L'Opus Dei e la festa dei Santi Angeli Custodi |
Il 2 ottobre 1928 un sacerdote spagnolo, Josemaria Escrivà de Balaguer, nel corso di un ritiro spirituale presso i padri lazzaristi, sente le campane della vicina chiesa di Nostra Signora degli Angeli e “vede” l’Opus Dei: tutti gli uomini, di qualsiasi stato e condizione sono chiamati alla santità e all’apostolato lì dove si trovano, in mezzo alle occupazioni umane più normali, vivendo eroicamente tutte le virtù, nell’esercizio del proprio lavoro professionale. “ Si sono aperti i cammini divini della terra”, affermava il fondatore dell’Opera che in seguito la Chiesa ha canonizzato. Quarant’anni più tardi lo Spirito Santo, nel Concilio Vaticano II ha ratificato questa intuizione di san Escrivà e proclama solennemente la vocazione universale alla santità di tutti i fedeli laici che in forza del loro battesimo possono e devono essere santi come i religiosi e i sacerdoti. Oggi l’Opus Dei, frutto degli Angeli Custodi che festeggiamo il 2 ottobre è una stupenda realtà del cattolicesimo, una ... ... prelatura personale presente in tutto il mondo con decine di migliaia di membri che si sforzano di vivere un cristianesimo coerente, coltivando in particolar modo l’amicizia con il proprio angelo custode. Vi sono numerose pie tradizioni locali o leggende nella Chiesa di Dio, su dei fatti, storicamente stabiliti o meno, che non sono evidentemente oggetti di fede. E riconoscendolo, noi non pretendiamo né includere, né confermare la veridicità e l’autenticità di queste tradizioni, di cui ognuna costituisce un caso a sé e necessità di uno studio particolare. L’Angelo custode, che veglia su ognuno di noi, non è tra queste pie credenze, non è cioè una leggenda a cui si può credere o meno. La sua esistenza e le sue funzioni sono parole del Vangelo. È Gesù stesso che ci ha portato la sua testimonianza, nella sua lezione sullo scandalo, sul valore dell’anima dei fanciulli, sul pericolo d’intaccare la loro innocenza e di portarli al male. Ognuno di questi piccoli ha vicino a sé un angelo custode e quest’angelo, “sempre in presenza del Padre celeste”, in contemplazione della sua santità e della sua gloria ; si fa accusatore contro le cattive coscienze colpevoli di scandalizzare l’anima di questi fanciulli. Bella e confortante dottrina sugli angeli custodi ! Ognuno di noi è stato fanciullo e la Buona Provvidenza gli ha dato uno spirito potente, benefico, vigilante ai suoi fianchi : il Nostro Santo Angelo Custode. Attorno ai grandi della terra, vi è sempre una custodia, dei soldati o dei servitori. Non si possono avvicinare i potenti senza passare dal servizio di guardia o di scorta, incaricato di proteggerli e di organizzare intorno ad essi i loro incontri sociali. Ogni anima, agli occhi di Dio, è una persona umana, marcata di nobiltà dalla sua rassomiglianza col Creatore, a più forte ragione se si tratta di un cristiano, con la sua dignità di figlio adottivo di Dio. Ed a quest’anima Dio ha dato un Angelo custode, che veglia su di essa, sui suoi interessi spirituali ed anche materiali. Noi possiamo, noi dobbiamo pregare il nostro Angelo custode. È un amico che s’interessa di noi. È un essere potente che ci è favorevole, esecutore dei disegni di Dio a riguardo nostro, ma egli stesso è una persona, uno spirito, al quale dobbiamo dire le nostre preoccupazioni, i nostri bisogni, i nostri desideri. Singolare solidarietà quella posta da Dio nel piano della Creazione e della Redenzione ! Essa sorpassa i legami creati tra Dio e le sue creature, tra Adamo ed il genere umano, tra il Cristo, questo novello Adamo, e tutti gli uomini di tutti i tempi, di tutti i luoghi, tra gli uomini, gli uni di fronte agli altri, nella loro comune fraternità. La solidarietà unisce il cielo alla terra, agli Angeli, agli Uomini. Ognuno di noi ha il suo Angelo vicino a lui, il suo buon Angelo custode. Caro Angelo custode, io non ti vedo ; tu sei uno spirito. Io ti so presente come so che è presente e vivente la mia anima invisibile. Mi affido a te. Proteggemi contro il male del peccato, contro i rischi di ogni tipo che assalgono l’anima ed il corpo quaggiù. Vigila su di me! Don Marcello Stanzione |
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