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La Beata Maria della Provvidenza ed il Purgatorio PDF Stampa E-mail

La Beata Maria della Provvidenza ed il PurgatorioEugenia Smet nasce nella Francia del Nord, a Lille il 25 marzo 1825 da una famiglia borghese. Sua mamma Pauline è profondamente cristiana e nutre una particolare devozione per le anime del Purgatorio che trasmette ben presto alla piccola Eugenia. Alla fanciulla piace giocare, è birichina e impulsiva, cerca di mettere in pratica ciò che prova per le anime del Purgatorio. Poiché si esprime meglio attraverso le immagini che con i ragionamenti, inventa una specie di piccola parabola che dice: “ Se una delle mie amichette fosse in prigione, con la porta sbarrata, e fosse in mio potere spalancargliela, e invece di farla uscire mi vedesse correr dietro alle farfalle, divertirmi, passare con indifferenza davanti alla porta, che dolore proverebbe! Ecco quello che soffrono le anime del Purgatorio quando i loro amici le dimenticano”. Eugenia trascorre sette anni presso il collegio del Sacro Cuore di Lille dal 1836 al 1843 e poi fino al 1853 conduce una intensa vita apostolica a Loos-les-Lille ... 

...  dove la sua famiglia si è trasferita in una residenza di campagna. Eugenia in modo particolare cura i poveri ed organizza una fitta rete di soccorso agli indigenti di quel borgo. Ella raccoglie vestiti e scarpe inviati anonimamente e dopo aver messo tutto in ordine, confeziona con cura pacchi e sotto il nome del destinatario aggiunge sempre: “ Pregate per le anime del Purgatorio”. Il 1 novembre del 1853 mentre sta in chiesa al momento dell’esposizione del Santissimo Sacramento, ha una particolare illuminazione, le sembra che il Signore le chieda di organizzare tra le sue conoscenze, una “ associazione di preghiere e di sacrifici per le anime del Purgatorio”. Poiché teme di essere vittima di una illusione, chiede a Dio un segno per essere certa che è proprio lui a parlare, e non la sua fantasia: “ Signore, se sei tu a ispirarmi questo pensiero, fa che una mia amica mi parli del Purgatorio quando esco di chiesa”. I vespri sono terminati ed Eugenia esce dal tempio. E’ al quarto scalino e mentre posa il piede sul quinto, un’amica si avvicina esclamando: “ Eugenia mentre il Santissimo Sacramento  era esposto, ho promesso di far tutto in unione con te per le anime del Purgatorio durante il mese di Novembre!”.

Eugenia molto commossa prende appuntamento per l’indomani e serba in cuore questo segno divino.   Nell’Agosto del 1855, un’amica di Eugenia Smet si reca in pellegrinaggio ad Ars, è semplicemente incaricata di  parlare di lei a don Vianney e di riportarle una parola da parte sua. La risposta orale che riporta è breve ma incoraggiante. Allora il vescovo di don Vianney, mons. Chalandon, che la segue, le consiglia di scrivere all’abbè Toccanier, vicario della parrocchia e segretario di un curato arcioberato di lavoro pastorale. Il 23 ottobre la Smet gli invia una lunghissima lettera in cui espone la sua storia e tutte le domande che la inquietano. Poiché ha ricevuto da Dio il “pensiero” della fondazione il 2 novembre 1853, formula questa domanda: “ desidero che il Curato si occupi davanti a Dio della mia vocazione alla vita religiosa e dei miei importanti progetti il 2 novembre, giorno delle anime del Purgatorio. Perché il buon Dio gli faccia conoscere la sua volontà, pregheremo uniti e ci rivolgeremo soprattutto alle anime del Purgatorio”.

Nella sua risposta l’abbè Toccanier racconta brevemente che il giorno dei morti del 1855 il Curato prega più di un’ora in ginocchio e si rialza commosso dicendo: “ Ecco l’opera che Dio chiedeva da tanto tempo!”. Il Curato dichiara pure: “ Ditele che per quanto riguarda un ordine per le anime del Purgatorio, lo fonderà quando vorrà”, e che “ la fondazione si farà e si svilupperà, poiché fa parte del disegno di Dio”. L’abbè Toccanier conclude: “ Può esser certa di due cose: egli approva la sua vocazione alla vita religiosa e la fondazione di questo nuovo ordine, che a parer suo prenderà un rapido sviluppo nella Chiesa”. Eugenia che da religiosa prenderà il nome di suor Maria della Provvidenza fonda a Parigi il 19 gennaio 1856, le Suore Ausiliatrici delle Anime del Purgatorio: donne consacrate per “pregare, soffrire ed agire” per i più abbandonati di questo mondo e dell’altro. Il fine di queste suore è così definito, nel linguaggio dell’epoca: “ alleviare e liberare, con preghiere assidue, e la pratica delle opere di misericordia, le anime che terminano la loro espiazione, prima di essere ammesse alla felicità del cielo”. 

In seguito il Curato d’Ars seguirà da lontano lo sviluppo delle Suore Ausiliatrici del Purgatorio e sempre tramite l’abbè Toccanier avrà occasione di dare altri consigli alla madre fondatrice. Suor Maria della Provvidenza adotta come motto della congregazione nascente: “ Pregare, soffrire, agire per le anime del Purgatorio”. Anche se il motto è tradizionale, la fondatrice ne ritrova la dimensione mistica: la comunione dei santi che orienta tutta la vita religiosa ausiliatrice. Al Purgatorio come luogo di espiazione, secondo l’espressione dei predicatori del diciannovesimo secolo, ella preferisce il Purgatorio anche come esperienza e crogiuolo dell’amore divino. Infatti l’amore ardente di Dio che la consuma, la fa comunicare all’esperienza dell’amore purificatore di coloro che si incontrano definitivamente con Dio.  Nel 1859 sceglie come “ spina dorsale” di questa nuova congregazione religiosa la spiritualità di sant’Ignazio di Loyola che dà a tutto l’istituto una forte carica apostolica. Padre Beckx, generale della Compagnia di Gesù, le scrive il 14 giugno 1860: “ La devozione alle anime del Purgatorio è sempre stata cara alla nostra Compagnia, e uno dei miei predecessori, il padre Lainez, immediato successore di sant’Ignazio, vedendola come completamento del fine del nostro istituto, ne ha fatto l’oggetto di una raccomandazione speciale…”.

Le suore sono formate spiritualmente a ed umanamente, per essere contemplative nell’azione cioè cercare e trovare Dio in tutte le cose. Ciò apre ad un dinamismo apostolico tanto forte che nel 1867, quando non ci sono che una “ manciata” di suore soltanto, suor Maria della Provvidenza accetta di inviarne alcune in Cina. Questo invio in Asia fu possibile perché la fondatrice formulava così la missione dell’istituto: “ Andare dalle profondità del Purgatorio fino agli estremi confini della terra”. Muore a Parigi il 7 febbraio 1871 a soli 45 anni. Il papa Pio XII la proclama beata nel 1957. Attualmente le suore Ausiliatrici del Purgatorio sono oltre 650 e sono diffuse in 24 paesi nei 4 continenti.

Don Marcello Stanzione

 
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