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Perché andare a Messa la Domenica? PDF Stampa E-mail

Perché andare a Messa la Domenica?In Italia la frequenza alla Messa domenicale si aggira su una media del 15-20 persone su 100. In altri paesi europei, eccetto Irlanda e Polonia, molto di meno. Molti cattolici disertano l’eucaristia celebrata nella loro comunità parrocchiale. Dicono “di annoiarsi a Messa”, “di non comprendere quello che vi accade”. Cerchiamo dunque di comprendere quello che accade nelle Messe della domenica”. IL PRIMO GIORNO DELLA SETTIMANA, VENNE GESÙ… I Vangeli dicono che, dopo la sua morte sulla croce, Gesù risorto apparve ai suoi amici, il “primo giorno della settimana” (ossia la domenica, il giorno che seguiva il sabbat, il settimo giorno della settimana ebraica): “Il primo giorno della settimana, Gesù venne nel luogo dove essi si trovavano”. Noi crediamo che questa presenza di Gesù in mezzo ai suoi amici si continua di epoca in epoca. Ogni domenica, quando i cristiani si riuniscono nel suo nome, Gesù viene “in mezzo ad essi”. Gli Atti degli Apostoli riportano che i membri ...

... delle prime comunità cristiane avevano l’abitudine di riunirsi la domenica, il “primo giorno della settimana” (Atti 20, 7). Per incontrare Gesù vivente, risorto. Fin dai tempi più antichi, i cristiani si ritrovano ogni domenica a Messa. Se non possono farlo, a causa di malattia o di infermità,  essi la guardano in televisione, la ascoltano alla radio. Insieme, da ogni parte del mondo, essi celebrano la gioia della risurrezione di Cristo.

LE DUE GRANDI PARTI DELLA MESSA

Che accade a Messa? Un incontro con Gesù “risuscitato dai morti” e presente nelle nostre comunità. Quando sono letti, in chiesa, dei passi della Bibbia, è lui che rivolge la parola ai suoi amici. Quando i cristiani condividono il pane ed il vino sui quali sono state pronunciate le parole d’azione di grazie (“eucaristia” vuol dire “azione di grazie”), egli è là come ce l’ha promesso, al momento dell’ultima cena: “Prendete e mangiate, questo è il mio corpo”. “Prendete e bevete, questo è il calice del mio sangue”.

Vi sono dunque due parti nella Messa. Durante la prima, la liturgia della Parola, noi ascoltiamo delle letture della Bibbia e la spiegazione di queste letture (quello che si chiama sermone od omelia). Durante la seconda, noi siamo riuniti intorno all’altare per condividere la cena del Signore, celebrare l’eucaristia. Vi è un profondo legame tra queste due parti.
Nella prima, noi riceviamo la Parola di Dio come un pane nutriente. Gesù, come un amico che parla ai suoi amici, ci dice su noi stessi, sugli uomini nostri fratelli, delle cose che non sapremmo senza di lui. noi prendiamo la sua parola come del “buon pane”.
Nella seconda, la liturgia Eucaristica, noi prendiamo il pane dell’Eucaristia come una parola d’amore: io ti amo, ci dice Gesù dandoci il pane di vita senza fine. Io ti amo e voglio che tu viva col Padre e con me per sempre.

NOI CRISTIANI NON SIAMO SOLI

La domenica, noi incontriamo una comunità vivente. Usciamo così dal nostro individualismo e dal nostro egoismo. Noi siamo invitati alla solidarietà ed alla condivisione: “La condivisione del pane eucaristico fa di noi il popolo della condivisione”. Ascoltiamo il Signore Gesù che parla ad ognuno di noi, ma anche all’insieme dell’assemblea, a tutta la sua Chiesa, e ci invita a seguirlo. Riceviamo come regalo il pane della vita: nella Messa, quando sono portati il pane ed il vino, il sacerdote dice: “Ti presentiamo questo pane e questo vino, essi diverranno per noi il cibo della Vita senza fine”. Per noi! Rifiuteremo noi il dono della Vita?

A PARTIRE DA QUALE ETÀ POSSO PORTAE I MIEI FIGLI A MESSA?

Si vedono bambini piccolissimi a Messa! Certo, le custodie sono ben comode. Ma se non ve ne sono, occupateli con dei libri della Messa adattati alla loro età, spiegate loro quello che accade… lasciateli correre nel fondo della chiesa se essa vi si presta. Si abitueranno a quel momento di preghiera con voi, e, a poco a poco, si calmeranno.

SONO MALATO E NON POSSO RECARMI A MESSA. LA GUARDO IN TELEVISIONE. È LA STESSA COSA?

Sì e.. no. Sì, perché voi siete in comunione con la comunità dei cristiani, col cuore e la preghiera e ciò è bene. No, perché non ricevete ‘eucaristia. Chiedete a qualcuno della vostra parrocchia (sacerdote, diacono, accolito, ministro straordinario dell’eucaristia) di portarvi di tanto in tanto (l’ideale sarebbe il primo venerdì o sabato del mese) la comunione eucaristica. Parteciperete così pienamente alla cena del Signore.

AMEREI MOLTO ANDARE A MESSA LA DOMENICA, MA LA MIA FAMIGLIA RIFIUTA DI ACCOMPAGNARMI. CHE DEVO FARE?

Vedete se potete lasciare il vostro piccolo mondo alle sue occupazioni della domenica mattina- e andatevi solo (a). se è impossibile, prevedete nella settimana un tempo d’incontro col Signore. Informatevi sulle Messe settimanali nella vostra parrocchia. Od allora, guardate la Messa in televisione, sui vari canali televisivi che trasmettono la Santa Messa oppure ascoltatela tutti i giorni su Radio Maria.

PERCHÉ LA MESSA MI ANNOIA TANTO?

Perché non avete ancora ben compreso quello che accade al momento dell’eucaristia: un vero incontro con Gesù nella comunione al pane ed al vino. Cercate di prepararvi per la Messa, leggendone i testi fin da prima, associandovi ai canti (che occorre imparare!), interessandovi anche a quel Dio che vi rimane da conoscere in modo sempre più personale!

“Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna”

Come scoprire il significato di questa parola di Gesù? Ho trovato una risposta, grazie ad una catechista che mi racconta le sue difficoltà nello spiegare ai bambini la presenza di Gesù nel pane eucaristico. Nella riunione successiva, ella li interroga: “Gesù ha preso del pane ed ha detto: questo è il mio corpo donato per voi”, uno dei bambini si sbaglia e dice: “Gesù ha preso il suo corpo ed ha detto: Questo è del pane dato per voi”. Per la catechista, quella risposta è un’illuminazione: bisogna rovesciare la frase del vangelo per comprenderla. Sì, la sera del Giovedì santo, Gesù ha dato la sua vita fin dapprincipio e l’ha “deposta” sulla mensa della cena pasquale. Egli l’ha offerta a suo Padre tramite la preghiera di benedizione che ha pronunciata. Ed egli ha detto quella frase incredibile: “Prendete e mangiatene tutti, questo è il mio corpo offerto per voi”.

di Don Marcello Stanzione

 
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