Don Stanzione a Radio Mater ogni primo martedì del mese |
Da diversi mesi don Marcello Stanzione conduce con grande successo di audience la trasmissione “ Gli angeli i nostri migliori amici” sulle frequenze di radio Mater ogni primo martedì del mese alle ore 09,30. Si fa spesso riferimento a Sant’Alfonso Maria de’ Liguori (1696-1787) quando si afferma che "la devozione a San Michele e ai santi angeli è un segno di predestinazione". Questa affermazione da sola potrebbe certamente essere sufficiente a indurci semplicemente a non trascurare la loro venerazione considerandola erroneamente di poco conto nella nostra vita spirituale cristiana. Tuttavia, noi cattolici dovremmo seriamente sforzarci di coltivare la loro amicizia, per la quale saremo già molto benedetti qui in terra (provare per credere), poiché nessun amico terreno può essere paragonato a loro per bontà, potere ed amore. Il profeta Daniele che nell’Antico Testamento ha scritto con grande ispirazione sui santi angeli, citando più volte i nomi di Michele e di Gabriele merita il titolo ... ... di "Filangelo", che significa "Amico degli angeli"e questo titolo potrebbe essere dato a tutti i santi canonizzati, anzi nell’indagine per i processi di beatificazione nelle domande fisse ed obbligatorie del questionario della Congregazione vaticana per le cause dei santi si chiede sempre se il servo di DIO fosse devoto al suo angelo custode. Ricordiamo il consiglio di Papa Leone Magno (morto nel 461): "Sii amico dei santi angeli" e troveremo in loro i più affettuosi amici nelle prove e travagli dell’esistenza, i nostri protettori contro la malignità e gli inganni dei demoni, i nostri avvocati nel giorno del giudizio di Dio, e nostri amabili compagni nella beatitudine del Paradiso. Ma perché gli angeli sono oggi così poco onorati dalla maggioranza dei cattolici? E’ triste dover constatare che oggi la tematica Angeli interessi più ai membri dell’Antroposofia di Rudolf Steiner, agli adepti della Teosofia della Blavastki o ai circoli della Fraternità Bianca Universale di Omram Aivanov che non al cattolico medio! La risposta è che la maggior parte dei cristiani, sebbene siano consapevoli della loro esistenza, si preoccupano poco di accrescerne la loro conoscenza, e prestano agli angeli poca attenzione. Per onorarli ed amarli, dobbiamo prima di tutto conoscerli. Purtroppo negli ultimi cinquanta anni è stata imperante nelle facoltà teologiche cattoliche una teologia di stampo pseudo-razionalista di matrice protestantica e i grandi teologi come san Tommaso D’Aquino sono stati messi da parte. Degli angeli dobbiamo capire la loro dignità, le loro perfezioni, la loro stretta relazione con Dio, la loro eccellenza e il loro potere, dovremmo venerarli e rallegrarci nell’onore che la loro amicizia conferisce su di noi. Dobbiamo ricordare, inoltre, l'affetto che essi ci dimostrano e la cura con la quale essi vegliano sulle nostre persone, dobbiamo essere infiammati di amore vero, non sdolcinato, nei loro confronti. Inoltre, la Chiesa ha sempre praticato e incoraggiato la sana devozione ai santi angeli. Tutte le liturgie antiche fanno menzione di loro e della protezione che essi concedono al fedele che li invoca. I primi Padri della Chiesa esprimono la stessa dottrina. Secondo Origene(185-253) questi spiriti celesti ci aiutano in tutte le nostre preghiere unendo le loro suppliche alle nostre. Essi portano le nostre richieste a Dio e ottengono per noi favori e benedizioni. "Gli angeli hanno cura di noi poveri pellegrini", scrive Sant'Agostino, "essi hanno compassione di noi e al comando di Dio corrono in nostro aiuto, cosicché anche noi, possiamo eventualmente arrivare alla nostra patria comune”. Per dei cattolici non essere devoti agli angeli è quindi grande stoltezza! Alfonso Giusti |
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