Maria, la donna del si al Natale |
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... invocheremo in particolare, e benediremo Maria, chiamandola e venerandola col bell’appellativo dell’Annunziata, tanto caro alla pietà popolare ; ma, al centro di questi due personaggi, quale ospite augustissimo, ormai presente ed operante, dovremo sempre scorgere, invocare, benedire, anzi adorare l’annunciato Figlio di Dio. “Non temere, o Maria....Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo...” (Lc. 1, 30-31). Questo, in sintesi, nella semplicità del linguaggio evangelico, è l’annuncio : concepimento e parto verginale del Figlio stesso di Dio. Maria da il suo assenso all’angelo nunziante. La pagina di Luce, pur nella sua scarna concisione, è ricchissima di contenuti biblici antico-testamentari, e dell’inaudita novità della rivelazione cristiana : ne è protagonista una donna, la Donna per eccellenza, scelta da tutta l’eternità per essere la prima, indispensabile collaboratrice del piano divino di salvezza. È la fanciulla di stirpe regale che risponde al nome di Myriam, di Maria di Nazareth, umilissima e nascosta borgata di Galilea. L’autentica novitas cristiana, che ha posto la donna in una altissima, incomparabile dignità, inconcepibile alla mentalità ebraica del tempo come nella civiltà greco-romana, comincia da questo annuncio rivolto a Maria da Gabriele, nel nome stesso di Dio. Essa è salutata con parole tanto alte, che la intimoriscono : “Kaire, Ave, rallegrati !”. La gioia messianica risuona per la prima volta sulla terra. “Kekharitoméne, gratia plena, piena di grazia !”. L’Immacolata è qui, scolpita nella sua pienezza misteriosa di elezione divina, di predestinazione eterna, di chiarità luminosa. “Dominus tecum, il Signore è con te !”. Dio è con Maria, membro eletto dell’umana famiglia per essere la madre dell’Emmanuele, di colui che è “Dio con noi”. Maria è la garanzia vivente e concreta di questa presenza salvifica di Dio. Maria è la testimonianza più alta di ciò che lo Spirito di Dio può fare nell’uomo quando lo rinnova nell’intimo e lo costituisce pietra viva in un mondo nuovo. Prevenuta dalla grazia del Signore, ella rispose con fedele ubbidienza ad ogni richiesta di Dio, ad ogni azione dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo le rischiarò, passo dopo passo, l’oscuro cammino di fede, le illuminò ogni parola e ogni gesto del Figlio, la sorresse nel dolore del Calvario e nell’offerta suprema. Poi, dopo la Croce, la configurò a Lui nella gloria. Don Marcello Stanzione |
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