Glorioso trionfo del senso Pastorale |
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Creato giovanissimo cardinale ed arcivescovo di Milano, si vede circondato da tutto il prestigio e, si può aggiungere, dal rilassamento di un’epoca che ha provocato la Riforma del Concilio di Trento. È il doppio punto di vista della santità, secondo il Vangelo e secondo la Riforma, operata dal Concilio che dominerà la sua persona e la sua azione apostolica. Egli sarà il primo ad introdurre un seminario nella sua diocesi ed è il suo zelo pastorale che la liturgia esalterà. Vi è in questo, per tutti i pastori, un magnifico esempio. Vi sono, per tutti i cristiani, delle salutari riflessioni. Né il rango sociale della sua nobiltà familiare, né gli onori più elevati ; né lo splendore d’una giovinezza così colma di onori, né l’attrattiva, sotto tutte le forme, dei beni del mondo hanno influsso su San Carlo Borromeo. La realtà della fede, il valore delle anime, di tutte le anime, i semplici, i modesti, quelli del suo popolino come quelli dei grandi hanno, davanti ai suoi occhi ed alla sua coscienza di capo spirituale e di padre, il valore più prezioso. Da questo punto di vista, egli risolverà tutti i problemi della sua vita con la santità, i problemi della sua diocesi e delle anime con uno zelo senza rilassatezza, ardente, continuo, che si esercita su tutti i campi del suo ministero pastorale. Il santo vescovo è costruttore di chiese, fondatore di monasteri, visitatore e consolatore del suo popolo milanese quando fu colpito dalla peste. Egli stesso distribuisce i sacramenti. Conduce i suoi fedeli in pellegrinaggio, nella preghiera e nella pratica della penitenza. Il suo ardente amore di Dio e del prossimo gli fa perseguire tutto in una volta la ricerca personale della più alta santità con la preghiera e l’austerità della vita e la santificazione delle anime e della sua diocesi, per una stretta osservanza della legge della Chiesa, nello spirito del Vangelo ed i rudi lavori d’un apostolato generoso. Signore Gesù, l’immagine vivente che esprimono di te stesso i tuoi santi, in modo del tutto speciale un santo Pastore come San Carlo, mi riporta a te per chiederti la perfetta comprensione sia della santità sia degli incarichi, che le responsabilità della mia vocazione impongono. Non tutti hanno, allo stesso titolo d’un Apostolo e d’un Vescovo, l’incarico delle anime, ma tutti hanno la responsabilità sulle anime che sono loro assegnate, dal loro dovere di cristiano, dagli obblighi della carità fraterna secondo il Vangelo. Ognuno deve ripetersi incessantemente : “Che hai fatto dell’anima di tuo fratello?”. Non l’hai scandalizzata? Non l’hai indotta in tentazione, in stato di peccato? Gli hai dato il tuo buon esempio? Hai fatto di meglio, aiutandolo fraternamente, a santificarsi di più? di Don Marcello Stanzione (Ri-Fondatore della M.S.M.A.) |
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