Luglio: il mese del culto al sangue preziosissimo di Cristo |
Nelle varie devozioni cattoliche, il mese di Luglio è consacrato al Preziosissimo Sangue di Cristo. Dopo un periodo di decadenza relativo ai secoli XVII e XVIII, Questa devozione al Preziosissimo sangue, ritrova il suo antico splendore e la sua feconda vitalità ad opera di san Gaspare del Bufalo che dalla meditazione teologica sul sangue di Cristo trae ricchezza di santità per se e per i fedeli, e la forza d’un apostolato diretto al rinnovamento della società del suo tempo, fondando la Congregazione dei missionari del Preziosissimo sangue. Nuovi impulsi a tale devozione verranno dal pontificato del beato Giovanni XXIII, in particolare dalla sua lettera apostolica “Inde a Primis”, primo documento pontificio avente il solo scopo di promuovere il culto del Preziosissimo Sangue. Ai nostri giorni i documenti del Concilio Vaticano II nelle loro affermazioni-chiave, menzionano esplicitamente il Mistero del Sangue: la sola Costituzione della Chiesa lo richiama 11 volte. Cristo tutto è Dio. ... ... La seconda Persona della Santissima Trinità, il Verbo, ha assunto due nature unite in essa e da essa. Ne risulta che il corpo umano di Cristo e l’anima umana di Cristo appartenendo ad una sola e stessa Persona divina, partecipano per Essa alla sua divinità. Il culto divino reso al Sacro Cuore è in effetti lo stesso culto reso al Sangue Redentore, la devozioni tipicamente cattoliche non sono altro che le applicazioni di questa verità dottrinale della divinità di Gesù. La liturgia del 1 luglio in onore del Preziosissimo Sangue, stabilita dal beato Pio IX, proponendo alla nostra riflessione questo Sangue Redentore, ci chiede nello stesso tempo l’adorazione dovuta a questo sangue divino e la riconoscenza che s’impone, in virtù d’una redenzione acquisita a prezzo della sua effusione sulla Croce. Senza dubbio, nell’atto redentore di Cristo, noi amiamo cogliere la volontà divina e la volontà umana del Salvatore. Di fronte al Padre, noi troviamo in Lui un atto d’umiltà, di sottomissione, d’obbedienza. “Gli olocausti ed i sacrifici non sono bastati a soddisfarti, allora ho detto vengo, o Padre, per fare la tua volontà”. Ma questa volontà di Gesù, nel compimento del piano divino, ha accettato la morte, l’effusione del sangue e di tutta la sua Passione come il prezzo singolarmente prezioso del nostro riscatto. Il sangue sparso ha sempre toccato la sensibilità umana. Il beneficiario del sacrificio del sangue sparso prova un senso particolare di gratitudine tanto più forte quanto più il suo cuore è nobile. Egli ama dare una nota della sua riconoscenza alla vittima sacrificata per lui, in proporzione stessa del sacrificio consentito a suo favore. Signore, ci è bello raccoglierci spesso davanti al tuo Sangue che ci ha offerto la Redenzione . Essi sono il segno di tanto amore a nostro profitto, di tanta misericordia da parte tua. Così noi siamo perdonati dalle nostre colpe e liberati del peso e della pena della nostra inimicizia con te. Quello che è meglio ancora è di diventare, per questa via di grazia, dei veri figli di Dio, di sorpassare la nostra propria natura per essere elevati fino a te ed avere una parte reale, come dei figli di famiglia, all’eredità nella casa ed alla tavola “del Padre che è nei cieli”. Ci piace infine, Signore, pensare che d’un modo del tutto umano, molto significativo per la nostra sensibilità, per l’effusione del tuo sangue, per un dono totale della tua vita, di questa vita presa per amore nel mistero della tua Incarnazione, tu abbia soddisfatto la giustizia divina offesa ed hai meritato per noi la salvezza, cioè la felicità senza limite di durata e d’intensità in Paradiso. Sangue del nostro Gesù, sii per l’anima nostra la bevanda che mi comunica la gioia, la fiducia e l’ottimismo che vengono dalla tua Redenzione. di Don Marcello stanzione |
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