San Pio X e gli Angeli di Dio |
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... catechismo assai famoso detto appunto di S. Pio X, del 1912, "il catechismo della dottrina cristiana". Tale catechismo era da valorizzare secondo le intenzioni del pontefice a, fianco del Catechismo Romano che conteneva le "spiegazioni più ampie" da offrire agli adulti. La logica che regge tutto il catechismo è espressa nella domanda n. 27 "Per vivere secondo Dio dobbiamo credere le verità rivelate da Lui e osservare i suoi Comandamenti con l'aiuto della sua grazia che si ottiene mediante i Sacramenti". Il catechismo di S. Pio X presenta gli Angeli come "puri spiriti" cioè "esseri intelligenti senza corpo" (parte I, capitolo III, domanda n. 54). L'interesse prevalente è quello della natura degli Angeli e viene offerta una precisa definizione dalla domanda n. 57: "Sono i ministri di Dio ed anche i nostri custodi, avendo Dio affidato ciascun uomo ad uno di essi". È messo in rilievo l'atteggiamento della chiesa verso gli Angeli: i cattolici li venerano come amici di Dio per i doni. che hanno da Lui, sapendo che in essi il Signore opera le sue meraviglie (n. 174). Il catechismo di S. Pio X invita i cristiani ad invocare gli Angeli per la loro potente intercessione presso Dio (parte III, sez. II, n. 429). Nel catechismo la funzione angelica è ridotta al livello individuale e il credente deve essere particolarmente grato verso l'Angelo custode, ascoltarne le ispirazioni e non offenderne mai la presenza con il peccato (parte I, cap. III, n. 53). di Don Marcello Stanzione |
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