Vicenda Boffo - secondo aggiornamento |
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... Il Riformista”. Santa Sede e Cei sembrano ormai concordi sul fatto che l’attacco a Boffo sia stato in qualche modo “guidato”. Anche se, nella telefonata che il Papa ha fatto al numero 1 dei vescovi Bagnasco per avere ragguagli sulla vicenda, si deve notare che il Papa ha dato il suo sostegno alla Cei, non a Boffo. Questi è sceso a Roma martedì per parlare con Bagnasco. Non tanto per rassegnare le dimissioni e vedersele rifiutare (lo aveva già fatto all’inizio della vicenda), quanto per difendere la sua posizione. E d’altronde, lo stesso Boffo definisce la notizia delle dimissioni “una semplice deduzione: semmai una decisione in questo senso fosse presa, i primi a saperlo sarebbero i giornalisti”. La linea è quella dettata dalle pagine di Avvenire: nessuno scritto di Boffo (una decisione concordata con Bagnasco?), gli attestati di stima in prima, e un articolo in cui si nega che ci sia stato un patteggiamento, “perché non c’è stato alcun processo a suo carico: non c’è riferimento a relazioni di tipo sessuale, se non, incidentalmente, a quelle della querelante con il compagno”. La donna ha deciso di non parlare. “Una vicenda che appartiene al passato, ormai chiusa. E’ stata violata la mia privacy”. È una linea seguita anche dalla Cei: i vescovi hanno deciso di non commentare le indiscrezioni che raccontavano delle dimissioni di Boffo. “Non ce n’è bisogno – ha sottolineato un prelato – non dobbiamo rispondere ad ogni articolo di giornale e in questo momento forse è meglio il silenzio”. Anche il cappellano di Montecitorio, monsignor Rino Fisichella, sposa questa linea: “Conoscete la mia propensione a parlare con i giornalisti, ma quando non posso, non posso”. Nell’udienza del mercoledì, Benedetto XVI dice parole che, pur senza riferirsi esplicitamente al caso Boffo, spiegano qual è il modus operandi della Chiesa. “Dio – ha detto il Papa – persegue le colpe, ma protegge i peccatori, purché sappiano dire no ai vizi del mondo, e avere il coraggio di un radicale cambiamento di vita”. Il Papa aggiunge poi a braccio: “Vogliamo sperare che la sua bontà, la gioia che iene dalla forza della fede per mezzo dell’austerità del no ai vizi del mondo tocchi anche il nostro cuore”. Come a sottolineare che la Chiesa non avrà (né ha) il dito puntato contro il direttore di Avvenire. Ma lo stesso Papa è stato molto cauto: non ha dato sostegno diretto a Boffo, ma solo alla Cei, nella sua telefonata con Bagnasco. di Andrea Gagliarducci |
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