Nostra Signora della Pace |
Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions Il giorno 8 settembre, la chiesa celebra la nascita della Madonna. E’ anche la festa titolare del duomo di Milano. Le cui guglie sono sormontate dalla celebre “ Madunina”… La devozione a Maria nascente o anche Maria Bambina è diffusissima in tutto il mondo cristiano. In Lombardia, molte donne, in onore di questa nascita, portano il nome di Bambina. Il giorno 8 settembre però la Vergine viene invocata anche sotto il titolo di Nostra Signora della Pace, infatti tutto quello che è Dio, tutto quello che è di Cristo è per il fatto stesso dal lato della pace. Egli vuole la giustizia, l’ordine, la carità. Cristo ha fatto dell’amore di Dio e dell’amore fraterno il suo grande comandamento. E questo non è solo un orientamento di pace, ma il fondamento indispensabile ad ogni pace. Questa semplice considerazione basta a catalogare la Madonna a fianco della Pace e ad associare il suo nome a questa realtà felice e beata verso la quale vanno tanti desideri umani, ... ... ai nostri giorni soprattutto, così privi di pace. Ma c’è di più. Le parole della liturgia nella preghiera della Messa di questa festa mariana, sembrano ben attribuire a Maria un’azione personale ed efficace per quel che riguarda la pace. La scelta dei testi liturgici presi dalla Sacra Scrittura o composti dalla Chiesa, hanno un significato, per niente fortuito, ma ricercata da essa per provocare salutari riflessioni nel popolo cristiano. Associando l’idea della Pace alla nascita della Santissima Vergine, la liturgia esprime un pensiero assai interessante da approfondire. Dio ha fatto dell’Incarnazione di suo Figlio, della sua opera terrestre la Redenzione, i fattori stessi della pace tra il cielo e la terra, tra l’Altissimo offeso dal peccato dell’uomo e la sua creatura colpevole e schiacciata dalla sua disubbidienza e della sua infedeltà. Col Cristo, la pace è fatta nell’ordine delle relazioni divino - umane. Ed è la pace, la purificazione, la giustificazione, la santificazione soprannaturale, cioè la pace del perdono e dell’arricchimento spirituale della filiazione divina fatta dall’uomo. Su questo piano di bontà e di misericordia, costruttrice di pace dal Cristo, Maria è lo strumento di Dio. Il giorno della sua nascita merita di essere salutato con gioia dal popolo di Dio, è il giorno dell’inizio della realizzazione della promessa di salvezza, animatrice della fede d’Israele nel Messia. È un giorno dove ad una nascita si collega una serie ininterrotta di grazie e di benefici che la parola Pace riassume molto esattamente. “La pace sulla terra agli uomini di buona volontà”, cantata dagli Angeli. “La gioia dell’uomo di pace”, predicata dal Signore, trovano in Maria, nella sua corrispondenza alla sua Vocazione, al Messaggio dell’Annunciazione non uno strumento passivo, ma veramente cosciente e docile tra le mani dell’Onnipotente. La pace, “dono di Dio” portata sulla terra, ha ricevuto, con Maria, la collaboratrice comprensiva, generosa e raccolta davanti al pensiero divino e serva attiva nella sua esecuzione per far crescere la pace nel mondo. Il sentimento cristiano è così persuaso dell’unione provvidenziale tra Maria e la Pace che le preghiere alla Madonna, in tutti i secoli ed in tutti i luoghi, si sono fatte numerose, fiduciose tra i duri momenti delle guerre tra nazioni, così come in tutte le ore di discordia, quali che ne siano l’estensione ed il carattere. Quando la Chiesa, alle litanie della Santa Vergine, ha aggiunto questa nuova invocazione : Regina della Pace, prega per noi, essa ha corrisposto al sentimento unanime della devozione verso la Madonna, sempre e soprattutto rivolta verso di Lei nei giorni di patimento e di guerra, chinata sulla sua culla in questa festa della Natività che è valso al mondo un accrescimento dei mezzi di pace offerti “agli uomini di buona volontà”. di don Marcello Stanzione |
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