di tutti senza favoritismi di sorta. Attualmente lo Stato non favorisce né discrimina alcuna Religione in particolare ed essendo indifferente verso tutte le Religioni è anche a motivo di ciò ipso facto ateo - eppure i Papi hanno sempre sottolineato che gli Stati non possono permettersi questa forma di ateismo e al proposito ecco le testuali parole di Leone XIII : << Gli uomini uniti in società non sono meno soggetti a Dio dei singoli individui, né la società ha minori doveri dei singoli verso Dio,……. Perciò, come a nessuno è lecito trascurare i propri doveri verso Dio – e il più importante di essi è professare la religione ……e non quella che ciascuno preferisce, ma quella che Dio ha comandato e che per segni certi e indubitabili ha stabilito essere l’unica vera – allo stesso modo le società non possono, senza sacrilegio, condursi come se Dio non esistesse, o ignorare la religione come fosse una pratica estranea e di nessuna utilità, o accoglierne indifferentemente una a piacere tra le molte; ma al contrario devono, nell’onorare Dio, adottare quella forma e quei riti coi quali Dio stesso dimostrò di voler essere onorato. Quale sia poi la vera religione, senza difficoltà può vedere chi giudichi con metro sereno e imparziale: poiché è evidente per moltissime e luminose prove, per la verità di indubitabili vaticinî, per la frequenza dei miracoli, per la diffusione straordinariamente rapida della fede anche in mezzo a nemici e fra gravissimi ostacoli, per la testimonianza dei martiri e per altre simili, che l’unica vera è quella che Gesù Cristo stesso ha fondato ed affidato alla sua Chiesa perché la difendesse e la propagasse. >> (-5-) Pertanto è necessario creare un soggetto politico per tutti coloro che non si riconoscono nel pensiero unico "liberal-democratico", ma che, secondo le linee della Dottrina Sociale della Santa Chiesa Cattolica, porti avanti una politica fondata sul riconoscimento della Regalità Sociale di Cristo. NOTE : (-1-)Capezzone in più occasioni si serve di sondaggi fasulli per dare ragione alle proprie teorie, per convincere gli oppositori che sono in minoranza. Ha sempre cifre aggiornate e precisissime su tutto. Così racconta che l'introduzione della 194 ha fatto calare gli aborti legali del 44% e quelli clandestini del 79%. Vuole cioè farci credere che si conosca il numero preciso degli aborti clandestini, sia precedenti al 1978 che attuali, come se non fossero, appunto, clandestini! E' una vecchia tattica, che dura da 30 anni. Infatti data almeno dal 1971. In quell'anno il Psi presentò al Senato una proposta per l'introduzione dell'aborto legale, libero, e gratuito, affermando che vi erano in Italia tra i 2 e i 3 milioni di aborti annui, e che circa 20.000 donne all'anno morivano a causa di questi interventi. Nel successivo progetto di legge, sempre socialista, presentato alla Camera il 15/10/'71, il numero degli aborti annui rimaneva stabile, mentre quello delle donne morte per pratiche abortive clandestine saliva, chissà come, a 25.000. Tali cifre venivano riprese come attendibili da tantissimi giornali ("Corriere della sera" del 10/9/'76: da 1,5 a 3 milioni di aborti clandestini l'anno; "Il Giorno" del 7/9/'72: da 3 a 4 milioni l'anno…). Anche sotto la pressione di questi presunti dati nacque la 194, che legalizzò l'aborto. Se le cifre suddette fossero state vere, una volta divenuto lecito e gratuito, l'aborto si sarebbe dovuto diffondere ancor più. Invece nel 1979 quelli legali furono ufficialmente, né 1, né 4 milioni, ma 187.752! (-2-) Malthusianesimo è una dottrina economica che, rifacendosi all'economista inglese Thomas Malthus, attribuisce principalmente alla pressione demografica la diffusione della povertà e della fame in molte aree del pianeta e propugna un energico controllo delle nascite, chiari influssi di queste teorie si possono riscontrare ad esempio nel presidente della fondazione Rockefeller, Dr. Knowless il quale durante una importante conferenza tenuta a New York il 14 marzo 1973 davanti al consiglio nazionale del centro di sviluppo della pianificazione mondiale, dichiarava apertamente : << è compito dei settori sia privati che pubblici accelerare negli stati uniti lo sviluppo degli aborti legali, in modo che essi salgano da 1.200.000 a 1.800.000 all’ anno>>. Questo piano programmato dal gruppo Rockfeller ha una mira mondialista ed estende i suoi tentacoli con ideologie, tecniche e metodi illustrati dagli organi di stampa e di comunicazione sociale. Tratto dal libro “ Il vitello d’oro “ di Orio Nardi 2007 Salpan editore pag. 283. (-3-) che il pianeta si stia riscaldando a causa dell’ uomo è una delle affermazione trappola per farci credere che siamo troppi sulla terra…scientificamente parlando si sa bene a cosa è dovuto il riscaldamento del pianeta : e cioè a fenomeni naturali che esulano da un influsso negativo dell’uomo sull’ambiente…Nel medio-evo vi fu un periodo in cui la temperatura media era più alta di adesso ! e ciò è normale perché il pianeta è sempre stato soggetto a queste variazioni ; Per esempio, In Groenlandia ( ora completamente ghiacciata) che significa etimologicamente terra verde vi fu un tempo in cui si coltivavano le patate(!). In Australia vi è una zona grande come la Francia che è completamente disabitata eppure non è una zona desertica…Le nazioni che hanno una maggiore densità di abitanti per Km quadrato sono spesso anche le più ricche come per esempio il Giappone e L’Inghilterra a confronto dell’intero continente Africano…Il vero problema attuale di cui pochissimi ne parlano è il ricambio generazionale : Nel 2007 il tasso di natalità in Italia è stato di 1.3, nessuna civiltà può sussistere a lungo con questo tasso; L’Europa rischia di trasformarsi presto in una Repubblica delle banane o in un immenso reparto di geriatria . (Vedi : www.svipop.org) (-4-) lettera enciclica “Immortale dei” Leone XIII – 1 novembre 1885 – (-5-) IBIDEM OP cit. Francesco Diana |
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