Sant'Orsola e compagne |
Nel primo millennio di storia cristiana, Orsola era una delle sante tra le più conosciute ed amate. Fu protagonista di una leggenda che incontrò un favore popolare enorme in tutto il medioevo. “Orsola e le sue compagne” è stato anche uno dei soggetti preferiti dai disegnatori di vetrate, pittori e ricamatori. La leggenda parla di Orsola, o Ursula, vergine e martire, e di altre undicimila caste compagne. Essa trae origine da una iscrizione, risalente al 400 circa, che attesta la costruzione a Colonia di una chiesa in onore di alcune martiri e vergini. Secondo una delle leggende più diffuse, Orsola, vissuta nel III secolo, era la figlia di un re britannico, dotata di una rara bellezza e spiritualità. Prese la decisione di consacrare a Cristo la propria verginità e quindi respinse con determinazione le insistenti proposte di matrimonio di un principe pagano. Di fronte alla minaccia di una guerra, Orsola, consigliata da un angelo, finse di acconsentire alle nozze ma chiese ... ... e ottenne una dilazione di 3 anni, durante i quali il promesso sposo avrebbe dovuto apprendere i contenuti della fede cristiana. Alla giovane Orsola vennero affidate dieci compagne, della sua stessa età e di pari nobiltà, ciascuna delle quali accompagnata da un seguito di mille damigelle imbarcate a bordo di undici triremi. Allo scadere dei 3 anni, le undicimila vergini salparono verso il continente ma vennero colte da una furiosa tempesta che le gettò nella foce del Reno. Di qui le giovani donne giunsero a Colonia, dove Orsola, misteriosamente, ricevette la profezia del martirio; sbarcarono prima in Germania e poi si diressero pellegrine verso Roma. Ma mentre si trovavano sulla via del ritorno, nei pressi di Colonia, tutte le giovani vergini vennero trucidate dagli Unni di Attila che avevano cinto d’assedio la città. Anche Orsola, dopo aver respinto il loro capo, Attila, venne trafitta da una freccia. Il loro sacrificio però non fu vano, poiché i barbari colpiti da un’apparizione divina, vennero messi in fuga e così la città di Colonia fu risparmiata dall’assedio degli Unni. Orsola ha compiuto la sua missione con una costanza straordinaria. La Beata Anna Caterina Emmerich, nelle sue Visioni, rivelate e trascritte al poeta Brentano, riguardo al martirio di sant’Orsola riferisce che l’arcangelo Raffaele le era stato dato per guida: fu egli che le annunciò la sua missione e che le disse che Dio non voleva che tante donne fossero consegnate preda alle selvagge orde degli invasori Unni. Esse dovevano morire come fanciulle ancora innocenti prima di poter cadere nel peccato. L’arcangelo Raffaele le apparve diverse volte, le ordinò di andare a Roma con le sue compagne. Abbastanza prima di Colonia (luogo del loro martirio), l’angelo Raffaele apparve ancora una volta ad Orsola in una visione e le disse tutto quello che avrebbe dovuto fare e fra le altre cose che doveva opporre resistenza fino a che tutte quelle che erano con lei fossero state battezzate. La storia di Orsola e delle sue undicimila compagne martiri, probabilmente è sorta a causa dell’errata interpretazione di una iscrizione ormai perduta, sulla quale sarebbe stato aggiunto un trattino orizzontale sopra il numero XI. Quel segno, nella grafia altomedievale, poteva trasformare le unità singole in migliaia e in tal modo il numero XI diventò undicimila vergini e martiri. Il culto a sant’Orsola si diffuse rapidamente in tutto il mondo cristiano in modo particolare grazie al forte impulso dato dai padri dell’ordine cistercense. E’ nel XV secolo che il culto alla martire raggiunse il suo culmine, infatti per festeggiarla il popolo usava le cosiddette “ navicelle di Orsola” chiara rappresentazione della nave utilizzata dalla santa. Nel sedicesimo secolo sant’Angela Merici fondò a Brescia il primo ordine secolare femminile della storia della Chiesa, rivolto all’istruzione delle ragazze e pose sotto la protezione della martire i membri del nuovo ordine che furono chiamate Orsoline che diffusero anche la devozione all’angelo custode tra le loro alunne. Sant’Orsola che la Chiesa festeggia il 21 ottobre, è la patrona di Colonia in Germania, e si invoca per ottenere un matrimonio felice, contro le scottature e per una buona morte nella fede cattolica. Don Marcello Stanzione |
< Prec. | Pros. > |
---|