Verso l'enciclica sociale. E nuove nomine in vista |
Non ci sono traduzioni - There are no translations - Nein Übersetzungen - No traducciones - Aucun traductions L’ultimo a leggere l’ormai famosa enciclica sociale di Papa Benedetto XVI (Caritas in veritate, si dovrebbe chiamare) è stato don Mario Toso, salesiano e rettore della Pontificia Università Salesiana, uno dei maggiori esperti di Dottrina Sociale della Chiesa. A don Mario è stato chiesto di controllare il testo, dare qualche limatura, fare in modo che il testo, dopo le varie modifiche, risulti omogeneo e aderente alle richieste “dottrinali” dell’ex Sant’Uffizio – dove il documento è stato vagliato appena dopo la prima approvazione pontificia. Non è un caso che a don Toso sia stato affidato parte del vaglio finale dell’enciclica (le ultime limature, poi, spetteranno al Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, che ne ha seguito la redazione sin dall’inizio): dovrebbe essere proprio lui a prendere la segreteria del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace. Toso andrebbe a prendere il posto di monsignor Crepaldi, destinato alla guida della diocesi di Trieste. Mentre già si sa che il cardinal ... ... Martino, attuale titolare del dicastero, andrà in “pensione” appena dopo la pubblicazione dell’enciclica, che dovrebbe avvenire il 29 di giugno. Ormai tutti gli indizi dicono che il suo successore dovrebbe essere l’arcivescovo di Accra, in Africa, monsignor Gabriel Charles Palmer-Buckle. Una nomina che non manca di suscitare qualche malumore all’interno della Curia. Si “brontola” nelle Stanze Vaticane che una progressiva internazionalizzazione degli organismi curiali potrebbe portare ad un governo “leggero” e “svuotato di competenze”. Perché, dicono, la presenza di stranieri poco avvezzi ai ben oliati meccanismi curiali potrebbe portare ad una sorta di “stallo” nelle procedure. Questo però non dovrebbe riguardare l’arcivescovo di Accra: ufficiali del Consiglio Giustizia e Pace, che hanno avuto modo di confrontarsi con lui in qualche incontro, hanno sottolineato che si tratta di una “persona molto competente” e che i contraccolpi dopo la gestione Martino, diplomatico di lungo corso, dovrebbero essere modesti. I giochi sembrerebbero fatti. Ma non si devono escludere sorprese dell’ultima ora, con nomine del tutto inaspettate. Da notare la progressiva “salesianizzazione” della Curia, sotto l’egida di Tarcisio Bertone, segretario di Stato: la nomina di Toso sarebbe l’ultima di una serie che ha portato molti salesiani in posti chiave, come già è successo per il cardinal Amato. E si parla spesso di promozione per Del Covolo, professore della Pontificia Università Salesiana. È ritenuto da molti una “stella in ascesa” e il suo nome è stato inserito nella rosa dei possibili successori a monsignor Rino Fisichella per il rettorato della Pontificia Università Lateranense. Una nomina che porterebbe alla riduzione di Fisichella al solo ruolo di presidente della Pontificia Accademia per la Vita e di cappellano della Camera. Ma anche quest’ultimo incarico è a forte rischio: Fisichella non ha più il titolo di vescovo ausiliare di Roma, ed è un argomento che sarà probabilmente usato nel caso in cui si voglia procedere ad una sostituzione. La nomina di Del Covolo come rettore della Lateranense però non avverrà: come Università Pontificia diocesana, la Lateranense non si presta ad essere messa sotto il “controllo” di un esponente di un ordine religioso. di Andrea Gagliarducci |
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