Il celibato dei sacerdoti |
Alle origini della Chiesa, né i Diaconi, né i sacerdoti e tanto meno i Vescovi dovevano rimanere allo stato celibe. Soltanto nel IV secolo dopo Cristo si sviluppò e prese piede quel carisma( il celibato) nella Chiesa, orientato e finalizzato ad una piena evangelizzazione. Del resto, già lo aveva detto Gesù nel Vangelo di San Marco ( capitolo 19, 12), che alcuni sarebbero rimasti celibi per il Regno dei Cieli. Vuol dire che: nel lavoro pastorale, specialmente nella organizzazione di una nuova comunità, vedi missioni o parrocchia, Dio ha concesso il dono del celibato al fine di favorire pienamente il raggiungimento del Regno dei Cieli. Poco a poco, questo dono, si è trasformato in norma. Già nel secolo VII, infatti, il celibato entrò a far parte del Diritto in modo tale che per ordinarsi presbiteri si aveva bisogno per un lato della vocazione sacerdotale, e, per l’altro, della piena disponibilità al celibato. La norma sulla obbligatorietà del ... ... celibato attiene solo a sacerdoti e Vescovi. Diverso il discorso relativo ai Diaconi. I Diaconi cosiddetti “ transitori”, cioè quelli che prenderanno poi i voti di sacerdote non potranno sposarsi e se lo faranno, ovviamente, non saranno in grado di ordinarsi. I Diaconi permanenti, invece, hanno la facoltà ed il diritto di sposarsi, ma evidentemente, proprio i n virtù del vincolo coniugale contratto, non possono aspirare e diventare sacerdoti. Padre Ernesto Maria Caro (Vicepresidente Internazionale degli Esorcisti - Direttore di Evangelizzacion.org) |
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