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Il Demonio ed il decalogo degli Esorcisti PDF Stampa E-mail

Il Demonio ed il decalogo degli EsorcistiSe l’amore degli Angeli buoni prende tutte le forme e dispiega  prodigi d’ingegnosità per cercare di farci reagire contro il male e di condurci per il cammino della libertà e della volontà, verso l’accettazione del piano salvifico  di Dio su ognuno di noi, si può anche dire che l’odio del demonio, per una infernale emulazione della carità divina, sa farsi, nel male, tutto a tutti. Esso è estremamente ingegnoso e tutti i mezzi gli sono buoni per danneggiare l’umanità. Satana esiste … purtroppo! A Bernanos che gli chiedeva nel 1945, giusto dopo la seconda  guerra mondiale, quale era l’evento capitale di quel tempo, Malraux rispondeva già: “Il ritorno di Satana”. E lo stesso anno, Bernanos diceva già che essere cristiano, non è solamente credere in Dio, ma credere al Diavolo. Trent’anni più tardi comunque- questo aneddoto è stato citato dal grande predicatore e catecheta P. Bernard Bro, il 7 marzo 1976 nella sua prima Conferenza della Quaresima a Notre-Dame. ...

...  E poi, la negazione di Satana sopprimerebbe con un tratto di penna tutto il Cristianesimo: il peccato originale, la promessa del Redentore, l’Incarnazione, la Divinità di Cristo, la Chiesa ed i suoi Sacramenti, ed in conclusione tutta la nostra speranza… Vi è del male nel mondo, nessuno può negarlo, ed ancora occorre guardarlo obiettivamente, in faccia. Noi affermiamo che questo mondo è rotto e che ha perso il suo significato per opera di un essere personale che il Signore stesso ha smascherato: Satana. Colui che l’ha tentato, colui che Egli vedeva cadere dal cielo alla parola dei suoi Apostoli.

Dacché esistono, i Demoni conoscono tutti gli sforzi della vita umana. Essi sorpassano da ben lontano i migliori psicologi, e sono ben più esperti dei nostri moralisti e dei nostri politici. La loro potenza naturale è spaventosa. Essi possono scuotere i vostri spiriti, smuovere in voi le immagini che custodite delle cose. Essi possono far insozzare a proposito quelle che sanno le più pericolose, poiché vedono che voi le preferite. Possono consegnarvi al sogno e, attraverso incantevoli vapori, immettervi dei disegni tenebrosi. Se il vostro sangue si accende, essi possono infiammarlo maggiormente, se voi formate un cattivo desiderio, essi possono irritarlo fino alla frenesia. Alle vostre minime emozioni, essi indovinano i vostri segreti pensieri, essi sono infiniti nell’arte di esplorare le simpatie della vostra carne per le opere ch’essi persuadono; essi si scivolano come dei serpenti, si slanciano come dei leoni; essi possono legarsi a voi come la vostra ombra, vi bramano, vi assediano. L’aria ne è piena, come dice san Giovanni Crisostomo e non è da lontano ch’essi scoccano i loro dardi. Essi sono là dove voi siete, e se pretendete recarvi altrove, essi vi sono prima di voi. Possono influire sulla vostra salute, e causarvi, i due Testamenti ne fanno fede, delle reali malattie, crudeli, mortali. Essi possono tormentarvi in mille maniere, ossessionarvi!

Come si vede, e come ognuno di noi – purtroppo – può sperimentarlo, il regno satanico non è una parola vana. Nella tentazione che Gesù ha voluto subire nel deserto, e nel corso della quale ha visto Satana. Gli occhi negli occhi – è lui stesso che ha tenuto a narrare quella scena ai suoi Apostoli poiché nessuno di essi vi aveva assistito -, Satana ha ben dichiarato a Gesù mostrandogli il mondo: “A te darò tutta questa potenza… è a me che è stata rimessa. Io la dono a chi voglio. Tu dunque, se t’inginocchi davanti a me, essa sarà tutta tua!”.

La tentazione non è ristretta. Essa era alle dimensioni del pianeta e Satana aveva indovinato ch’essa era alle dimensioni di Gesù. E Gesù, da parte sua, chiamandolo a tre riprese (Gv. 12, 3 – 14, 30 e 16, 11) Satana “Principe di questo mondo”, è d’accordo con lui per riconoscergli una preponderanza su tutti i regni della terra.

