Per il momento il pericolo è scampato, ma occorre tuttavia tenere alta la guardia |
Per il momento il pericolo è scampato, ma occorre tuttavia *tenere alta la guardia*, per evitare che il reato di omofobia.Fa naufragio di fronte ad una pregiudiziale di costituzionalità, sollevata dall’Udc, la proposta di legge di Paola Concia del Pd, Antonio di Pietro e Federico Palomba di Italia dei Valori, mirante ad introdurre nel codice penale un’aggravante per reati commessi con finalità inerenti l’orientamento sessuale (la proposta di legge è nota – impropriamente -come legge anti-omofobia). *La posta in gioco*. Questa volta il Parlamento – grazie anche alla mobilitazione, principalmente su Internet, delle associazioni cattoliche e all’impegno profuso dai parlamentari dell’Udc (in particolare Luca Volontà e Luisa Santolini) e da alcuni parlamentari del Pdl (Alfredo Mantovano, Maurizio Lupi, Isabella Bertolini, Maurizio Bianconi, Barbara Saltamartini, Alessandro Pagano, Raffaello Vignali, Renato Farina) e della Lega (Massimo Polledri) - si è accorto della vera posta ... ... in gioco: non introdurre una sanzione di legge che già c’è, ma aprire la via, al di là della stessa lettera della legge, alla cosiddetta *«cultura di genere»* (gender) nel nostro ordinamento. *Una «cultura» che porta con sé una serie di richieste inaccettabili*: dal matrimonio omosessuale alla procreazione artificiale e all’adozione di bambini da parte di persone delle stesso sesso. *Il voto*. Schierati sulla tesi dei centristi 285 deputati, contrari 222, astenuti 13. Favorevoli alla pregiudiziale, oltre all’Udc, Lega (compatta) e Pdl (eccetto alcuni deputati ritenuti vicini alla posizioni di Gianfranco Fini che hanno votato assieme al Pd). I dissidenti del Pdl sono stati: Carmelo Briguglio, Giuseppe Calderisi, Benedetto Della Vedova, Chiara Moroni, Flavia Perina, Mario Pepe, Roberto Tortoli, Adolfo Urso e soprattutto Italo Bocchino che del Pdl è vicecapogruppo, e che in aula ha parlato a nome del gruppo, votando però alla fine con l’opposizione. Nel Pdl si sono registrate anche dieci astensioni. Hanno votato contro la pregiudiziale Idv e Pd, con la sola eccezione di Paola Binetti, provocando poi le ire del segretario del Pd, Dario Franceschini. *Il punto della questione*. La proposta di legge Concia è stata respinta perché *il Parlamento ha ritenuto che contenesse in sé un rischio gravissimo, cioè quello di provocare una discriminazione nei confronti di chi omosessuale non è*, proprio in virtù dell’introduzione nel codice penale di un’aggravante specifica, tesa a creare una sorta di super- protezione riconosciuta solo e soltanto alle persone che si dichiarano omosessuali. Il legislatore, insomma, in questa occasione ha saputo guardare lontano. *E ha fatto anche di più: ha saputo riconoscere quello che appare come il rischio più elevato per una comunità civile: l’introduzione di un nuovo reato di opinione*. Un reato nel quale sarebbe potuto cadere, ad esempio, chi avesse pubblicamente sostenuto la bontà sociale del matrimonio storicamente definito, ovvero fra un uomo e una donna. Con simili norme per i portatori di questa opinione si sarebbe aperta la porta all’imputazione per «discriminazione» nei confronti di quanti, appunto gli omosessuali, non possono accedere al matrimonio fra persone dello stesso sesso. Per il momento il pericolo è scampato, ma occorre tuttavia *tenere alta la guardia*, per evitare che il reato di omofobia, ideologicamente inteso, divenga una sinistra realtà. *Regina e Madre dell’Italia, prega per noi!* Buona giornata. Giuseppe Biffi |
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