Il Papa andrà in Abruzzo. Il Vaticano fa un appello per adottare le opere d'arte danneggiate |
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... laboratori di restauro italiani, grandi e piccoli, per iniziare a raccogliere e restaurare le opere mobili delle Chiese danneggiate dal sisma”. Un’azione di solidarietà concreta per mettere in salvo “suppellettili d’altare, dipinti, argenti, tessuti: un intero patrimonio che esiste in edifici di culto e musei. Bastano dei calcinacci che cadono su una tela e provocano uno strappo per avere bisogno di un intervento. Ecco: quella tela può essere adottata da un laboratorio di restauro, che può intervenire. Ciascuno può mettere in atto un’azione di solidarietà di questo tipo”. “Si pensi – spiega Buranelli – che cosa può accedere in positivo se i laboratori di restauro di Brera, Firenze, Roma, i laboratori pubblici e privati decidono di fare un intervento di questo tipo”. La commissione di cui Buranelli è segretario si è già offerta di fare da coordinamento. E le reazioni positive sono state immediate: c’è la disponibilità dei musei vaticani “fin da subito – dichiara il direttore Paolucci – a restaurare una o più opere danneggiate dal terremoto in Abruzzo”. E danno immediatamente la loro disponibilità anche la Pinacoteca di Brera e il Polo Museale Fiorentino. Positivo il commento di Alessandro Bianchi, direttore per L’Istituto per la Conservazione e il Restauro di Roma: “Ha fatto bene il Vaticano a lanciare questo appello, soprattutto se l’invito riguarda gli studi professionali privati che potranno offrire la loro opera gratuitamente”. Accoglie l’appello il sottosegretario ai Beni Culturali Francesco Giro, che annuncia: “Lo Stato farà la sua parte”. Tutto serve per il restauro delle opere d’arte. L’aiuto offerto dal presidente Usa Obama è “benedetto, molto gradito, e mi auguro – dice Buranelli – che a questo seguano offerte di altri governi, e non solo per il patrimonio delle Chiesa, ma anche per la ricostruzione della città”. Anche perché, spiega Buranelli, “i costi sono enormi, i tempi lunghi”, e la situazione di alcun strutture è “drammatica” e “quello che è rimasto in piedi non sempre sarà risarcibile”. Una situazione drammatica che il Papa vedrà personalmente: Benedetto XVI, prima al termine dell’udienza generale del mercoledì e poi in una telefonata al vescovo dell’Aquila Molinari, ha annunciato alla popolazione abruzzese che “appena possibile, spero di venire a trovarvi”. La visita è vicina, ma non imminente: andrà concordata con le autorità italiane e con la Protezione Civile. Avverrà probabilmente già a metà della prossima settimana, dichiara don Claudio Tracanna, portavoce della diocesi dell’Aquila, ma “bisogna vedere come sarà la situazione: la preoccupazione è quella di non creare intralcio”. di Andrea Gagliarducci |
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