Il senso cristiano del digiuno e dell'astinenza |
Il digiuno e l'astinenza - insieme alla preghiera, all'elemosina e alle altre opere di carita' - appartengono, da sempre, alla vita e alla prassi penitenziale della Chiesa: rispondono, infatti, al bisogno permanente del cristiano di conversione al regno di Dio, di richiesta di perdono per i peccati, di implorazione dell'aiuto divino, di rendimento di grazie e di lode al Padre. 1) La legge del digiuno 'obbliga a fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po' di cibo al mattino e alla sera, attenendosi, per la quantita' e la qualita', alle consuetudini locali approvate' 2) La legge dell'astinenza proibisce l'uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevande che, ad un prudente giudizio, sono da considerarsi come particolarmente ricercati e costosi. 3) Il digiuno e l'astinenza, nel senso sopra precisato, devono essere osservati il Mercoledi' delle Ceneri (o il primo venerdi di Quaresima per il rito ambrosiano) e il Venerdi' della Passione e Morte del Signore Nostro Gesù Cristo; sono ... ... consigliati il Sabato Santo sino alla Veglia pasquale 4) L'astinenza deve essere osservata in tutti e singoli i venerdi' di Quaresima, a meno che coincidano con un giorno annoverato tra le solennità (come il 19 o il 25 marzo). In tutti gli altri venerdì dell'anno, a meno che coincidano con un giorno annoverato tra le solennita', si deve osservare l'astinenza nel senso detto oppure si deve compiere qualche altra opera di penitenza, di preghiera, di carita'. 5) Alla legge del digiuno sono tenuti tutti i maggiorenni fino al 60 anno iniziato; alla legge dell'astinenza coloro che hanno compiuto il 14 anno di età. CENTRO CATTOLICO DI DOCUMENTAZIONE di Marina di Pisa |
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