Il presidente di Cipro in Vaticano |
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... che si sono sollevate durante il suo viaggio in Africa”, e che si è concentrato con il Santo Padre, e poi con Bertone, sulle questioni riguardo le quali la Santa Sede e Cipro lavorano in sinergia. Due su tutte: la piena libertà di culto per tutti i ciprioti e poi la miseria africana, che Benedetto XVI ha più volte sottolineato durante i suoi discorsi in Africa. “A Cipro – spiega il presidente Christofias – abbiamo una situazione multiculturale: l’80 per cento degli abitanti sono greco ciprioti, il 18 per cento sono turco ciprioti, mentre il restante 2 per cento è costituito da maroniti, arabi e cristiani cattolici”. Spiega che le divergenze con il governo turco riguardano l’obiettivo finale dei negoziati. “Il governo turco punta a formare una confederazione di due Stati con pari diritti. Ma questo contrasta con gli accordi internazionali, e anche la risoluzione Onu, prevedono “una riunificazione del territorio, della società, dell’economia e delle istituzioni di Cipro, nell’ambito di una soluzione federale bi-zonale e bi comunitaria, con eguaglianza politica tra le due comunità”. Per quanto riguarda l’ingresso della Turchia nell’Unione Europea, spiega Christofias, sia la Santa Sede che Cipro “sostengono la piena adesione della Turchia alla Comunità Europea”, ma allo stesso tempo chiedono che “la Turchia soddisfi in appieno le condizioni poste dalla comunità europea”, anche perché, ricorda, “Cipro fa parte della comunità europea”. Una soluzione della questione sta molto a cuore a Benedetto XVI: nel territorio turco i cristiani vivono una situazione di pesante difficoltà, e molte chiese dall’impareggiabile valore artistico sono state distrutte o danneggiate. Per questo le relazioni della Santa Sede con Cipro sono molto strette, e in particolare la Comunità di Sant’Egidio ha lavorato perché Cipro prendesse il ruolo di ponte tra le culture, e – attraverso un dialogo tra le religioni – potesse arrivare alla piena unificazione. Al momento, è aperta anche la possibilità di un viaggio del Papa a Cipro, ma probabilmente ciò avverrà solo quando ci saranno le condizioni diplomatiche appropriate. di Andrea Gagliarducci |
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