Prostituzione e pornografia su internet |
Secondo un sondaggio effettuato a livello mondiale dalla Symantec Corpnn si è accertato che i minorenni ricercano in internet nei vari motori di ricerca soprattutto le parole sesso e pornografia. Tali termini sono ricercati soprattutto su Youtube, Google, Facebook e Myspace. La ricerca rivela non solo che i genitori in genere sono poco attenti a ciò che i loro figli cercano e vedono su internet ma che i ragazzi apprendono notizie sulla sessualità non tanto dalla famiglia, dalla scuola, dalla Chiesa o da altre agenzie educative qualificate ma da internet che quasi sempre dà informazioni sul sesso legata soprattutto da ragioni commerciali( vendere materiale porno e trovare clienti per la prostituzione) e poco o niente valoriali. Inoltre Msn e le chat room sono linee aperte alla pedofilia e ciò al di là dei servizi offerti. A livello di Chiesa Cattolica la diffusione della pornografia è un gravissimo problema pastorale. Tantissimi si allontanano dalla fede e dalla pratica cristiana a causa ... ... dei loro istinti sessuali disordinati che non vogliono correggere e che anzi sono alimentati dall’uso abituale alla pornografia. Il problema della pornografia non riguarda solo la morale religiosa ma coinvolge la decadenza o meno di una società civile ed è interessante notare che tutti i reggimi comunisti, che pure non si ispiravano ad una visione confessionale e religiosa dell’esistenza, l’hanno sempre combattuta. Proprio recentemente la Cina ha impedito a tutti i siti pornografici di poter accedere sul proprio territorio. Il termine pornografia è di provenienza greca e rimanda originariamente a ciò che riguarda la prostituzione e quindi il “commercio” con le prostitute. La pornografia indica dunque l’attività genitale sessuale in relazione ad una vendita, ad un consumo, mettendo da parte le altre dimensioni umane della sessualità, separando quindi l’uso della genialità del corpo dalla persona tutta intera. Dietro la pornografia moderna, non vi è solo un disordine o uno squilibrio abnorme degli istinti sessuali, che indubbiamente ogni essere umano normale fa fatica a gestire non sempre correttamente, ma, almeno nei paesi di antica tradizione cattolica, vi sono dei precisi presupposti ideologici spesso di matrice ateistica ed anticattolica. Tra l’altro la pornografia moderna ha uno dei suoi padri nel famoso marchese De Sade, da cui proviene il termine sadismo, che è la forma di perversione di chi prova piacere erotico ed eccitamento sessuale dalla sofferenza di altre persone. Il marchese De Sade (1740-1814), che morì in manicomio, scrisse numerosi romanzi ripieni di ossessione sessuale deviata e, nonostante il fatto che una parte di essi sia andata distrutta, i suoi scritti superstiti furono raccolti in quindici volumi. Il Santo Padre Benedetto XVI nel 2009 ricevendo in udienza i partecipanti al Congresso promosso dall’Università Lateranense in occasione del 40° anniversario dell’Enciclica Humanae Vitae, di Paolo VI, ha affermato: “Se l’esercizio della sessualità si trasforma in una droga che vuole assoggettare il partner ai propri desideri e interessi” allora ad essere minacciata è “la dignità della persona umana”. Sempre più i crimini a sfondo sessuale nella nostra società occidentale sono in vertiginoso aumento. Stranamente non si afferma però che la causa principale di tale situazione è il grande boom della pornografia e delle proposte di prostituzione che proprio internet oggi diffonde con estrema disinvoltura. Riguardo alla prostituzione è vergognoso che sui vari siti di annunci come kijiji, olx, joy, excite, ecc. insieme agli annunci vari di vendita di auto e moto, di arredamento e di tutto per i bambini vengano proposti anche incontri tipo donna cerca uomo, donna cerca donna, uomo cerca donna, uomo cerca uomo e scambio di coppie con relative foto, numeri di cellulari e talvolta le varie prestazioni sessuali offerte ed il relativo compenso