D’altronde tutto il Vangelo deve essere pieno di azioni fatte da Cristo contro satana e da Satana contro Cristo. Ed è vero, non si può leggere il Vangelo senza esserne colpiti. Non si comprenderebbe nulla nei Vangeli senza la certezza dell’esistenza di Satana e della sua azione in mezzo a noi.

Si potrebbero portare alcuni esempi. Per esempio, Gesù inizia a predicare in Galilea e san Marco scrive che egli “caccia i demoni” (Mc. 1, 30), prima del Sermone sulla Montagna le folle si riuniscono intorno a lui, perché? San Luca ce lo dice: “Per essere guariti dalle loro malattie; e tutti quelli che erano tormentati dagli spiriti impuri erano guariti” (Lc. 6, 18). Quando si parla di Maria Maddalena, si precisa che Gesù  aveva cacciato da lei “sette demoni” (Lc. 8, 2). Quando Gesù invia i suoi apostoli a predicare in Galilea, egli dona loro il potere sui demoni. Quando essi sono di ritorno, egli dice loro tutto gioioso: “Io vedevo Satana cadere dal cielo come un lampo!” (Lc. 10, 17-20).

Quando Gesù guarisce la donna “che uno spirito rendeva inferma da 18 anni” e che il Capo della Sinagoga s’indegna perché era il giorno del Sabato, Gesù risponde: “Ipocriti! Forse che ognuno di voi, nel giorno del Sabato, non distacca dalla stalla il suo bue od il suo asino per portarlo a bere? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto legata per diciotto anni, non abbisognava ch’ella fosse guarita il giorno del Sabato?” (Lc. 13, 10-17).

E poi, vi è anche l’espulsione di quel demonio chiamato “Legione”, poiché essi erano numerosi nello stesso posseduto. ”Legione” chiede di essere inviato in una mandria di porci; Gesù lo permette e tutti i porci si gettano nel lago dove sono annegati (Mc. 5, 1-20).

Vedendo da questi pochi esempi, ed anche secondo i casi di possessione diabolica duramente constatati dagli esorcisti, senza dimenticare quelli che pullulavano intorno al Curato d’Ars, o come quelli che noi stesso abbiamo incontrati vicino a quel grande Servo di Dio che era Padre Pio, i demoni pongono ed intrattengono gli spiriti dei posseduti in uno stato morbido apparentato alla follia. Essi hanno una scienza penetrante. Nel Vangelo essi sanno chi è Gesù, s’inginocchiano davanti a lui, lo pregano, lo scongiurano per Dio, temono di essere da lui gettati nell’abisso, e per evitare questo, chiedono di essere inviati in una mandria di porci. Non appena vi si sono installati con una potenza non meno stupefacente per la loro versatilità, essi provocano la distruzione crudele e cattiva degli esseri in cui essi avevano richiesto di rifugiarsi. Timorosi, ossequiosi, potenti, malefici, versatili ed anche grotteschi, tutti questi segni, qui fortemente accusati, si ritrovano a dei gradi diversi negli altri racconti evangelici di espulsioni dei demoni.

E’ dunque impossibile, non solamente ad un cattolico, ma ad un uomo serio e che rifletta anche per poco, non constatare che Gesù non si limita a parlare come si faceva al suo tempo, che non ha l’intenzione di accomodarsi alle ignoranze ed ai pregiudizi del suo ambiente, ma che egli stesso crede all’esistenza ed all’azione di Satana, che non smette di battersi con Satana, sì che Satana è presente in tutto il Vangelo. E questo ci pone dei problemi.

I racconti demonologici sono così numerosi nel Vangelo, il Diavolo vi ha tanto posto, che ci si deve chiedere se tutto questo non sia un po’ esagerato.nella vita corrente, non si incontrano tanti posseduti come sui passi di Gesù. Alcuni hanno gridato all’inverosimile, pretendono trattarsi soprattutto di maniaci, di mezzi pazzi, di dementi più o meno furiosi. E’ formidabile che Gesù li abbia comunque guariti. Eppure, non bisogna dimenticare che il Vangelo stesso pone una distinzione tra i malati ed i posseduti. Questi ultimi manifestano con dei segni fragorosi, la presenza in essi di un’intelligenza estranea che abita in essi. Questa intelligenza è ostile a Gesù, è quella di un cattivo spirito.

