Una scheda sull’insegnamento della religione a scuola. In Europa e in Italia |
Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions In alcuni Paesi l’insegnamento della religione è obbligatorio senza possibilità di alcuna alternativa. In altri, è considerato obbligatorio con possibilità di esenzione. In altri ancora chi non si avvale dell’insegnamento della religione deve partecipare a un corso di morale non confessionale. A guardare gli altri Paesi Europei, il panorama è molto variegato. Ma un minimo comun denominatore c’è: l’insegnamento della religione non è una questione secondaria. In Germania l’insegnamento della religione è parte integrante del curriuculum, tranne che nei lander di Berlino e Brema. Chi non si avvale dell’insegnamento della religione, può scegliere corsi di Etica o Filosofia. Ma, se sceglie la religione, questa ha lo stesso valore di tutte le altre discipline scolastiche, prevede una valutazione che è rilevante ai fini della promozione dello studente, ed è materia d’esame. Come accade in Romania e in Finlandia. Con delle differenze: in Romani si può scegliere tra l’insegnamento di ... ... religione di diverse confessioni oppure un altro insegnamento proposto dalla singola scuola; in Finlandia, oltre alla possibilità di attivare corsi di altre confessioni, in alternativa sono previsti corsi di “Morale pratica” e “visione del mondo”, attivabili sempre solo se richiesti da almeno tre alunni.
Nel Belgio fiammingo chi non si riconosce in nessun corso di religione confessionale può essere dispensato da tale corso. Ma, se lo sceglie, viene valutato, e il suo voto contribuisce a fare media con le altre materie di studio; diverso nel Belgio franco-germanofono: lì, chi non si avvale di un corso confessionale, deve partecipare a un corso di morale non confessionale, ma la valutazione viene verificata separatamente da quella di tutte le altre discipline. In Inghilterra, Galles e Irlanda è previsto un corso confessionale, ma non sono previste materie alternative se si sceglie di non frequentarlo. E in Italia? Per tutti coloro che non si avvalgono dell’Insegnamento della Religione Cattolica è prevista la possibilità di svolgere un’attività alternativa stabilita dalla singola scuola, di studiare da soli, di studiare assistiti da un docente o persino di lasciare l’edificio scolastico durante l’ora di religione. A differenza delle altre discipline, valutate in numeri, la religione è solo oggetto di giudizi, incrementa il credito scolastico alle superiori, ma non può essere materia d’esame. di Andrea Gagliarducci |
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