pecuniario, tali annunci sono poi divisi per regioni e città d’Italia ed offrono ai sociologi un interessante specchio della prostituzione del nostro paese.. Sempre più si usa riguardo alle prostitute il termine escort e si vuol far passare la loro attività come un lavoro dignitoso come qualsiasi altro lavoro. Ed è ipocrita affermare poi come scrivono questi siti che tali annunci sono destinati ad un pubblico adulto e consenziente e che chi propone tale servizio non ha nessuna relazione con gli inserzionisti perché qualsiasi bambino o adolescente può collegarsi a tali turpitudini, inoltre per la dottrina cristiana la lussuria sia dei minorenni che degli adulti è sempre un peccato grave. Infatti il Compendio del catechismo della Chiesa Cattolica al numero 492 afferma: “ Sono peccati gravemente contrari alla castità. Ognuno secondo la natura del proprio oggetto: l’adulterio, la masturbazione, la fornicazione, la pornografia, la prostituzione, lo stupro. Gli atti omosessuali. Questi peccati sono espressione del vizio della lussuria. Commessi su minori, tali atti sono un attentato ancora più grave contro la loro integrità fisica e morale.”. Riguardo poi al compito delle autorità civili il Compendio al numero 494 afferma che esse, in quanto tenute a promuovere il rispetto della dignità della persona, devono contribuire a creare un clima favorevole alla castità, anche impedendo, con leggi adeguate, la diffusione di talune delle suddette gravi offese alla castità, per proteggere soprattutto i minori e i più deboli. La pornografia su internet tende poi a presentarsi sempre più come un fatto di libera scelta dei cittadini e come un fenomeno normale della vita. E’ interessante notare che su Wikipedia esiste il profilo, anche di diverse pagine, di numerose pornostar nostrane con la loro relativa filmografia e con il rimando ai loro siti ufficiali con tanto di foto pornografiche dove magari si sottolinea che parte dei proventi della vendita dei loro films andrà in beneficenza per i terremotati dell’Abruzzo o per la causa della protezione animali o per altri fini umanitari, per cui chi compra materiale pornografico fa pure una buona azione!!! A causa delle forti carenze educative della famiglia, della scuola e purtroppo anche di tante agenzie cattoliche, è oggi soprattutto la pornografia ad informare gli adolescenti sull’attività sessuale e ciò può causare seri danni psicologici e condizionare la futura vita di coppia in un senso sbagliato. Si cerca di far entrare la pornografia nella normalità di vita dei ragazzi non solo tramite internet ma anche attraverso i cartoni animati e le riviste, a questo riguardo negli Stati Uniti si possono contare oltre 350 riviste pornografiche per teenager. La pornografia fa del terrorismo psicologico soprattutto verso coloro che non riuscendo ad affrontare la vita e le persone trovano in essa un sostituto immaginario, un’amante di carta o di celluloide o in rete. Il danno è enorme, perché il giovane che è per sua natura timido e complessato, gratificato erroneamente dalla pornografia, difficilmente saprà affrontare il “rischio di aprirsi agli altri” con vera maturità. La pornografia insiste sugli istinti disordinati, che noi tutti dobbiamo sforzarci di controllare, sui punti oscuri del carattere che invece soprattutto il giovane dovrebbe, un po’ alla volta, con l’aiuto degli altri (specialmente, se si è cattolici, con la direzione spirituale nel sacramento della confessione), imparare non a reprimere, ma ad ordinare sapientemente. La pornografia su internet invece crea il luogo nascosto dove il disordine morale può sfogarsi segretamente, separato dalla vita ufficiale del giovane. Crea così personalità fragili dalla doppia vita. Vi è uno stretto legame, come ho già accennato all’inizio, tra la pornografia e la violenza sessuale: non è raro infatti il caso del maniaco che uccide qualcuno, magari una prostituta che ha contattato tramite internet, dopo aver