Per Satana, la posta in gioco, sono le anime, è la scelta tra il cielo e l’inferno, tra l’odio e l’amore, tra la felicità e la dannazione. Il Signore ha dunque voluto far conoscere agli uomini qualcosa della potenza di Satana, e mostrare che Satana è stato vinto dal Redentore. Perché vi erano tanti posseduti intorno a Gesù?

Perché si trovano vicino ad un Curato d’Ars, o ad un Padre Pio? La possessione è una caricatura dell’Incarnazione del Verbo. I posseduti fioriscono intorno a Gesù. Cristo vive nell’anima dei suoi fedeli servitori, e Satana fa la sua rivelazione flagrante di quel  mondo soprannaturale e mostra in piena luce la lotta tra le due città.

Il Vangelo dunque pone dei principi, fornisce delle chiarezze, stabilisce delle leggi. Tutto quello che noi sappiamo riguardo al Demonio è radicato nel Vangelo. La credenza all’esistenza ed alla perfidia del Demonio è un dogma per i cristiani ed il nostro destino è legato a quello degli angeli o dei demoni secondo la nostra condotta, l’orientamento della nostra vita e la nostra scelta.

Noi dobbiamo lottare contro il Demonio. La vita morale non è che una lotta. Vi è altra cosa al di fuori della carne e del sangue, il Dragone dell’Apocalisse è sempre all’opera. I periodi di persecuzione, nella Chiesa, sono eminentemente diabolici. Agli occhi dei primi cristiani, le divinità pagane erano considerate come dei Demoni.

Le storie più demoniache giunte a noi dalle profondità dell’antichità cristiana, sono quelle dei Padri del Deserto. Sant’Antonio in testa ha lottato col Demonio. Gli eremiti della Tebaide ed i monaci di ogni origine e di ogni epoca hanno avuto molto da combattere con Satana. E poi, vi sono tutti quei casi di stregoneria del Medio Evo, vi sono gli inquisitori del 16° secolo e la caccia alle streghe, vi sono i racconti terrificanti dei patti col Diavolo. Si vede il Diavolo dappertutto.

Ambrogio Paré scriveva: “Io direi, con Ippocrate, padre ed autore della medicina, che nelle malattie, vi è qualcosa di divino di cui l’uomo non saprebbe darne ragione … Vi sono degli stregoni, incantatori, avvelenatori, venefici, cattivi, scaltri, imbroglioni, i quali fanno la loro sorte con la pattuazione (col patto) ch’essi hanno fatta coi demoni che sono loro schiavi e vassalli, sia con dei mezzi sottili, diabolici e sconosciuti, corrompendo i corpi, l’udito, la vita, la salute degli uomini e delle altre creature”.

Vediamo ora il ruolo ed il modo d’azione di Satana: possessione, infestazione, ecc. e quello che occorre fare per lottare contro questo “leone ruggente, che cerca ovunque chi divorare” per riprendere un’espressione dell’apostolo Pietro. Al numero 7 della presentazione del Rito degli Esorcismi si afferma chiaramente che i fenomeni diabolici straordinari della possessione, dell’ossessione, della vessazione e dell’infestazione sono possibili, ma di fatto a parere degli esperti sono rari. Il  A giudizio degli esorcisti sono quattro le situazioni attraverso le quali il demonio dà fastidio. L’oppressione  è un’attività straordinaria del demonio che colpisce i sensi della persona, mediante allucinazioni orrende, fetori, gelo improvvise situazioni strane nell’ambiente come lievitazione di oggetti. L’oppressione è un’azione demoniaca sporadica che Dio talvolta permette per vagliare l’uomo, per rafforzarlo nella fede, per glorificare la Sua Chiesa o per motivi a noi sconosciuti. Anche la vessazione è un fenomeno rarissimo, essa è una vera e propria aggressione fisica da parte dei demoni. San Pio da Pietrelcina ne fece esperienza. Il diavoli incapace, di tentare efficacemente l’uomo di Dio, lo solleva da terra, lo sfregia, lo malmena, lo sbatte contro le pareti, finchè Dio non interrompe la sua opera distruttiva. Nell’ossessione invece l’azione di satana è intermittente, lasciando alla persona colpita momenti di tregua. Attraverso l’ossessione il demonio introduce nella mente pensieri di disperazione, di odio, di lussuria e muove dall’esterno la vittima ad azioni involontarie e sacrileghe. La situazione diabolica più grave è la possessione in cui talvolta, rarissimamente, il maligno può invadere la psiche di un essere umano, prendendo il controllo della del suo corpo e della sua intenzionalità.

