Santa Faustina Kowalska e le anime del Purgatorio |
In questo mese di novembre consacrato alla preghiera per l’anima dei nostri cari morti, è interessante vedere il rapporto dei santi con le anime del Purgatorio. Faustina era una semplice suora della congregazione religiosa “Beata Vergine Maria della Misericordia”, nata il 25 agosto del 1905 nel paesino Glogow (distretto Swinica, Polonia) e morta trentatreenne il 5 ottobre del 1938 a Cracovia,che ebbe, sebbene di scarsa educazione scolastica, un grande carisma mistico. Ancora da arcivescovo di Cracovia, Papa Giovanni Paolo II, di venerata memoria, aprì il processo di beatificazione, cercando di farsene promotore. Come mai? Perché questa suora è da inserire nella linea dei grandi mistici. Per molti anni fu lo stesso Cristo ad essere la sua guida, la nominò ambasciatrice della misericordia divina, chiedendole di far dipingere un quadro che lo raffigurasse come re della misericordia. Nella vita di questa mistica, anche le anime del Purgatorio, in numerose occasioni, erano una realtà ... ... percettibile e visibile, come si evince da molteplici annotazioni nel diario della giovane polacca, che incominciò a scrivere su incarico del suo confessore, il teologo e pio sacerdote il beato Sopocko defunto nel 1975 ad 86 anni. L’originale testo polacco venne pubblicato solo nel 1981. Nel 1925 suor Faustina scrive sul suo Diario: “ Poco tempo dopo mi ammalai. La cara Madre Superiora mi mandò, insieme ad altre due suore, a passare le vacanze a Skolimòw, un po’ fuori Varsavia. In quel tempo domandai al Signore Gesù: “ Per chi ancora devo pregare?”. Gesù mi rispose che la notte seguente m’avrebbe fatto conoscere per chi dovevo pregare. Vidi l’Angelo Custode, che mi ordinò di seguirlo. In un momento mi trovai in un luogo nebbioso, invaso dal fuoco e, in esso, una folla enorme di anime sofferenti. Queste anime pregano con grande fervore, ma senza efficacia per se stesse: soltanto noi le possiamo aiutare. Le fiamme che bruciavano loro, non mi toccavano. Il mio Angelo Custode non mi abbandonò un solo istante. E chiesi a quelle anime quale fosse il loro maggior tormento. Ed unanimemente mi risposero che il loro maggiore tormento è l’ardente desiderio di Dio. Scorsi la Madonna che visitava le anime del Purgatorio. Le anime chiamano Maria “Stella del Mare”. Ella reca loro refrigerio. Avrei voluto parlare più a lungo con loro, ma il mio Angelo Custode mi fece cenno d’uscire. Ed uscimmo dalla porta di quella prigione di dolore. Udii nel mio intimo una voce che disse: “ La mia Misericordia non vuole questo, ma lo esige la giustizia”. Da allora sono in rapporti più stretti con le anime sofferenti del Purgatorio”. Nel 1933 la suora scrive : “ Una volta venne a trovarmi una delle nostre suore, che era morta due mesi prima. Era una suora del primo coro. La vidi in uno stato spaventoso. Tutta avvolta dalle fiamme, con la faccia dolorosamente stavolta. L’apparizione durò un breve momento e scomparve. I brividi trapassarono la mia anima, ma pur non sapendo dove soffrisse, se in Purgatorio o all’Inferno, raddoppiai in ogni caso le mie preghiere per lei. La notte seguente venne di nuovo ed era in uno stato ancora più spaventoso, tra le fiamme più fitte, sul suo volto era evidente la disperazione. Rimasi molto sorpresa di vederla in condizioni più orribili, dopo le preghiere che avevo offerto per lei e le chiesi: “ non ti hanno giovato per nulla le mie preghiere?”. Mi rispose che le mie preghiere non le erano servite a nulla e che niente poteva aiutarla. Domandai: “ E le preghiere fatte per te da tutta la Congregazione, anche quelle non ti hanno giovato niente?”. Mi rispose: “ Niente. Quelle preghiere sono andate a profitto di altre anime”. E io le dissi: “ Se le mie preghiere non le giovano per niente, la prego di non venire da me”. E scomparve immediatamente. Io però non cessai di pregare. Dopo un certo tempo venne di nuovo da me di notte, ma in uno stato diverso. Non era tra le fiamme come prima ed il suo volto era raggiante, gli occhi brillavano di gioia e mi disse che avevo il vero amore per il prossimo, che molte altre anime avevano avuto giovamento dalle mie preghiere e mi esortò a non cessare di pregare per le anime sofferenti nel Purgatorio e mi disse che essa non sarebbe rimasta a lungo in Purgatorio. I giudizi di Dio sono veramente misteriosi!”. Nel diario della suora alla data del 9 luglio 1937 così è scritto : “ Questa sera è venuta da me una delle suore defunte: mi ha chiesto un giorno di digiuno e di offrire per lei in quel giorno tutte le pratiche di pietà. Le ho risposto che ero d’accordo. Il giorno dopo fin dal mattino ho espresso l’intenzione di offrire tutto a favore di quella suora. Durante la santa Messa per un momento, ho provato nell’anima una fame così grande di dio che mi sembrava di morire per il desiderio di unirmi a lui. La cosa è durata un breve momento, ma ho capito che cos’è la nostalgia delle anime del Purgatorio. Subito dopo la santa Messa ho chiesto alla madre superiora il permesso per il digiuno, ma non l’ho ottenuto perché sono ammalata. Quando sono entrata in cappella, ho sentito queste parole: “ Se lei, sorella, avesse digiunato, avrei ottenuto il sollievo soltanto questa sera, ma per l’obbedienza, che le ha proibito di digiunare, ho ottenuto il sollievo immediatamente. L’obbedienza ha un grande potere”. Dopo tali parole udii: “ Dio gliene renda merito”. Il 1 febbraio 1938 suor Faustina annota sul suo diario: “ Quando entrai per un momento in cappella, il Signore mi fece conoscere che fra le anime che sceglie ne ha alcune elette in modo particolare, che chiama ad una santità superiore, ad una santità superiore, ad un’unione eccezionale con Sé. Sono anime serafiche, dalle quali Iddio esige che lo amino più delle altre anime, benché, vivano tutte nello stesso convento; talvolta però questo amore più intenso lo esige da una sola anima. Quest’anima comprende la chiamata, poiché Iddio gliela fa conoscere interiormente, però può seguirla e può anche non seguirla. Dipende dall’anima rispondere alla chiamata dello Spirito Santo oppure opporsi allo stesso Spirito Santo. Ho saputo che c’è un luogo in Purgatorio, dove le anime espiano di fronte a dio per colpe di questo genere. Questa fra le varie pene è la più dura. L’anima segnata in modo particolare da Dio si distinguerà ovunque, in Paradiso, in Purgatorio e all’inferno. In Paradiso si distingue dalle altre anime per una gloria maggiore, per lo splendore e per una più profonda conoscenza di Dio. In Purgatorio per una sofferenza più acuta, poiché conosce più a fondo e desidera più violentemente Iddio”. Suor Faustina Kowalska e stata canonizzata da Giovanni Paolo II nel 2000. Don Marcello Stanzione |
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