visto un film di violenza a luci rosse o aver navigato su siti hot. E’ interessante il fatto che sono state raccolte ampie ed indiscutibili prove sulla capacità che i mezzi di comunicazione sociale hanno di cambiare atteggiamenti, valori, modelli di comportamento nella sfera sessuale della gente comune, cioè di quella non predisposta al crimine. Un sociologo americano ricorda che perfino i bambini delle scuole elementari in una zona dell’Ohio nei lontani anni settanta si baciavano appassionatamente nel cortile dopo aver visto i film di 007 nei quali le donne avevano il compito di cadere fra le braccia del protagonista James Bond. I sociologi Eynsench e Nias concludono i loro studi affermando che tutti i tipi di condizionamento attuati dalla pornografia hanno effetti sui comportamenti maschili che sono pericolosi e dannosi per le donne. Lo scopo della pornografia è quello di separare l’attività sessuale dal mondo interiore fatto di affetto, di tenerezza, di volontà e di oblatività che la dovrebbe accompagnare; proprio l’assenza di questi atteggiamenti genera di solito la violenza sessuale dello stupratore. Il consumatore di pornografia ha bisogno di dosi sempre più massicce di stimoli sessuali e questo spiega anche la diffusione della pedopornografia sia etero che omosessuale. La nuova moralità del pornofilo è costituita dalle varie perversioni nelle quali egli non riesce più a scorgere il ridicolo, l’artificioso, l’abnorme, infatti incontrando una donna o un uomo, un bambino non riuscirà più a vedere la persona reale ma vi sovrapporrà l’immagine pornografica che domina la sua mente. In Italia,portali come Tiscali, Libero, Virgilio, ecc.. hanno abituato il proprio pubblico che visita la loro home per poter inviare la propria posta elettronica ad un abbondante ed ingiustificato nudo. Tale abitudine, secondo le regole del mercato, va mantenuta, anzi incrementata, si deve infatti fornire una certa quantità di pelle nuda per garantirsi che gli utenti non manchino mai. Spesso viene presentato un sesso morboso quando viene offerto una nudità che la persona interessata non aveva alcuna intenzione di esibire, abituando così gli utenti di tali portali ad essere dei “guardoni”, provocando loro in questo modo una – anche se lieve – deviazione sessuale che poi aprirà la via ad altre deviazioni più serie. Spesso tali siti di massa scavano nel passato di una diva in cerca di una sua foto di nudo concessa magari dieci o quindici anni prima, quando per poter lavorare nel mondo dello spettacolo, era costretta a questo genere di pose osé. Inoltre tali siti costantemente accennano all’elemento sessuale nella vita dei divi che vengono proposti come modello alla gente comune, proprio in quell’aspetto – particolarmente triste del mondo dello spettacolo – che è la difficoltà di mantenere legami stabili. Oggi i colpi più duri sono rivolti all’istituzione del matrimonio classico. Ultimamente sono stati al centro dell’attenzione di tali portali i baci saffici di diverse dive quasi per incrementare un lesbismo di massa fra le adolescenti. In conclusione la pornografia si combatte con una sana educazione al pudore ed un rinnovato senso di Dio e di rispetto verso se stessi e gli altri come il Santo Padre Benedetto XVI ed i suoi predecessori hanno sempre ribadito. “In una cultura sottoposta alla prevalenza dell’avere sull’essere – ha detto Ratzinger – la vita umana rischia di perdere il suo valore. Se l’esercizio della sessualità si trasforma in una droga che vuole assoggettare il partner ai propri desideri e interessi, senza rispettare i tempi della persona amata, allora ciò che si deve difendere non è più solo il vero concetto dell’amore, ma in primo luogo la dignità della persona stessa. Come credenti non potremmo mai permettere che il dominio della tecnica abbia ad inficiare la qualità dell’amore e la sacralità della vita”.. di don Marcello Stanzione |
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