Secondo gli esperti, esistono tre livelli o gradi di possessione. Nella possessione di primo grado, il demonio è latente, si limita ad alterare gli atteggiamenti del posseduto, le sue reazioni al sacro e gli istilla sentimenti di disperazione e di depressione. Nella possessione di secondo grado, l’azione demoniaca è più evidente: si manifestano cambi di voce, fenomeni preternaturali quali la glossolalia, la levitazione… se  il posseduto viene benedetto con l’acqua santa, quelle gocce bruciano sul suo corpo. Nella possessione di terzo grado, lo spirito maligno ha preso un dominio tale della persona, da alterare i suoi tratti somatici e anche la sua temperatura corporea e l’odore del suo corpo. Normalmente occorrono numerosissimi esorcismi, che possono durare anche degli anni per la liberazione definitiva. Attualmente in Italia, i sacerdoti esorcisti sono appena trecento, con una età media molto elevata ed hanno moltissimo lavoro da fare perché oltre mezzo milione di italiani si reca ogni anno da loro. Vi è anche un codice deontologico per loro.

Ecco il loro decalogo: 1). L’esorcista deve innanzitutto valutare attentamente se la persona che ha davanti è veramente posseduta o ha invece solo problemi psicologici. 2). Deve distinguere l’intervento diabolico dalla credulità popolare, diffusissima tra le persone di basso livello culturale e spirituale, di sentirsi facilmente vittima di malefici, fatture e maledizioni, quando in realtà la vita tanto spesso è solo dura e difficile e a nessuno mancano i problemi. 3). Gli indemoniati possono essere riconosciuti da alcuni segni caratteristici: parlare lingua sconosciute, mostrare un’avversione viscerale a Dio, manifestare una forza non conforme all’età o allo stato di salute. 4). Nel dubbio, l’esorcista deve consultare esperti di cose spirituali e anche periti in scienza medica e psichiatrica che ovviamente abbiano il senso delle realtà spirituali. 5). Nel caso di persone non cattoliche, l’esorcista deve rimettere ogni decisione al suo vescovo. 6). L’esorcista, quando è possibile, deve celebrare l’esorcismo con il consenso della persona posseduta. 7). L’esorcismo si deve svolgere in modo tale e secondo le norme del rituale cattolico da non poter essere considerata un’azione magica o superstiziosa. 8). L’esorcista deve avere sempre presenti le condizioni fisiche è psicologiche del posseduto. 9). L’esorcista dovrà valutare se ammettere parenti o amici dell’indemoniato al rito di esorcismo. 10).

L’esorcismo, se possibile, deve avere luogo in una chiesa, dove sia in evidenza l’immagine di Cristo crocifisso. Ovviamente gli esorcisti sono tenuti alla riservatezza o segreto professionale e la presenza dei mass media e la spettacolarizzazione dell’evento è vietato. Inoltre l’esorcista non deve chiedere alcuna tariffa in denaro, è ovvio che può accettare, se vuole, offerte per i poveri o per le opere della Chiesa. A giudizio degli esorcisti, sono quattro le cause per cui una persona può essere disturbata dal demonio. Può trattarsi di semplice permissione di Dio, così come Dio può permettere una malattia allo scopo di dare alla persona un’occasione di purificazione e di meriti. Ciò è successo a santi come Gemma Galgani o Giovanni Calabria. Altri santi, come il curato d’Ars o padre Pio, sono state vittime di disturbi malefici con percosse e cadute. Altra causa può essere data da un maleficio reale che si subisce operato da un autentico stregone o mago nero, per fortuna ve ne sono rarissimi capaci di farli…La terza causa è dovuta al fatto di esporsi liberamente a tale rischio, frequentando cartomanti, maghi e sedute spiritiche ed occultistiche.  Infine si può cadere in mali malefici con il persistere in peccati mortali. In conclusione Il demonio infesta l’uomo per puro odio che egli rivolge contro il cielo e la terra. Ovviamente può fare solo ciò che Dio gli permette di fare per l’avanzamento del bene. E’ proprio vero il detto che il diavolo non fa il male che vorrebbe fare ma alla fine aiuta a realizzare il bene che egli non vorrebbe!!! 

di Don Marcello Stanzione

 
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